Gabi pro's
Davanti a noi c'era un ragazzo dai capelli di un bel turchese,la sua espressione era... piatta... Guardava davanti a sé con lo sguardo perso nel vuoto come se noi non esistessimo, non reagì nemmeno alle pacche sulla spalla dell 'allenatore Evans, infatti fu lui a spiegarci che il ragazzo davanti a noi si chiamava Aitor Cazador e che sarebbe stato un nostro nuovo compagno di squadra trasferitosi alla Raimon da poco, quando proviamo a parlare con lui annuiva semplicemente non spiccica va parola, sembrava un po' pupazzo di pezza, così come fece durante gli allenamenti, sembrava un piccolo robot controllato da noi, non aveva personalità! Se non gli dicevamo di correre, correva se gli diciamo di stare fermo, stavo fermo! non aveva protestava! Arrivano al momento della pausa e quando Sky gli passo una bottiglia d'acqua lui fece cenno con la testa come per ringraziarla,ma la sua espressione non cambio, anzi, la sua espressione non era mai cambiata durante tutta la giornata! E ancora adesso aveva quel vuoto negli occhi, mi avvicinai a lui sedendomi al suo fianco e gli feci un sorriso
«ehi, quanti anni hai?»
«13»
«dove abitavi prima di venire qui?»
«Okinawa»
Risposte che mi dava erano brevi,sintetiche, il suo tono di voce era piatto.... Se avessi messo a confronto lui e Arion sembravano due mondi paralleli, se li avessi dovuti associare ha dei colori Arian sarebbe stato un giallo brillante, mentre lui era un grigio, grigio senza sfumature, un grigio piatto,
«quindi.. Dove vivi?»
«accanto al parco»
«allora siamo vicini di casa!»
Feci il migliore tra i miei sorrisi e lo aiuta a rialzarsi per poi dirigerci allo spogliatoio e cambiarci, iniziamo insieme a camminare verso le nostre rispettive case, quel silenzio strano... Ero Abituato a chiacchierare sempre con Riccardo quando tornavamo da scuola... Ma devo dire che non mi dispiaceva quella sensazione.. Si era un silenzio triste... Un silenzio anonimo... Però c'era qualcosa in lui che mi attraeva... Questo sguardo.. Spento senza emozioni... Un canto come quelli delle sirene che mi ammaliava...Era come un canto un canto che mi implorava aiuto.... forse aveva ragione Riky quando mi diceva che io ero propenso ad aiutare le persone....
<<Tu dove abiti?>>
Mi indico una casa a due piani dalle pareti bianche e il tetto verde, davanti aveva un piccolo porticato con un tavolo bianco e quattro sedie dello stesso colore, il giardino era circondato da una bella siepe che gli faceva la recinzione E ogni tanto ci stava piantata qualche Rosa , quello che mi sconvolgeva era il fatto che la casa che mi aveva indicato era proprio quella di fianco alla mia, però la cosa mi rallegrava questo voleva dire che sarei potuto stare insieme a lui molto più tempo, lo condussi fino al porta e bussai e ad aprirci fu l'unica persona che non mi sarei mai immaginata Jordan greenway, uomo quando mi vede rimane parecchio sorpreso
<<E tu chi saresti?>>
<<Gabriel Garcia signore! Compagno di scuola di Aitor>>
<<Tranquillo JoJo è un mio amico, almeno credo>>
Io gli feci di sì con la testa, ero felice del fatto che mi considerasse un suo amico, vidi l'uomo coprirsi la bocca con le mani stava per scoppiare in lacrime, mi guardo con un sorriso che ricordava quello dell'allenatore Evans
<<Grazie di avermi accompagnato Aitor>>
<<Si figuri signore! Anzi io abito proprio nella casa qui a fianco! Quindi non è stato nemmeno questo grande disturbo!>>
Sorrisi e poi salutare entrambi con la mano mentre mi avviavo verso casa, contento e incuriosito del mio nuovo vicino.
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I lost my colors
Fiksi PenggemarAitor è un ragazzo che a causa del trauma dell'abbandono dei genitori ha smesso di provare emozioni fin quando non ha incontrato due codini rosa 1 postò su Ranmasa