Capitolo 20

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Niall pov 

Ashton è diventato ormai un argomento delicato per noi. Dopo quello che ha fatto ad Ale, non riesco più a guardarlo in faccia. Era uno dei miei migliori amici ed ha tradito alla grande la mia fiducia. Quindi ora per me non esiste nemmeno. Leggendo i messaggi di Ale con Ashton ho visto che le ha scritto una lettera ma lei ovviamente non la ha qui. Mi ha solamente detto che le chiedeva scusa e chiedeva scusa anche a me. Cazzate. Sappiamo entrambi dove vuole arrivare.
Sono tre giorni da quando Ale è qui che continuiamo a litigare ed io sono così incazzato; non tanto con lei ma per questa storia che si è creata. Non voglio più che parli con Ashton, voglio che lo blocchi d'appertutto e non voglio nemmeno che lui le scriva. So com'è Ale e lei crederebbe a tutto quello che lui gli direbbe, è per questo che deve allontanarsi da lui.
-perchè non vai da lui, allora? Magari fatti stuprare per bene e poi però non tornare qui piangendo-
-Niall basta.- dice lasciandosi cadere sul divano ed io salgo  di corsa le scale. Dopo poco, sale anche lei ed il suo sguardo vaga tra me, la sua valigia ed i suoi vestiti.
-cosa cazzo stai facendo?- mi dice bloccandomi invano i polsi, visto che poco dopo la scanso prendendo altri vestiti e buttandoli sopra gli altri.
-Perchè non vai da lui?- dico tirando fuori dal portafoglio quelle che dovrebbero essere circa quattrocento sterline e gliele sbatto in mano -tieni i fottuti soldi e comprati un cazzo di biglietto per l'Australia.-
-non voglio i tuoi cazzo di soldi, Niall.- dice buttandomeli  addosso. Dopo aver finito quella valigia, la chiudo e prendo l'altra sotto il letto tirando fuori una bustina mettendo dentro tutte le cose che ha in bagno. Quando ho riempito anche quella, la chiudo e tiro entrambe le valige giù dal letto. Lei è appoggiata allo stipite della porta e mi sta guardando incredula.La supero velocemente e con le due valige scendo di sotto appoggiandole davanti alla porta. Lei scende dopo di me e la vedo mettersi le scarpe ed il giubbino.  Ora siamo uno difronte all'altro, il mio  respiro è irregolare ed ho i pugni stretti. Va verso il divano a prendere la sua borsa ed il cellulare e si rimette difronte a me.
-pensa bene a quello che stai facendo, Niall-mi dice ed io la  guardo negli occhi
-ci ho già pensato abbastanza. Ora vattene-
-quindi è finita?- chiede.  Sta cercando di trattenere le lacrime, lo vedo.
-Si, è finita.- distolgo  lo sguardo da lei è già mi sto pentendo per quello che ho fatto. Cazzo. Senza dire altro, apre la porta prende le sue valige ed esce di casa. Si gira a guardarmi forse sperando che io dica qualcosa..  La  accompagno fino al  cancello ed appena esce, lo chiudo. Che cosa ho appena fatto? La cazzata più grande che io abbia mai fatto. Ritorno in casa e mi siedo sul divano tenendo la testa tra le mani. Non so per quanto tempo sono stato in questa posizione a fissare il vuoto. Esco di casa, sperando di trovarla ancora lì ma appena esco dal cancello, mi accorgo che è troppo tardi. Pochi metri più in là un taxi se ne sta andando, probabilmente era lei. L'ho persa, forse per sempre.

Il risveglio questa mattina è stato traumatico. Non potrerla abbracciare, non poterla baciare, non poterle dire quanto è bella. Mi ero abituato alla sensazione di non avere più l'altra parte del letto vuota invece ora mi sento fottutamente solo. So che è colpa mia, solamente mia. 
Chissà dov'è, non ho nemmeno la forza di chiamarla, anche perchè non mi risponderebbe. Spero solamente stia bene e che non faccia nessuna cazzata. 
Prendo il telefono e vado su whatsapp, ho un sacco di messaggi ma non ho tempo di guardarli ora..
Cerco il suo nome per guardare il suo ultimo accesso e...cazzo, mi ha bloccato. Provo a chiamarla ma dopo pochi secondi entra la segreteria. Sento suonare il campanello e scendo di corsa le scale rischiando quasi di ammazzarmi su esse.Appena apro, mi ritrovo Harry con una pila di vestiti in mano ed una busta bianca in cima. Mi sposto dalla porta facendolo entrare.
-Cosa è successo qui dentro, Niall? E' passato un tornado?- io mi affretto a prendere le numerose bottiglie di birra sparse per il salotto e le porto in cucina appoggiandole sul bancone. Torno da Harry che intanto si è seduto sul divano: -dov'è Ale? Ah, Basil mi ha dato questi e mi ha detto di aprire la busta. Hai fatto acquisti?- perchè non sta un po' zitto? Mi affretto a prendere la busta e per mia sorpresa, trovo dentro un sacco di soldi ed un biglietto scritto da lei: 'Niall, questi sono tutti i vestiti che ti ho preso o che mi hai dato tu, puoi tenerteli. E questi soldi sono tutti quelli che mi hai dato, ho tenuto una piccola cifra per il biglietto di ritorno ma appena riuscirò te li darò indietro. Alessandra.'  Merda. Non voglio indietro i miei soldi, può tenerli come poteva tenere anche i vestiti. Se la faceva sentire meglio, poteva anche bruciarli. Ora averli qui, me la fa ricordare ancora di più. 
Vedo Harry alzarsi e andare verso le scale ma lo fermo subito -dove stai andando?- gli chiedo
-sto andando a svegliare Ale, è tardi ormai.-
-lascia stare, Hazz. Ieri sera e stanotte è stata davvero male.- Non sono ancora pronto a dirgli la verità. 
-avete fatto una festa? Visto tutte quelle bottiglie- Harry torna a sedersi sul divano e vado a sedermi anche io vicino a lui.
-Si, ha bevuto un po' troppo..-
Ci mettiamo a giocare alla play, magari distrarmi un po' mi fa bene... 

Nialle | Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora