No longer human

571 37 283
                                    

Crediti copertina:
per la prima volta... me stesso.

Domenica- 13:36
"Sei al sicuro qui."

Mi stringe a se, ormai sono in lacrime. Con un piede chiude la porta e rimaniamo avvinghiati così per circa un quarto d'ora.

"Stai meglio?" Chiede staccandosi

Mi limito ad annuire mentre mi asciugo le lacrime col dorso di una mano.

Forse è stato un errore, forse non sarei dovuto andare da un moribondo ad ascoltare una storia piena di traumi e violenza.

Mentre penso a tutto questo mi rendo conto di essermi imbambolato a fissarlo come un ebete, ma stranamente lui non dice una parola. Forse perché è troppo sconvolto, forse perché non sa cosa dire.
Forse perché ha la mia lingua in bocca, e in una tale situazione è difficile proferire parola.

Il mio cervello esplode. Non ricordo minimamente come ci siamo arrivati, ma so che è qualcosa di magnifico. Il suo respiro flebile, la sua lingua che gira intorno alla mia, ho baciato un sacco di gente ma non ho mai sentito nulla del genere.

Pensavo che la storia di sentire qualcosa di speciale quando sei con la persona giusta fosse un'enorme stronzata, beh, mi sbagliavo. Non mi ero mai sentito così prima d'ora, è come se il cuore corresse una maratona, ma vorrei che non finisse mai.

Gli salto in  braccio continuando a baciarlo, penso di essere pronto. Mi sorregge con le mani sulle mie cosce, e sale cautamente le scale di vetro. Per poco non sfonda la porta della camera con un calcio, e, una volta arrivato al capezzale, mi lascia cadere sul letto.

Inizio a togliermi i vestiti e lui fa lo stesso. Anche se abita da solo, mette una cravatta sulla maniglia e chiude la porta.

_______________________________

"Vada avanti. Cosa è successo poi?"
"Poi... abbiamo passato una giornata come un'altra. Abbiamo pranzato e cenato insieme, e sono tornato a casa..." Sto tremando.
"E il giorno dopo?"
"Beh ecco...l'ho chiamato perché volevo dei chiarimenti, così abbiamo deciso di incontrarci"
"Mh. Capisco. Continui."
_______________________________

Lunedì- 12:04

Infilo il cappotto e finisco di assicurarmi la sciarpa intorno al collo. Non appena sento il rombo di un motore mi si illumina il volto, dunque decido di affacciarmi alla finestra che da sulla strada, esattamente come pensavo, è arrivato.

Faccio le scale di corsa e appena sceso lo raggiungo all'interno della vettura, anche lui sembra particolarmente felice di vedermi.
"Vuoi andare a casa mia o preferisci un altro posto?"
"Casa tua va benissimo, qualsiasi altro luogo sarebbe altresì affollato e troppo rumoroso..."

Ammiro la città che, proseguendo ad un'esigua velocità, ci lasciamo alle spalle. Uno dei pregi della casa di Dazai è il fatto che essa sia locata in periferia, nonostante in molti preferirebbero vivere in centro. Ogni tanto è bello prendersi una pausa dalla frenesia della metropoli. E vi confido che sono al settimo cielo in questo istante, sembra tutto più leggero, ma voglio comunque assicurarmi che Il mio istruttore sia sulla mia stessa lunghezza d'onda.

Parcheggia in maniera impeccabile, scendo prestando come al solito una certa attenzione a non danneggiare le rifiniture della macchina, sia interne che esterne. Forse i jeans con le catene non sono stati una grandissima idea, col senno di poi.

Mi apre la porta come un vero gentiluomo e mi fa cenno di entrare. Una volta varcato l'uscio lascio che i miei polmoni si riempiano del profumo che ormai è decisamente parte di quelle cose che hanno una parvenza familiare e ti fanno sentire protetto, una specie di ancora di salvezza a cui aggrapparsi, finché c'è lui non sono più alla deriva.

♛ 𝔇𝔢𝔞𝔡 𝔉𝔩𝔞𝔪𝔦𝔫𝔤𝔬 ♛-【Dead Flamingo】Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora