«Cavolo, amico, sei fortunato!»
«Shh, Jamie» Indicai i vari tavoli occupati da persone impegnate a leggere.
«Non ci credo, hai un appuntamento con Kylie Hearst, figlia di Michael Hearst, proprietario della Hearst's Company e tu sei qui, calmo e tranquillo a parlarmi serenamente.»
Alzai gli occhi al cielo quando gli diedi le spalle.
«Non è un appuntamento.» Precisai ricordando le parole di Kylie.
«Bhe, qualunque cosa sia, tutti i ragazzi del MDC.. anzi, qualunque ragazzo al mondo morirebbe per essere al tuo posto!»
Spostai dei libri messi nel reparto sbagliato. «Al college statale non c'erano così tante sventole, sai?» Jamie si tolse il cappello per sistemarsi meglio i capelli, abitudine che lo portava a toccarseli centinaia di volte al giorno.
Il campanello legato alla porta tintinnò, segno che fosse entrato qualcuno. Mi avvicinai all'entrata.
«Il mio amico, Zayn Malik, uscirà con Kylie Hearst. Lui uscirà con Kylie Hearst!» Jamie tentò di avere la voce bassa mentre mi seguiva, ma ogni tentativo si dimostrava inutile.
«Chi è che uscirà con quella sciacquetta?» Domandò Maddy che era appena entrata.
«Zayn» Rispose Jamie appoggiandosi al bancone.
«Dimmi che ti hanno costretto, che non vuoi davvero passare del tempo con quella smorfiosa viziata.»
«Andiamo, Maddy, smettila di essere invidiosa di lei» Jamie le diede un leggero colpo sulla spalla.
«Io non sono invidiosa!» Disse spostandosi dietro al bancone «E tu ora dovresti andare. Il tuo turno è finito, adesso tocca a me restare qui.»
«Non me lo faccio ripetere due volte» Rispose Jamie, che era già corso a recuperare la sua roba nell'ufficio della zia.
Jamie era completamente l'opposto di ciò che sembrava. Ricoperto da tatuaggi, cercava costantemente di mostrare le scritte che gli oscuravano il corpo indossando t-shirt chiare con le maniche arrotolate. I capelli corti, rivestiti di gel, spesso erano coperti da uno snapback.
Sfoggiava un piercing ad una delle due sopracciglia che corrucciava quando era indispettito, o semplicemente pensieroso.
Il piercing ed i tatuaggi erano contrastati da un sorriso fanciullesco, spontaneo e sempre presente, il quale rassicurava i lettori della biblioteca, pronti a fidarsi dei suoi consigli quando bisognava scegliere un libro da leggere in determinate situazioni.
«Io scappo, buon lavoro.» Ci salutò con un cenno di mano e parlando adesso a voce bassa. «Ah, Zayn, voglio i dettagli» Ci fece un occhiolino, si aggiustò il cappello ed uscì dalla biblioteca.
«Voi ragazzi siete peggio delle adolescenti.» Maddy alzò gli occhi al cielo, mentre segnava il nome di un uomo che aveva appena preso in prestito un libro. «E poi, non capisco cosa ci troviate in quella lì» Disse agitando la penna ed indicando un punto indefinito. «Ti piace davvero?» Abbassò gli occhi sulle sue mani.
Kylie? Piacermi?
«Nah»
Troppo diversi, non poteva interessarmi.
Maddy alzò la testa e mi guardò sorridendo.
«Bhe, e allora ignorala. Non ti ha nemmeno accettato alla Hearst's.»
«È questo il punto! Voglio essere suo amico, conoscere i suoi interessi, capire il suo modo di essere e cosa non le piace di me.»
«Perché ti scomodi tanto?» Mi chiese guardando i pochi braccialetti che aveva sul polso e le unghie rosicchiate.
Maddy era una delle ragazze più semplici che avessi mai conosciuto.
Con lei non c'erano giri di parole, discorsi smezzati, o enigmi da risolvere.
Ogniqualvolta avessi bisogno di lei, Maddy c'era.
In quel momento, posta dall'altro lato del bancone, mi guardava con occhi curiosi, cercando di capire perché fossi così ostinato nel voler diventare amico di una persona che non intendeva scomodarsi nemmeno un po' per me.
Le avrei dato una risposta.
Se solo l'avessi saputa.
Mi limitai a scrollare le spalle.
«Dobbiamo per forza andare d'accordo, soprattutto adesso che sono ad un passo dal far parte degli operatori della Hearst's»
«Ad un passo?» Ripeté le mie parole non capendo a cosa mi riferissi.
«Il Professor Johnson parlerà personalmente con Mr Hearst per farmi avere una seconda chance.»
«Quindi c'è una nuova possibilità che tu faccia parte degli stagisti?»
«Esatto, potrò dire addio alla polvere, agli scaffali e ai clienti scortesi. Non è fantastico?» Sorrisi immaginando la mia vita alla Hearst's.
«Già, fantastico.» Mi disse riguardandosi le mani.
«Scusa, mi sono fatto prendere dall'euforia.» Abbassai gli occhi imbarazzato.
«Tranquillo» Mi sorrise. «Hai già deciso dove la porterai?»
«Dai Mains a prendere un caffè, niente di eccezionale.»
«Strano che la signorina non abbia preteso un ristorante a cinque stelle, con tanto di violinisti, vino e sommelier personale!»
«No, non ha preteso nulla, ma è stato difficile ottenere quest'uscita. E comunque, non dirmi che ti saresti tirata indietro se ti avessi chiesto un appuntamento in un ristorante di tale prestigio al posto di bere vino in cartone, perché non ti credo.» Mi volta verso di lei guardandola negli occhi. Maddy raddrizzò la schiena e tenne il mio sguardo per qualche secondo.
«Quale donna rifiuterebbe caviale, ostriche e perle?» Rispose, poi tornò a scarabocchiare su un foglio. Le diedi uno sguardo pieno di ovvietà prima che una signora si avvicinasse per chiedere informazioni, facendomi voltare e dando così le spalle a Maddy.
«E poi, io avrei accettato anche se mi avessi chiesto di pranzare con gli avanzi presi dalla spazzatura.»
O almeno penso avesse sussurrato questo.
***
Ciaooo!!
Come state? Io sono stanchissima, la scuola mi uccide.
Bhe, passiamo al capitolo.
Avete conosciuto finalmente Jamie, il mio personaggio preferito di tutta la storia, e Maddy.
Non so se e quanto li amerete, ma avranno entrambi, soprattutto uno dei due, un ruolo fondamentale nella storia.
Come al solito, spero che vi stia piacendo, anche se vi ricordo che questi sono i primi capitoli, quelli che mi annoio di più a scrivere. Stellinate, commentate o fatemi sapere su twitter (@pazomez).
Un beso.

STAI LEGGENDO
37 || A Zayn Malik fanfiction
Fanfiction"Fingi che io per te sia l'unica. Fingi che in quel cuore amaro ci sia almeno una parte disposta ad amarmi. Fingi che ti piaccia almeno un po'. Fingi che ti importi di me. Fingi che tu non voglia perdermi. Fingi, almeno questa volta, fingi col cuore...