Claudio PoV
Verso l'ora di pranzo, i genitori di Alice e la nonna vanno via dopo aver assistito alla poppata di Chiara che, fortunatamente, si attacca al seno della mamma e mangia tranquilla (credo, che la mia piccolina sia una golosona come Alice, si stacca da lei quando proprio non ne può più di succhiare); io, naturalmente, non mi allontano un attimo, voglio stare con loro, godermi ogni istante dei primi giorni di vita di mia figlia e so che Alice ha bisogno di avermi accanto per sentirsi sicura.
Quando vanno via, restiamo solo io, lei e Chiara che è ancora tra le sue braccia con il visino appoggiato al seno gonfio di latte della sua mamma. Alice le accarezza teneramente la testolina che già ha tanti capelli (di un colore che è un misto tra il mio e quello di Alice) e io, seduto sul letto accanto a lei, la stringo a me e provo un istinto irrefrenabile di baciarla, di baciarla con passione, come ho sempre fatto dalla prima volta in cui le rubai il primo bacio nella mia stanza in Istituto.
Alice mi guarda estasiata e mi sussurra: "Non vedo l'ora di fare l'amore con te, Claudio, mi sei mancato tanto in questo periodo" e mi bacia nuovamente ... Chiara, intanto, si sta addormentando tra le braccia della sua mamma, così la metto nella sua culletta e noi possiamo coccolarci un po'. Nel pomeriggio ecco arrivare Silvia (mi sembrava troppo strano che ancora non fosse venuta a trovare Alice, la sua amichetta del cuore, e a conoscere Chiara) con Sergio e il piccolo Edo che tra poco compirà un anno.
Restano estasiati dalla bellezza della mia Chiara (cosa ti aspettavi caro Einardi? Stiamo parlando del gene Conforti, è ovvio che mia figlia è bellissima – e qui viene fuori l'egocentrico che ancora, segretamente, vive in me) e Silvia dice che è perfetta per il suo Edo e che da grandi si sposeranno ... speriamo proprio di no, vorrei dirle ma mi trattengo.
Decido di lasciarle un po' da sole a chiacchierare, così io, Sergio e il bambino andiamo al bar dell'ospedale, mi sembra il minimo offrirgli almeno un caffè, sono appena diventato padre.
"Vedrai, Claudio, sarà un viaggio meraviglioso quello che stai per affrontare insieme a tua moglie e a tua figlia; ogni giorno sarà una scoperta e imparerai cose che non si possono apprendere da nessun manuale. Solo una cosa, non fate passare troppo tempo, tu e Alice, prima di pensare ad un altro bambino. Martina ed Edoardo sono praticamente due figli unici e nonostante siano fratelli non hanno condiviso la parte più bella che è l'infanzia".
"Forse stai correndo un po' troppo, Alice ha appena partorito e non credo che tra le sue priorità, in questo momento ci sia quella di una nuova gravidanza. Se dovrà arrivare un altro bambino, arriverà quando sarà il momento".
Ma ti pare che devo parlare della mia vita matrimoniale proprio con lui, con l'uomo che ha provato a portarmela via solo per il gusto di vendicarsi? Per fortuna non ci è riuscito e si è innamorato di quella sciroccata di Silvia! Il tempo passa velocemente mentre chiacchieriamo e così torniamo in reparto, dal corridoio sentiamo delle risate provenire dalla stanza di Alice ... guardo Sergio come per dire "non cambieranno mai anche se sono madri entrambe".
In camera di Alice, praticamente c'è una riunione di Istituto. Sono arrivati tutti: Lara e Marco (vabbè sono gli zii di Chiara), Erika e Paolone con una bella torta al cioccolato che Alice adora, Giulia e Sandro (ecco un altro che voleva rubarmi Alice) che stanno ufficialmente insieme con l'approvazione della Suprema e, ovviamente, Giacomo e Andrea – ecco il perché di tutte quelle risate.
"E' opera tua? Vero fratellone?" – dico a Giacomo abbastanza alterato – "Ti ricordo che in questa stanza c'è una donna che ha partorito da poco e una bambina, mia figlia, nonché tua nipote, che dovrebbe dormire. Potresti smetterla di fare il pagliaccio per una volta?"
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ALICE E CLAUDIO UN AMORE INDISSOLUBILE
FanficQuesta storia parte dal matrimonio dei nostri amati Alice e Claudio o meglio da un anno dopo il matrimonio; inizialmente può sembrare che sia sempre tutto facile per loro ma, nel corso della storia, ci renderemo conto che, anche i nostri beniamini...