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<Signorina Wyatt in presidenza> avvisa un ragazzo entrando nella nostra aula di scienze "bene, iniziamo molto bene, hanno già scoperto che rapino banche?". Guardo il ragazzo alla porta per poi volgere lo sguardo verso il professore.

<Signorina Sydney può andare>

<Ma sto seguendo la lezione non posso andarmene> ribatto scioccata

<Prenderà appunti da qualcuno ora vada> risponde senza voler sentire repliche, preparo lo zaino e esco dall'aula sotto gli occhi di tutti. Mi avvio in presidenza.

<Signor preside mi cercava?> chiedo sedendomi su una delle due sedie davanti alla sua scrivania

<Si, l'ho convocata qui signorina Wyatt per dirle che da domani farà lezioni private a un ragazzo chiuso in un carcere minorile> "No, se lo scorda"

<Cosa?> per poco non tiro un urlo, sta scherzando? No, ci credo? No, è serio? Più di quanto mi stessi aspettando

<Già esattamente così, farà da tutor a un carcerato, so che è all'ultimo anno, e ha degli ottimi voti ecco perché ho scelto lei> cerco di sorridere ma esce più come una smorfia, e se ne accorge anche il preside

<Ma a me chi mi aiuta a studiare mentre perdo tutte queste ore di scuola?> chiedo furiosa con la smorfia sempre stampata in faccia

<Avrà i suoi punti extra, non accetta un'opportunità del genere?  Le potrebbe servire anche come punteggio in più per entrare in una delle tante prestigiose università dell'America>

<Come se non avessi nulla da perdere, accetto molto volentieri> cerco di alzare gli angoli della bocca in un sorriso che esce più come un ghigno malefico

<Perfetto signorina, domani mattina aspetti davanti alla scuola la verranno a prendere quelli del carcere, e anche se mi fa quel ghigno, so che farà un bel lavoro, ho fiducia in lei e so che non mi deluderà> lo sento che è onesto, sa quello che è successo, perché ha perso diversi alunni

<Grazie mille, a domani allora> mi sorride e io esco dalla presidenza con un peso in più.

Da Los Angeles A Mai PiùDove le storie prendono vita. Scoprilo ora