Quando arrivai in casetta, trovai Ash e Mattia sul divano, intenti a giocare a carte. Ash lo guardava, ammirava direi, come se fosse una pizza appena sfornata e lei non vedesse l'ora d'ingoiarla in un sol boccone. Li salutai e loro ricambiarono. Mi sedetti un attimo di lato ad Ash, tanto ero perfettamente in orario con la mia tabella di marcia e avevo dieci minuti liberi, prima di recarmi dove mi ero predestinata di andare.
"Che fate?" chiesi
"Sto battendo notevolmente la tua amica a carte" si vantò Mattia, facendo una linguaccia ad Ash.
"Sempre simpatico. Vedrai che prima che arrivi il serale vincerò io" esclamò Ash.
"Si certo, prenditela pure con calma e, mi raccomando, continua a sognare" ribatté lui.
"Ah ecco, scopa!" urlò entusiasta lei.
"Non è valido, mi hai distratto!" disse imbronciato Mattia. Ash allora lo guardò teneramente e fece per abbracciarlo, ma alla fine, proprio quando sembrava stesse per stringerlo fra le sue braccia, gli fece una pernacchia e gli tirò un affettuoso pugno, per quanto quest'ultimo potesse esserlo.Sembrava di assistere alla lite di una coppia di vecchi coniugi. Mi venne alla mente, guardandoli poi riprendere a giocare, la canzone del Re Leone. Si, proprio quella che fa "io l'ho capito, ma loro ancora no... si stanno avvicinando e il nostro trio diventerà un duo...".
Dovetti trattenermi dal cantarla, sicura che, se avessi aperto bocca, Ash sarebbe stata capace di tirarmi il tavolo addosso. Meglio evitare. Decisi allora di lasciare i due futuri sposini da soli e di avviarmi nella camera adiacente alla mia con la chitarra in spalla.Quando arrivai, la porta era chiusa e allora bussai. Nessuna risposta. Bussai un'altra volta. Niente. Che fare? Avevo promesso a Lorella che avrei imparato a suonare la chitarra e lui, si proprio lui, era l'unico a cui l'avessi vista suonare. Dovevo entrare, per una ragione superiore. Ma se fosse stato nudo? Ok Emma, non immaginare la scena. Se fosse stato male e, entrando, lo avessi trovato morto sul pavimento? Sì Emma, un po' di ottimismo, non esageriamo. Ok, ce la puoi fare. Allunga la mano, abbassa la maniglia, entra e chiedi quello che devi domandargli. Dopo circa dieci minuti di ripensamenti, presi coraggio e abbassai quella dannata maniglia, facendo un passo in avanti.
Rimasi scioccata da ciò che mi trovai davanti. Sul letto di Luigi non si trovavano niente di meno che il proprietario e Carola. Carola. CAROLA?! Che ci faceva lei lì? Evidentemente nessuno dei due mi aveva sentita bussare, visto che avevano le cuffie all'orecchie, probabilmente per guardare un film romantico. Ad un certo punto, Luigi alzò lo sguardo e incastrò i suoi occhi con i miei, togliendo in simultanea le cuffie.
"Hey Emma, tutto bene? Volevi qualcosa?" mi chiese.
Ancora concentrata sui suoi occhi dissi:
"Ehm, in realtà sì... ti stavo cercando. Ma tranquillo, torno in un altro momento. Vi lascio soli. Scusate"
"Emma, aspetta..." si alzò lui, ma, non permettendogli di continuare la frase, lasciai la stanza, diretta in camera mia.Buttai la chitarra sul letto di Ash e mi sedetti spalle al muro, con le mani sul viso. Perché ci sei rimasta male, Emma? Luigi può stare sopra il suo letto con chi gli pare e piace. Perché ti da fastidio? Certo, sicuramente non perché provi qualcosa. No, è troppo diverso da te. È solo perché Carola non ti va troppo a genio e perché sei dispiaciuta per le tue lezioni di chitarra. Certo, per forza. È così.
"Emma, stai bene?" i miei pensieri vennero interrotti da una voce, la sua voce. "Scusa se non mi sono accorto subito che eri entrata, ma Carola mi stava facendo ascoltare la canzone sulla quale dovrà ballare la prossima puntata."
"Si, tutto bene. Puoi tranquillamente tornare da lei" risposi distaccata io.
"No no, avevamo finito. Ora dimmi, avevi bisogno di qualcosa?" mi chiese, sedendosi al mio fianco. "Che carino che è quando fa così" pensai.
"No Luigi, sto apposto, grazie. Ripeto: puoi andare."
"E invece io penso che rimarrò qui" disse avvicinandosi ancora di più "con te."
Era troppo vicino, troppo. Potevo quasi sentire il suo profumo di dopobarba. Wow, era da tanto che non mi sentivo così. E non mi piaceva. O forse sì. Si, mi piaceva. Ma non poteva piacermi."Emminaaaaaa" sentii la voce di Ash e ringrazia Dio, la Provvidenza di Manzoni o qualunque altra entità celeste per aver fatto entrare Ash in camera.
"Oh cacchio, scusate..." disse sbalordita lei "me ne vado, continuate pure"
"No Ash, tranquilla. Resta pure, tanto io qui non ho nulla da fare" esclamò Luigi, con mio dispiacere. Pensavo avrebbe insistito di più per farmi parlare. Ci salutò ed uscì."Emma, che cosa mi sono persa? Cosa stava succedendo?" mi domandò curiosa Ash, ma, purtroppo, non sapevo nemmeno io la risposta a tali domande.
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Partirò da zero con te - le avventure di Luigina e Mattina
FanfictionEmma avvera il sogno che aveva fin da piccola, quello di entrare nella scuola di Amici. E di entrarci con una sua grande amica, Ash, una bravissima ballerina. Emma ha però un obiettivo fisso, quello di migliorare nel canto e, chissà, magari vincere...