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Wei Ying

Finalmente, diverse ore dopo, Wei Wuxian si svegliò, sentendosi stanco e leggermente frastornato: ricordava solo vagamente tutto quello che era accaduto nella prova del nucleo, ma dopo pochi istanti la nebbia che era calata sulla sua mente cominciò a dissiparsi, e cominciò a ricordare più chiaramente gli eventi di qualche ora prima. Si guardò attorno, ma il luogo dove si trovava non era quello dove erano stati condotti perché potessero riposarsi prima della cerimonia di apertura, poco dopo il loro arrivo.

Le loro stanze erano più modeste, arredate con dei semplici mobili in bambù. La stanza in cui si trovava ora, invece, era molto più elegante, ed un delicato profumo di legno di sandalo aleggiava nell'aria; le lenzuola avevano delle decorazioni a forma di nuvola, e delle bellissime tende di seta bianche e blu con delle nappe molto eleganti scendevano dal soffitto. Al centro della stanza si trovava un magnifico tavolo con sopra una altrettanto magnifica cetra di zaffiro. Non c'erano molti oggetti personali ma, a giudicare dalla cetra posizionata sul tavolo, era alquanto ovvio che la stanza fosse quella di Lan Zhan.

Non era così sorprendente dopotutto, era una stanza ben tenuta e pulita, fatta per qualcuno che teneva molto all'ordine. Era anche molto silenziosa, illuminata solo da un'unica candela che con la sua luce faceva breccia nell'oscurità circostante.

Wei Ying si mise a sedere nel letto caldo, sentendosi però ancora abbastanza debole ed esausto; chiuse quindi gli occhi ancora per qualche secondo, lasciando che il senso di vertigine che lo aveva colto sparisse lentamente. Quando si sentì meglio, rimosse le coperte e cercò di alzarsi, ma sembrava che le sue gambe fossero fatte di gelatina ed era sul punto di rovinare a terra, se qualcuno non lo avesse afferrato in tempo prima che gli arti inferiori cedessero del tutto.

"Wow, sei proprio un idiota... Quello che hai fatto è stato proprio stupido" protestò una voce familiare. Wei Ying osservò l'uomo che lo stava sostenendo con un ghigno dipinto sulle labbra. Suibian era alto e snello, indossava abiti neri e argentati e i suoi lunghi capelli scuri erano legati in una coda sulla sommità della testa. I suoi lineamenti erano quelli di un affascinante giovane uomo, la sua pelle bianca e senza imperfezioni avrebbe fatto provare invidia a qualunque donna, tuttavia il suo aspetto appariva forte e virile, come se un'aura da guerriero circondasse il suo intero essere.

"Ho raggiunto il decimo livello, vero?" chiese Wei Ying, mentre Suibian lo sistemava delicatamente sul letto

"Se per 'raggiungere' intendi i cinque passi tremolanti che hai fatto prima di svenire come una donnetta, allora no, non lo hai raggiunto. Il tuo Lan Zhan ti ha persino trasportato fin qui come se fossi una cosina piccola e delicata." Wei Ying sorrise.

"È stato lui? Ah, dannazione! Ho perso questo round?" chiese Wei Ying, dando un'altra occhiata intorno a sé. La stanza rispecchiava davvero il suo proprietario, era elegante ma semplice, l'ordine regnava sovrano e dava un certo senso di pace, con quella magnifica cetra sul tavolo, un piccolo bonsai poggiato su un altro tavolo, alcuni libri su un altro ancora, un grande tappeto beige sotto il tavolo della cetra e un paravento di un leggero color blu decorato con il bellissimo disegno di uno stagno di fiori di loto e con al centro un simbolo yin/yang.

"Wei Ying, devo avvertirti, non farti coinvolgere troppo da tutto questo, il tuo Lan Zhan ora sa dell'esistenza di Xuanyu. In qualche modo, hai trascinato la sua coscienza spirituale dentro di te, proprio dentro la sua isola sigillata" a quelle parole, Wei Ying impallidì.

"Questo è impossibile... Il sigillo di Xuanyu è il più forte di tutto l'Est. A meno che non venga liberato, nessun altro, a parte me e te, può raggiungerlo" negò Wei Ying, trovando difficile credere alle parole con le quali il suo spirito lo aveva messo in guardia.

The Untamed: il mondo delle tenebreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora