Arte: Rinascimento: III generazione

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III generazione

Michelangelo Buonarroti

Caprese 1475- Roma 1564

Il poeta della scultura, Michelangelo è un esempio di quegli artisti totali che si occuperà di tantissime materie infatti sarà poeta, pittore, architetto, scultore, scrittore...

"Il mondo ha molti re e un solo Michelangelo." Cit. Pietro Aretino, scrittore del rinascimento.

Era visto come un re, una divinità, un'artista divino.

La sua poesia: "Non ha l'ottimo artista alcun concetto" (da sapere a memoria)

151. Non ha l'ottimo artista alcun concetto

Non ha l'ottimo artista alcun concetto

c'un marmo solo in sé non circonscriva

col suo superchio, e solo a quello arriva

la man che ubbidisce all'intelletto.

La scultura al tempo era vista come un'arte fisica, quindi artigianale. Non era un'arte intellettuale come la pittura. Per Michelangelo la scultura era invece un'arte intellettuale perché la mano doveva essere ispirata dall'intelletto per trovare l'opera d'arte già presente nel marmo. La perfezione, l'idea di bellezza è già dentro di noi, la dobbiamo solo liberare e rendere vera. Lo scultore deve solo liberare l'opera dal marmo attraverso la scultura per "forza di levare". Lo scultore è solo un mediatore, libera l'idea e la perfezione

Il padre si accorge del talento e lo manda a studiare a Firenze nella corte dei Medici, di Lorenzo il magnifico, che creò un giardino con una scuola per artisti, un'accademia. Non era semplicemente una scuola ma gli artisti vivevano li. Michelangelo viveva e si confrontava con il contesto filosofico. Era una scuola totale. Era una formazione dell'essere umano, di vita.

Bertoldo di Giovanni è stato maestro di Michelangelo

La battaglia dei centauri

Rappresenta la battaglia tra Lapiti e Centauri. Durante una festa dei Lapiti arrivano i centauri per prendere le loro mogli e distruggere il banchetto. Ha un significato, è metaforico

Lapiti rappresentavano la razionalità, i Centauri rappresentavano l'istinto, la brutalità.

In tutte le rappresentazioni di questa battaglia venne sempre rappresentata la vittoria dei Lapiti, ma lui non vuole rappresentare una vittoria perché non è certo che debba per forza vincere l'istinto. È una battaglia umana, di corpi. È un caos totale. Quello che interessa dell'arte è la battaglia dell'essere umano per vivere. Fisica e rivoluzionaria.

A 20 anni riceve la sua prima commissione importante: la pietà. La sua prima.

Michelangelo mette in tutte le sue opere l'amore per il corpo maschile infatti era omosessuale.

La pietà

Prende un grande pezzo di marmo di Carrara. Realizza a 21 anni l'opera che lo farà diventare uno de più importati, un genio. Si dice che abbia superato gli antichi con quest'opera.

Il soggetto della pietà veniva dal nord Europa, dall'arte fiamminga. Fu l'unica opera che lui firmo perché quando la esposero tutti erano convinti fosse stato un'altro.

Maria tiene in braccio il figlio. Fu molto venerata come opera ma ci fu una sola critica: Maria è molto giovane.

Lui si giustifica in due modi, dicendo che si è ispirato a Dante: "vergine madre, figlia del tuo figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio" cit Dante, 33 canto, Paradiso. Sono tutti ossimori.

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