|Buckingham Palace, Londra. Ore 21:00.
La macchina guidata da Francis si fermò dentro il cancello del palazzo del re.
Entrarono all'interno di uno dei tanti appartamenti che vi erano dentro.
Era così vasto, grande e sembrava fosse una piccola città.
Rose non era mai entrata al Buckingham Palace, degli affari inglesi se ne occupava suo padre.
Le luci dei piccoli appartamenti che contornavano il palazzo reale erano spente, sembrava tutto così silenzioso.Non c'era nessuno lì fuori, a parte Rose, suo padre Frank Leone ed i loro uomini.
Salendo le scale, vi era un uomo girato di spalle che fumava.
«Sign.Leone. Che piacere.» Disse aprendo le braccia.«Sign. Churchill. Finalmente ci rivediamo. Mi faccia presentare lei, mia figlia Rosalia, detta Rose.»
Winston Churchill in carne ed ossa davanti a Rose. Le fece il baciamano.
«Quale onore mi porta qui a baciare la mano di questa splendida donna, Sign.Leone. Mi complimento con lei per la bellezza di sua figlia.»
«Sign.Churchill, il piacere è il mio.»
Rose si girò verso Salvatore, guardandolo disgustata mentre quest'ultimo rise. Tra i due, oltre una profonda amicizia, vi era della complicità che li portava a capirsi tramite degli sguardi.
Salirono le scale e si incamminarono verso un corridoio; il palazzo era buio, non vi era anima viva di passaggio nemmeno per errore.
Il Sign. Churchill li guidò di fronte una porta, che, aprendosi, rivelò una sala con una tavola non troppo grande. Dei signori, distratti tra di loro, parlavano.
Erano una 30ina di persone ognuna per i fatti propri, chi all'impiedi, chi seduto che fumava, chi beveva, e chi stava fuori al balcone a parlare.
Quella stanza aveva vari quadri, i muri erano in marmo nero, non era per niente luminosa, piuttosto, Rose riusciva a percepire ci fosse qualcosa di segreto. Non era una cena aperta a tutti, questo si era capito.Eppure lì dentro si sentì abbastanza tranquilla, era una serata silenziosa, niente di pericoloso.
I posti a sedere erano giusto per quelle poche persone lì dentro. Si guardò attorno, vi erano ministri, uomini dell'altra società, gente che già conosceva per via di altri affari con suo padre.
Alcuni parlamentari, altri, uomini che non aveva mai visto.
Le uniche donne, erano le mogli di alcuni di loro. Sembrava fosse solamente Rose l'unica donna ad occuparsi d'affari li dentro.
Suo padre Frank, veniva salutato da tutti, dava l'impressione di essere colui che dirigeva tutto quella sera.
Si fermò a parlare con un uomo. E, mentre la presentava a tutte le persone che si avvicinavano a lei appositamente, Rose camminava insieme a lui sottobraccio.
Girandosi, distratta mentre sistemava il vestito impigliatosi nel tacco, alzando lo sguardo ebbe una visuale abbastanza familiare.
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Rose of fire. || Thomas Shelby,Rosalia Leone || Peaky Blinders
RomanceBirmingham, 1924. Il giorno della vigilia di Natale la famiglia Shelby riceve una nuova minaccia. Il suo nome è Luca Changretta. Ma il re di Birmingham era già consapevole dentro al suo subconscio, ed è per questo che aveva già pianificato molto pr...