Prologo

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Era una ragazza strana, definita sfigata, di certo non per l'aspetto, era bellissima.
La gente però la odiava forse per invidia, forse solo per il gusto di insultarla senza sentirsi in colpa, "se lo fa il resto del mondo perché non posso farlo anch'io ?" , era quello che pensavano.

Lei era triste, costantemente, non capiva il perché di tutto questo odio.
Era una brava persona, ma alla gente sembrava non importare.
Il suo difetto unico era di essere debole, in tutto.
Aveva seriamente bisogno di qualcuno che l'amasse veramente, non solo per passare il tempo o per la sua bellezza.
Lei ne era cosciente del suo essere bella, ma era più che certa di essere di una bellezza monotona, comune. E forse lo era.
Veniva picchiata, molto, ma non dal solito bullo con la sua combricciola, ma da persone ogni giorno diverse, lei neanche le conosceva.
Era questo a ferirla, nessuno la voleva come amica e lei era sola, escludendo la famiglia.
La notte sperava nel principe azzurro, sognava tanto, l'avrebbe salvata un giorno.
Il giorno aspettava che i suoi sogni si averassero ma più volte scuoteva la testa afflitta, pensando a quanto era impossibile.
Era innamorata, come tutte le solite adolescenti, ma il ragazzo sembrava sempre nel suo mondo, avvolto dal mistero. Ne era affascinata, in più non l'aveva mai insultata nè picchiata, non per questo la considerava, lui non considerava nessuno apparte sè stesso. E forse era un bene per lei. Avrebbe fatto troppo male essere picchiata dal ragazzo di cui sei innamorata.
Si chiamava Heath, un nome fantastico, pensava sempre.
Alto, muscoloso, riccio, occhi azzurri con sfumature verdi e sorriso fantastico. Il solito bel ragazzo americano.
Avrebbe detto sua madre.
Aveva ragione.
Apparte la sua vita veramente orribile, l'unica cosa che amava era la sua terra, l'Irlanda. I suoi paesaggi e la gente che definiva 'santa', cioè chi non la menava, che aveva sempre l'aria allegra senza preoccupazioni. Quanto li invidiava.
Ma lei sapeva che c'era un perché a tutto quell'odio verso di lei, ma non sapeva quale.
Le persone che le volevano bene al mondo erano solo sua madre e suo padre.

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