Preview Jack atto III: Night

70 2 1
                                    

(Nota: queste righe non sono editate e possono essere soggette a cambiamenti)


"Gran tribunale di Lithius-Ra in seduta!"

Il portavoce era impettito, col mento tanto alto che quasi perdeva l'equilibrio. Era vestito di bianco, oro e turchese, esattamente come tutti gli altri funzionari nella stanza.

Il pubblico si alzò in piedi, come da rito. Il funzionario continuò: "Sessione straordinaria della stagione di giudizio primaverile. Casi: uno solo. Modalità: decisione a maggioranza. Giuria..."

Il portavoce esitò. Deglutì. Esitò ancora. "Giuria... Gli Astri della Guerra!"

Il pubblico strabuzzò gli occhi. I nobiluomini e le nobildonne di Lithius-Ra iniziarono a guardarsi l'uno con l'altro. Ma come? Gli Astri? Per un caso come quello?

La sala del tribunale era all'interno dell'imponente castello di Lithius-Ra, la capitale del Regno dei Monti Oris. Era a pianta quadrata, con le pareti ricoperte da magnifici affreschi. Le pareti si sollevavano fino a diventare archi e si congiungevano in un unico punto esattamente al centro del soffitto della sala. Nelle arcate erano raffigurate le quattro virtù cardinali del Regno: prudenza, giustizia, fortezza ed eleganza. Al centro del soffitto, vi era la virtù finale formata dall'unione delle quattro: magnificenza, cioè lei, la regina.

Glerian sedeva al centro dell'alto bancone in legno di rovere dove si sarebbero accomodati i giurati. Agiva nel ruolo di giudice e garante della legittimità del processo decisionale. Un altro modo per dire che alla fine decideva solo lei.

La regina incantava funzionari e pubblico con la sua caratteristica bellezza. Era una donna molto alta, con lunghissimi capelli biondi e occhi azzurro cielo. I suoi abiti erano morigerati come sempre, ma con quel pizzico di malizia che accentuava le sue forme naturali e alimentava il desiderio per la sua persona. Qualcosa di casto, proibito, eppure incredibilmente accattivante.

Fece cenno al portavoce di andare avanti e l'uomo, tutto sudato, fece cenno di sì. "Che entrino i giurati! Per primo: Iscior Livi, la Mannaia Nera!"

Gli Astri della Guerra erano i sette generali dell'esercito di Lithius-Ra, nonché i guerrieri più famosi dell'intera isola Faharen e, forse, anche del resto del mondo. Il primo a comparire dalla porta laterale fu proprio Iscior, il gigantesco carnefice del Continente Orientale. Era un omone al limite dell'obesità, ma con braccia che facevano impallidire i tronchi delle querce. Calvo, con occhi piccoli e folte sopracciglia nere, si accomodò su una seggiola costruita apposta per lui a sinistra della regina.

"Johana Sauras, il Fuoco Sempiterno!"

Johana, l'esperta del combattimento corpo a corpo venuta dal Continente del Nord. Con i suoi capelli rosso fuoco tagliati corti, il suo fisico muscoloso eppure ancora femmineo e quel naturale carisma, aveva animato le fantasie di chissà quanti giovani combattenti. Lo stesso pubblico in sala era ipnotizzato dalla sua aura mentre lei prendeva posto. Ma le sorprese non finivano lì!

"Zedro Mory, la Lama Celeste!"

Entrò un uomo alto, sui trent'anni, con capelli neri lunghi fino alle spalle e uno sguardo molto cattivo. Il pubblico capì che, se erano riusciti a far venire anche Zedro, allora ci sarebbero stati proprio tutti per quella seduta.

Zedro si sedette in fretta, seccato, e non mancò di commentare: "Servono davvero tutte queste stupide...?"

"Buono, Zedro!" commentò Johana. "Se ti comporti bene per mezz'ora Glerian ti prende un dolcetto!"

La regina si voltò verso Johana e poi verso Zedro. Entrambi chiusero la bocca e abbassarono la testa.

Il funzionario proseguì con gli annunci. Fu il turno di Oliver Marguez, il ladro acrobata divenuto generale dopo lo sterminio nel castello del Conte d'Orel, e di Sescior Lemani, il biondo e barbuto arciere delle isole Rivalta. Con gli Astri che man mano prendevano posto, le gambe del pubblico si facevano sempre più tremolanti per l'emozione, anche perché il meglio arrivava ora.

Jack atto III: Night (preview)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora