Seventeen.

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Mi accarezzò i capelli, scese alle spalle per poi tracciarmi le braccia con i polpastrelli e mi prese le mani.

Alzai lo sguardo e lo vidi che mi fissava, aveva uno sguardo dolce. Come se l'Harry di poco fa non ci fosse mai stato.

Si abbassò alla mia altezza e mi baciò il collo, rabbrividii al sentire il suo fiato sul mio collo.

"Vieni con me." sussurrò pianissimo.

Mi portò nel letto e mi fece stendere.

Si mise sopra di me, i suoi occhi che fissavano i miei. Sentivo il suo fiato caldo, le lacrime smisero di scendere e mi incantai a guardarlo.

Mi baciò la guancia e io chiusi gli occhi cercando di rilassarmi. Sentii le sue mani ai lati del mio viso quando mi baciò la fronte.

Aprii gli occhi e lo trovai a guardarmi, mi scrutava attentamente.

Molto delicatamente mi alzò la maglietta fino al seno e mi tirò giù gli slip di poco per lasciar vedere i lividi.

Non sapevo cosa stesse facendo ma lo lasciai fare, era lui, mio fratello e io mi fidavo di Harry.

Lo vidi avvicinarsi con il viso al mio fianco destro, quello più violaceo e ci posò le labbra.

Rabbrividii alla sensazione, poi si spostò all'altro meno arrossato e baciò anche quello.

Mi accarezzò la pancia e mi suggerì di togliere la maglia. Senza chiedere nulla, me la tolsi.

I suoi occhi si fermarono sul mio seno, anche lì avevo un po' di lividi, come sulla clavicola.

Non me ne ero accorta di tutti questi lividi, Calum mi aveva massacrata.

Passò un dito sulla mia clavicola, dove poi lasciò una scia di baci.

Con lo stesso dito tracciò delle linee immaginarie sul mio seno.

Mi paralizzai, avevo la pelle d'oca. Era la prima volte che un ragazzo mi trattava così. Era una bella sensazione, era come se mi sentissi importante o preziosa per qualcuno.

Mi trattava delicatamente, come se potessi rompermi.

Trattenni il respiro quando le sue labbra toccarono i miei seni, sentii la punta del suo naso poi sfiorarmi il collo per poi sentire di nuovo le sue labbra su di esso.

Si sedette poi sul mio ventre, non mi faceva male, anzi, sarei stata così per ore.

Mi prese i polsi tra le sue mani e baciò pure quelli, dopodichè arrivò davanti al mio viso.

Era steso sopra di me e si teneva su con i gomiti ai lati della mia testa.

"Scusami, avrei dovuto proteggerti io, non Niall." sussurrò.

"Va tutto bene, tranquillo."

"Non permetterò mai più che qualcuno ti tocchi, il solo pensiero che qualcuno ti possa mettere le mani addosso mi terrorizza."

Lo fissavo mentre parlava e non lo so, era davvero bello. Era il più bel ragazzo che avessi mai visto, non so io da chi avevo preso.

"Ti proteggerò da tutto, piccola." disse dolcemente accarezzandomi la guancia.

"Asia, tu sei la cosa più importante per me."

Avevo ormai gli occhi chiusi, cullata dalle sue parole.

"Ti amo, sorellina."

Sentii uno strano calore sulle labbra per poi realizzare che erano le sue che si erano posate sulle mie.

Non era la prima volta che capitava, non stava a significare niente apparte quanto lui tenesse a me. Lo amavo anche io, amavo Harry in un modo che non avrei mai potuto amare nessuno.

Un amore che non passerà mai.

Si staccò subito e si mise accanto a me, io mi posai su di lui e ci addormentammo.

Lullaby. {n.h}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora