La mattina dopo mi alzai alla stessa ora e aprii l'armadio, presi dei pantaloni a zampa di elefante blu è un top verde con sopra una felpa del medesimo colore, andai in bagno, mi misi la matita sugli occhi e mi feci uno Chignon che teneva solo pochi capelli. Scesi in cucina dove c'era mamma che leggeva una rivista, appena mi vide mollò il giornalino e mi venne in contro abbracciandomi, malgrado io detesti gli abbracci.
-Buongiorno cucciola, come siamo carine oggi!-
Sorrisi a malapena.
-Tesoro ho sentito dalla signora Mildred che è arrivato alla libreria un nuovo ragazzo da Londra, confermi?-
C'era da aspettarselo, nel piccolo paese le notizie girano.
-Oh sì, l'ho conosciuto ieri-
-Davvero? E com'è?-
-Sembra tranquillo-
-Capisco, perché la signora Mildred mi ha riferito che ha dei bei capelli rossi come i tuoi! Sua cugina è passata dalla biblioteca e vi ha visti dalla vetrinetta, ha detto che eravate identici, quasi gemelli!-
Sbuffai e misi il cucchiaio di latte e cereali in bocca.
-Non mi dire, sempre riservata la gente heh-
-Suvvia Ofelia, è davvero simile a te?-
-Sì ha i capelli rossi ma mica significa che è uguale a me-
-Chi ha i capelli rossi?- Disse mio fratello sedendosi a tavola.
-Oh un-
-Nessuno di importante-
Mi alzai e mamma mi osservò infastidita
-Buona scuola Tesoro!-
-Grazie, resto a pranzo alla libreria ciao-
Presi lo skate e andai verso la scuola.Fortunatamente avevo materie abbastanza leggere quel giorno così appena finita scuola mi diressi subito verso la libreria.
Appena entrai una musichetta Jazz mi invase le orecchie.
-È la ragazza dai capelli rossi?- disse una voce anziana
-Affermativo- risposi sorridendo
Lasciai le mie cose vicino alla porta e percorsi il corridoio di libri fino ad arrivare nella stanzetta scoperta il giorno prima. Lì vi trovai il Signor Adams con uno strano arnese in mano e una figura maschile che conoscevo.
-Buongiorno Signor Adams-
-Buongiorno a lei mia cara!-
-Ciao rosso-
-Ciao rossa-
Sorridemmo infastiditi da quei soprannomi.
-Ofelia, io e Evan stavamo giusto togliendo gli attrezzi che c'erano in questa stanza, vuoi aiutarci?-
-Certo-
Così iniziammo a riempire scatole di cose al quanto inutili e piuttosto vecchie, passò all'incirca un'ora e mezza e riuscimmo a liberare almeno una parete della piccola stanzetta.
-Questa sala ha del potenziale miei cari ragazzi-
-Lo penso anche io- rispose Evan
-Direi che possiamo anche fare una pausa ma prima c'è un ultima cosa da togliere lassù sul mobile,ma occorrono un po' di muscoli e buona volontà- Si girò verso Evan che ricambiò con un sorriso amaro e leggermente stanco.
-Posso riuscirci- Rispose
-Meraviglioso! Dovresti riuscire a prendere quel vecchio orologio-
Lui annuì, ci allontanammo, lui si alzò in punta di piedi e riuscì ad afferrare l'oggetto ma appena lo prese tra le mani, dei giornali dietro a questo scivolarono in testa a Evan che a sua volta fece cadere l'orologio su di lui, facendolo precipitare a terra.
-Ragazzo! - Urlò il signor Adams
Ci precipitammo verso di lui
-Stai bene giovanotto?-
-Posso stare meglio- disse lui
Si era procurato un taglio abbastanza profondo alla tempia e si era graffiato in diversi punti della pancia e sulle braccia.
-Non preoccuparti, ora ti aiutiamo ad alzarti poi Ofelia cara accompagnalo sulla poltrona nella stanza sul retro, dentro la credenza c'è un piccolo kit medico, cerca di disinfettargli le ferite io penso a pulire qui .-
Annuii seria.
Riuscimmo a tirarlo su e lo portai a fatica nella stanza sul retro, lo misi a sedere sulla poltroncina, aprii la credenza e presi il kit.
Poi mi inginocchiai vicino a lui, presi il cerotto e iniziai a disinfettargli la ferita che aveva sulla tempia.
-Poteva andarti peggio rosso- dissi mentre lo medicavo
-Rassicurante, quel coso pesava non so quanto-
-Almeno ci hai provato-
-Okay, per fortuna qui era un taglietto da nulla, dove ti sei ferito poi?-
-Sopra l'ombelico, credo che abbia strusciato contro il mobile e mi sono tagliato-
-Va bene, dovresti toglierti la maglietta come minimo, puoi lasciare la canottiera, sennò muori di freddo, te la alzo solo fino all'ombelico intesi?-
-Agli ordini infermiera-
Con un po' di difficoltà prese la maglietta e se la tolse , restò solo con la canottiera bianca, aveva una pelle delicata e piuttosto pallida.
Mi abbassai e con l'indice alzai leggermente la maglietta, sfiorandogli il corpo. Aveva una brutta ferita, un graffio abbastanza profondo.
Presi il disinfettante e bagnai il cotone.
-Ora pizzicherà un pochino, cerca di non muoverti-
Toccai con una mano la sua pancia e con l'altra iniziai a passare piano il cotone.
-Cazzo, brucia-
-Ti avevo avvertito, non muoverti rosso -
Continuai a disinfettare piano. Alzai ancora la canottiera, e mi accorsi che la ferita proseguiva.
-Ti sei tagliato parecchio Heh?-
-Non mi lamento-
Mi alzai in piedi ma non riuscivo a disinfettargli la ferita perché non trovavo la giusta posizione, lui se ne accorse e mi disse
-Siediti sulle mie gambe vedrai che ti torna meglio disinfettarla-
Ci pensai qualche secondo e poi annuii. Le nostre gambe si toccarono delicatamente.
-Come va giovanotto? Oh vedo che sei in buona mani- Esclamò entrando il Signor Adams
Ci girammo entrambi piuttosto imbarazzati da quella situazione.
-Non preoccupatevi io me ne vado, non metteteci troppo tempo-
-È buffo quell'uomo-Disse lui piano
-Concordo-risposi sorridendo
-Ho quasi...Fatto! Ti farà un po' male adesso ma nulla di che-
Mi alzai velocemente e rimisi il kit nella credenza.
-Grazie mille rossa, sei una brava infermiera-
-Sono brava in tutto-
-Un ultimo favore, dato che mi hai praticamente bendato il torace, puoi aiutarmi ad infilare la maglietta?-
-Farò questo sforzo, ma solo perché sei invalido-
Gli infilai la maglietta con delicatezza e lo aiutai ad alzarsi. Raggiungemmo il signor Adams all'entrata
-Come ti senti ragazzo?-
-Un po' dolorante ma è sopportabile-
-Bene, sono mortificato che quell'orologio ti abbia ferito, era della mia bis nonna Adele e ora che mi ci fai pensare una volta mi ricordo che cadde addosso ad un uccellino e gli storse l'ala-
-Fortuna che non sono l'unica vittima allora-
-Puoi dirlo forte ragazzo!-
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La stagione dell'inchiostro
RomanceScozia, una piccola cittadina solitaria in mezzo alle campagne, una ragazza appassionata di libri e piuttosto particolare vive una vita monotona e privilegiata, tutto le sembra noioso ma l'arrivo di un ragazzo tanto simile quanto diverso le stravolg...