₊˚ʚ ᗢ₊˚✧ ゚.
Bella era sdraiata sul letto di casa sua, con il volto rivolto verso il soffitto e la testa tra le nuvole. Due occhi neri erano l'unica cosa a cui pensava da ormai tre mesi
Tutto era andato a rotoli da quel giorno in cui si presentò all ipm di Napoli piena di aspettative e amore
Due giorni dopo la sua visita, una ragazza di nome Viola venne arrestata e chiusa nello stesso istituto in cui era Ciro
La ragazza dai capelli rossi ci mise poco a mettere il ragazzo sotto i suoi piedi e schiacciarlo come una mosca
Provocando un effetto domino che portò Ciro ad insultare pesantemente Bella e mollarla nella sala colloqui con una manciata di fumo in mano e delle lacrime sul volto.
Era passato un intero anno da quel maledetto giorno e lei ancora non si dava pace. Ogni mattina mandava il buongiorno al ragazzo ed ogni sera gli dava la buonanotte
Mai una volta aveva riposto, ma questo a Bella non importava perché a lei bastava questo. Le bastava vedere le due frecce blu e non bianche
Le bastava sapere che anche se solo per togliere la notifica di WhatsApp dalla barra delle notifiche lui vedeva il suo messaggio
Bella era sola. Viveva in casa nel silenzio più totale. Dormiva nel suo letto freddo con solo il pupazzo che le regalò sua madre tra le braccia. Apparecchiava la tavola per due persone pur sapendo che il posto davanti a lei non sarebbe mai stato occupato da nessuno e organizzava serate giochi con la consapevolezza che avrebbe giocato al solitario sul piccolo tavolo scheggiato in legno.
Con le lacrime che le colavano lungo le guance prese il telefono e fece partire una telefonata
Bella :
Ciro…La voce di Bella era spezzata e chiunque avrebbe capito che stava piangendo
Ciro :
Che cazzo vuoi?Rispose in maniera brusca Ciro facendo piangere ancor di più la ragazza
Bella :
Sono sola!Esclamò lei con dei singhiozzi che le scuotevano il petto
Bella :
Sono sola cazzo!
E io non lo voglio più!
Sono stanca di mangiare da sola, parlare con un fottuto pupazzo e piangere senza nessuno che mi stringa tra le sue braccia.
Sto morendo dentro! E non credo di potercela fare!
Soffro! E non so se posso andare avanti così ancora per molto!
Ti odio! E lo faccio da un anno!
Ti penso! E non riesco a far tacere la voce nella mia testa che mi dice corri da lui !
Ti amo! E non posso farci niente!Le urla di Bella erano agghiaccianti, facevano paura e le parole le uscivano fuori dalle labbra come un fiume in piena.
Si stava sfogando e non le interessava di risultare patetica agli occhi di Ciro.
Lei era sola e non voleva continuare ad esserlo.Bella :
È solo colpa mia se sei andato via...io dovevo lottare per te, colpirti fino a farti capire lo sbaglio che stavi per commettere. Avrei dovuto urlarti in faccia "NO! Non andare via da me. Non farlo ti prego!".
Ma invece non l'ho fatto sono rimasta seduta ad osservare il muro davanti a me mentre tu te ne andavi con una parte del mio cuore.Bella era stanca, si alzò dal letto e aprì le persiane che portavano al suo balcone
Bella :
Perché ve ne andate tutti?
Perché nessuno rimane con me?
Forse me lo merito. Ho ucciso l'unica persona che mi avrebbe amata. Mi sono lanciata giù per le scale e ho ucciso il mio bambino. Ho ucciso un essere innocente ed è tutta colpa mia.Bella uscì sul balcone e respiró a pieni polmoni l'aria fredda di Milano
Bella :
Ti amo Ciro...l'ho fatto e continuerò a farlo. Ma non credo che sarò troppo forte per vedere te essere felice con un altra.Solo quando senti le parole di Bella divenire più simili ad un addio, Ciro decise di parlare
Ciro :
Bella...cosa stai facendo?La voce del giovane era fioca.
Anche lui stava male.
Anche lui cenava da solo in un angolo della mensa senza guardare in faccia nessuno. Anche lui dormiva in un letto freddo.
Anche lui giocava da solo a carte oramai. Anche lui era solo e non ne poteva più.Bella alzò la testa verso il cielo stellato e sorrise
Bella :
Va tutto bene amore mio...sto solo facendo quello che è giusto.
Il mio destino ormai è scritto e non si può cambiare.
Ricordati solo che ti amo e che sei stato il mio primo bacio.Il panico attanagliò il cuore di Ciro. Che di fretta si alzò dal letto e iniziò a sbattere le mani sulle sbarre della sua cella.
Chiedeva aiuto.
Urlava a squarciagola il nome di Massimo e di Lino. Piangeva tutte le lacrime che non aveva mai versato e supplicava Bella di stare ferma, le sussurrava parole dolci e le diceva che l'amava più di qualunque altra cosa.
Ma Bella di quelle parole ne senti solo la metà poiché in poco tempo il suo corpo non era più con i piedi per terra ma in volo verso il paradiso.
Verso la libertà dalla solitudine.
Verso la felicità e verso il suo bambino.Quella notte nel carcere di Napoli le urla di Ciro vennero udite anche oltre oceano. Il suo pianto fece piangere tutti gli altri ragazzi e il suo dolore divenne anche di tutta Napoli.
Attraverso il telefono Ciro poté udire tutto. Lo schianto, il telefono che cade ma non si rompe le urla e i sussulti della gente, le sirene dell'ambulanza e poi il silenzio
Un silenzio che per Ciro fu il più rumoroso di sempre. Un silenzio che spezzò in due il giovane in modo irreversibile. Un silenzio che porto altrettanto silenzio.
Quella notte si concluse così.
Con i singhiozzi di Napoli
Le urla di Milano
E il dolore del Mondo.
₊˚ʚ ᗢ₊˚✧ ゚.
- editato -
17/05/2024
©RebeccaGelmi
STAI LEGGENDO
𝐃𝐄𝐒𝐓𝐈𝐍𝐀𝐓𝐀𝐑𝐈𝐎 𝐒𝐁𝐀𝐆𝐋𝐈𝐀𝐓𝐎 | ᴄɪʀᴏ ʀɪᴄᴄɪ |
Fanfiction| 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀 | 𝐃𝐎𝐕𝐄 Ciro Ricci manda un messaggio al destinatario sbagliato. Cover by @blfnkspwce