42. Grazie per quei tre shot

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Capitolo quarantadue

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Capitolo quarantadue

Feci il mio ingresso alla Continassa, agitato più che mai, dirigendomi verso lo spogliatoio per fare un'oretta di allenamento per scaricare la tensione. Erano le sette meno un quarto di mattina ed alle nove avrei dovuto iniziare a prepararmi per il matrimonio.

Oggi era il grande giorno. Mi sposavo.

- Chiesa? - Chiese incredulo Allegri vedendomi in campo mentre saltellavo sul posto per riscaldarmi.

- Buongiorno mister! - Feci cenno con la mano. - Come se la pass... -

- Che diamine ci fai tu qui? - Mi interruppe. - Vai a farti bello per il matrimonio! Sono tutti a prepararsi, invece lo sposo è qui. -

- Non sono neanche le sette, credo che tutti siano nei propri letti... -

- Chiesa... - Si avvicinò seriamente. - Sul serio, che ci fai qui? Non è la Continassa il tuo posto oggi. Il tuo posto adesso è dentro uno smoking costoso. -

Abbozzai un sorriso. - È che sono in ansia, tanto in ansia. -

- Piccolo Chiesa, ci sono già passato. - Parlò facendomi cenno di seguirlo dentro il J. - Se la ami per davvero e sei sicuro al 110% di ciò che stai per fare, sarà il giorno più bello della tua vita. - Mi rivolse un sorriso leggero e per poco non rimasi stranito dalla "dolcezza" di Allegri quella mattina.

- Grazie mister, davvero. - Ricambiai il suo sorriso.

- Dai, torna a casa. Te lo ordino. -

- Va bene mister, ci vediamo in chiesa allora. -

Salutai Max Allegri e mi diressi nuovamente verso Neville. Paulo, Nicolò ed il mio fratellino Lorenzo mi stavano aspettando a casa dell'argentino, dove mi avrebbero aiutato a vestirmi e prepararmi.
Barella aveva con sé il mio bellissimo ed elegantissimo smoking nero che avrei dovuto indossare e mi aveva giurato di averlo stirato con cura.

- Volevi veramente allenarti? - Chiese Dybala incredulo. - Il giorno del tuo fottutissimo matrimonio? -

- Tu sei pazzo... - Borbottò Lore.

- Ho l'ansia che mi mangia! - Guardai un punto fisso nella stanza incantandomi e torturandomi le
mani. - E se facessi una figura di merda con il discorso? -

- Fede ti giuro che se sento un'altra volta la parola ansia ti picchio. Dopo vedi che salta tutto! - Mi minacciò il centrocampista nero azzurro.

FARESTI CON ME | FEDERICO CHIESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora