La parte bella dell'Amore

EPILOGO

Passarono 6 anni da quella fatidica estate. L'estate più tragica ma anche bella che ha cambiato per sempre la mia vita. Parto col dire che la scelta di andare al college è stata la migliore che potessi fare. Ci misi un po' a recuperare il tutto, ad ambientarmi totalmente e ad abituarmi alle nuove abitudini però devo dire che con l'aiuto di Joanna è stato molto più semplice; lei parlava, scherzava con tutti, in poco tempo si era fatta nuovi amici. La invidiavo da una parte, era sempre allegra, prendeva tutto con semplicità e alla fine questo è uno dei tanti motivi per cui mi sono innamorato di lei.

Nonostante la lontananza, i rapporti con Jude e Taylor rimasero solidi. Ci vedevamo il prima possibile, ogni volta che avevamo delle vacanze o dei fine settimana liberi. Io e Jude parlavamo tutti i giorni al telefono, anche per due minuti. Sentirla mi trasmetteva coraggio, mi ripeteva spesso che anche lei aveva delle ricadute, attacchi di panico o delle crisi di pianto ma che ogni volta sentiva qualcosa di più grande che la portava a rialzarti. Provavo anche io questa sensazione e col passare del tempo il dolore diminuiva sempre di più fino a ricordare solo le cose belle di quello che siamo stati noi.

Questi sei anni però, non sono stati tutti rose e fiori. All'inizio del secondo anno io e Joanna ci lasciammo per qualche mese. Ci vedevamo pochissimo, avevamo tanto studio e orari diversi. Nel tempo libero, lei rimaneva a studiare o preferiva uscire con i suoi nuovi amici. Mi chiedeva sempre se volessi unirmi a loro, che erano simpatici e che mi sarebbero piaciuti sicuramente ma l'unica cosa che volevo era stare un po' di tempo da soli e averla tutta per me. Queste incomprensioni portarono alla rottura della nostra relazione. In quel lasso di tempo, lei iniziò a frequentarsi con un altro ragazzo, li vedevo spesso insieme e ogni volta mi si rigirava lo stomaco dal nervoso finché una sera non andai a prendere qualcosa da bere in un locale non molto distante dal dormitorio con il mio compagno di stanza Bogdan, era un tipo simpatico, sulle sue, molto simile a me infatti ci siamo trovati bene fin da subito.

Quella sera incontrammo Joanna e il suo nuovo ragazzo in quel pub. Notai il suo comportamento diverso da quando stava con me, sembrava come annoiata. La cosa che mi faceva più ridere però era il suo cambiar atteggiamento ogni volta che i nostri sguardi si incrociavano. La parte importante della serata però arrivò dopo. C'era tanta musica e la gente ballava. Bogdan era andato in pista insieme ad una ragazza che aveva incontrato lì mentre io rimasi seduto al bancone. Ad un certo punto una ragazza biondina, non molto alta si sedette vicino a me. Parlammo un po', le offrii da bere per poi finire a ballare insieme in pista. La tenevo per i fianchi stretta a me. Di sfuggita, guardai Joanna che stava andando su tutte le furie perciò approfittai della situazione e baciai la ragazza. Mi sentii un'idiota per aver approfittato di lei per far ingelosire un'altra, soprattutto quando la lasciai su due piedi per seguire Joanna che era scappata fuori. 

La presi per un braccio per fermarla, ci urlammo contro le peggio cose, ci siamo incolpati entrambi in un modo assurdo per la fine della nostra relazione fino a farla sembrare una scelta che nessuno dei due voleva prendere ma che doveva essere presa. Ci baciammo e finimmo la serata nella mia stanza. Eravamo distesi, coperti solo dal lenzuolo, lei farnetica che non sapeva cosa fare, come dire a quell'altro cos'era successo eccetera. Io ero immobile, guardavo il soffitto e pensavo.

"andiamo a vivere insieme".

Lei si girò di scatto incredula di quello che avevo appena detto.

"cosa?"

"conviviamo". All'inizio pensavo che non volesse o che pensasse che fosse troppo presto, invece saltò dalla gioia e mi abbracciò.

Così pochi giorni dopo, ci ritrovammo a cercare una casa vicino il college che non costasse molto. Io volevo cercare anche un lavoretto part-time per mantenermi gli studi senza far provvedere a tutto i miei.