CAPITOLO 1

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"Mi manchi da morire stronzetta mia".
...Questa é la frase che ci ripetiamo spesso...
Beh,ora mi presento!

Mi chiamo Lidia e ho 14 anni,quasi 15 intendiamoci...vivo in Calabria con la mia famiglia,e per il lavoro di mio padre ci siamo dovuti trasferire da Reggio Calabria a Catanzaro...sono un'adolescente come tutte le altre ma la mia vita é cambiata radicalmente il 14 gennaio del 2015,quando ho conosciuto ad una ragazza proprio come me,molto riservata e introversa,l'unica che riesce a capirmi davvero anche dietro ad un semplice schermo del cellulare...entrambi abbiamo tante passioni,per prima quella per il taekwondo,nonché nostro sport preferito.
Comunque...faccio la terza media e quest'anno ho gli esami ma...non riesco mai a concentrarmi abbastanza per la forte mancanza che sento sempre per qualcuno...
*drin drin...drin drin*
Il cellulare inizia a squillare,rispondo pensando fosse Cindy e invece...era mia mamma che mi diceva di iniziare a pulire la mia camera...-.-"(ovviamente ho fatto tutt'altro tranne che fare quello che mi aveva chiesto).
Quello che mi chiedevo sempre e che mi chiedo ancora é: come fa la distanza a separarci davvero?
...a questa domanda non c'é risposta...la distanza si puó abbattere se non ti abbatti per prima tu...tutto si puó abbattere se tu sei forte,e beh...noi due,insieme,lo siamo.
Come tutte le mattine cupe senza lei accanto,sono andata a scuola,tutti con la propria migliore amica parlano e passano insieme la ricreazione,ma io no,non lo facevo...io rimanevo a scrivere lì in un angolo di quella grande aula,e a pensare a quanto sarebbe bello averla accanto che mi sussurra sottovoce: "stai tranquilla,andrà tutto bene se ci sono io qui con te".
*alla quinta ora*
Suona la campanella della quinta ora...matematica...bleh...
Ecco...questa é una cosa che io e Cindy abbiamo di diverso: lei ha 9 in matematica...io se arrivo al 5 già é troppo...ahahahahahah
Guardo continuamente l'orologio,sperando che si facciano presto le 13:00...ok...sconsiglio di guardare continuamente l'orologio quando si vuole che passi in fretta il tempo perché sembra che quella dannata lancetta sia ancora più lenta del solito,il ché la cosa mette nervosismo...abbastanza.
Finalmente le 13...torno a casa e come al solito mi butto sul letto con il cellulare a parlare con Cindy,che mi racconta come gli é andata la giornata.
Mi ha raccontato anche di Palermo..diceva che c'é sempre molto traffico e che da scuola a casa ci impiega un'ora circa...
-Lidia,Lidia...il pranzo é pronto!
-Si mamy,arrivo subito.
I pasti che cucina la mamma non si possono non mangiare.

LA DISTANZA SI PUÓ ABBATTERE.(tratta da una storia veraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora