~Arya~
Maledetto istinto.
Sapevo che dovevo andare dall'altra parte.
Adesso dove sono?
Io e il mio senso dell'orientamento sono andati a quel paese.
Poi ci si mettono pure questi maledetti tacchi,che mi hanno spezzato i piedi.
Decido di levarli e camminare scalsa.
Cammino lungo la strada oscura,non c'è neanche un po' di luce,solo la luna che illumina la mia strada.
Sembra che sia in un quartiere malfamato.
E con il vestito rosso non passo inosservata,purtroppo.
Passo tra le strade.
Ho paura,lo ammetto.
"Bellezza" si avvicina un uomo con la bottiglia in mano.
Inizio a correre il più veloce possibile e mi cadono i tacchi.
Li lascio e lo semino.
Inizio a camminare di nuovo.
Sento delle schegge entrare nelle mie esili gambe.
Con la fretta ho dimenticato sia la borsa,con tutto dentro anche il telefono,e il mio giacchetto.
"Che ci fa una bella fanciulla come te qua" questa volta si avvicinano due uomini ubriachi,si nota dal loro barcollare.
Quando sto per iniziare a correre,uno di loro mi afferra.
Mi dimeno ma niente.
Ubriachi ma forti.
Mi portano con forza non so dove.
Sento il muro freddo alle mie spalle.
Mi blocco..
Rimango paralizzata.
I ricordi iniziano a prendere il sopravvento
3 anni fa.
Le strade sono buie.
Il freddo mi colpisce le mani.
Sto tornando a casa,da sola.
Un uomo ubriaco.
Coltello.
Sangue,tanto sangue.
Paura,disperazione.
Mani che toccano ovunque.
Lacrime.
No riesco a connettere le vicende,sono tutte sparse.
Dai miei ricordi mi risveglia un Clacson.
Sento un senso di salvezza.