capitolo 32

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dopo 3 giorni a stare nel letto nonché venerdì,sabato e domenica arriva il maledetto lunedì.. vi state chiedendo con luca? abbiamo fatto pace ma per il momento siamo "amici" non voglio forzare nulla per poi rovinare almeno questo rapporto che mi è rimasto ma devo dire che mi manca un sacco.

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"rituccia bella scendi che il prof" comunica luca entrando in camera "arrivo,vai pure" dico guardandolo sapevo che quei 5 minuti per prendere gli strumenti e i testi li avrei persi "ok" scende giù anche se mi aspettavo che restasse ad aspettarmi ma vabbè.

"eccolaa" mi saluta alessandro "salve prof" sorrido "finalmente vi vedo rinati vi siete messi gli animi apposto" chiede "gli animi no ma il cervello si" commento facendo ridere luca che scuote la testa tipo per dire che sei scema "bene iniziamo" guarda luca " vai suonami la canzone che ti ho assegnato" continua.. luca si alza aggiustandosi la felpa per poi prendere posto davanti a me che lo fisso.

"almeno tu" mi guarda "rimani fuori dal mio diario degli errori.. da tutte le mie contraddizioni da tutti i torti e le ragioni.. dalle paure che convivono con me" ma mi stava praticamente fissando facendomi sentire un burattino per quanto stavo in mobile forse la sua paura è di perdere te NO NON È VERO VOCINA LUI MI ODIA questo lo dici tu SHH ZITTA.

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canto pure io e mi fa i complimenti anche se potevo fare molto meglio,papà torna a casa e ci sediamo a tavola per mangiare "papà sta sera posso uscire con astol?" chiedo è sento lo sguardo di luca adosso "certo,però non fare tardi" dice "grazie,ti voglio bene" gli do un bacio sulla guancia salendo im camera per cambiarmi.

**canto pure io e mi fa i complimenti anche se potevo fare molto meglio,papà torna a casa e ci sediamo a tavola per mangiare "papà sta sera posso uscire con astol?" chiedo è sento lo sguardo di luca adosso "certo,però non fare tardi" dice "grazie,...

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metto questo jeans un pò largo di sotto con un top bianco e una giacca nonché di luca ma vabbè ed esco dalla stanza.

"ma sei seria?" dice luca prendendomi dal polso "ma che vuo" dico guardandolo "voglio che la smetti" confessa "senti luca astol è solo un mio amico potrei tradirti mai con il ragazzo della mia migliore amica nonché il tuo amico d'infanzia" chiedo ricevendo uno sguardo da parte sua "i-io scusa.." inizia a singhiozzare "luca.." allargo le braccia abbracciandolo "mi manchi" sussurra lasciandomi un bacio sulla fronte "devo andare" mi stacco non posso di nuovo innamorarmi almeno che non succeda ma non deve capitare non siamo fatti per essere fidanzati almeno io la penso così.

"aspetta" mi avvicina a lui fino a far scontrare i nostri nasi "è tardi" dico liberandomi dalla presa allontanandomi per poi scendere al piano di fuori "cià pà ci vediamo dopo" mi fa un cenno con la mano così prendo le chiavi della macchina uscendo di casa.

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"ciao ri" mi abbraccia astol "ciao asto" sorrido "andiamo in un bar qui vicino per fare merenda" annuisco seguendolo.. prendiamo posto per poi ordinare "per me un caffè" dice astol per poi guardare me "per me un cappuccino" dico il cameriere annuisce per poi andare via "quindi" mi chiede "quindi cosa?" dico alzando lo sguardo verso lui "come va con luca" dice ridacchiando "A bhe potrebbe andare meglio" abasso il capo "mentre tu con sofia" chiedo cambiando discorso "ci siamo lasciati ma ho conosciuto una ragazza davvero carina" dice "sarebbe" chiedo curiosa "la tua migliore amica jasmine per questo ho fatto questa uscita per dirti se potevi aiutarmi" confessa "si vi organizzerò una uscita" dico sorridendo "perfetto come posso ringraziarti" dice pensandoci "genioo vorresti produrre vediamoci sta sera con me e luca" dice sorridendo "oddio siii" lo abbraccio.

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torno a casa verso mezzanotte "ma che fine avevi fatto" mi raggiunge papà preoccupato "mi sono fermata a casa di astol" dico lui annuisce per poi tornare a guardare la TV "luca?" chiedo "in camera sua a suonare" dice.. busso alla porta "papà ti ho già detto che non mi va la pesca-" sento per poi vedere la porta spalancarsi "ok non ti va la pesca" dico facendolo ridere,sorrido perché sentirlo ridere mi scalda il cuore se ne accorge e ricambia il sorriso gurandomi così per 1 minuto restiamo lì io sul davanzale della porta mentre lui con le cuffie al collo..

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