16-Parole

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"Hey sis, ho saputo che hai saltato la scuola oggi" ci fu una piccola pausa:"Sì, più o meno è quello che dirà" rise Yeji alla fantastica imitazione di suo fratello fatta da Lia.
Dopo aver fatto shopping e a ver comprato degli abiti che sicuramente Yeji non avrebbe mai messo, lei e la sua migliore amica erano entrate in un bubble tea.
Alla fine, non presentarsi alle lezioni era stata un'ottima idea; alla mora serviva una pausa da tutta quella frenesia, e un po' di sano relax e divertimento le servivano proprio.
Ci aveva messo un po' a lasciarsi andare, ma quando ce l'aveva fatta, aveva iniziato a sentire tutta quella tensione sciogliersi e aveva iniziato a godersi di più quell'esperienza.
Onestamente, in quel momento non le importava se i suoi genitori l'avrebbero scoperta, non le importava che si fosse persa le lezioni e di conseguenza anche gli appunti.
L'unica cosa che le importava in quel momento, era godersi un pomeriggio tra ragazze facendo ciò che le piaceva, e di certo studiare non era la cosa che preferiva.
"A proposito di Hyunjin, lo sai che si è trovato la ragazza?" Continuò a sorseggiare il suo tea Yeji.
Lia per poco non si strozzò, poi divenne tutta paonazza "Ah -tossì- davvero?" Si schiarì la voce la ragazza "Oddio, non mi idre che sei tu" quella di Yeji era una domanda genuina "Non fraintendermi, non c'è nulla di male, anzi, sono contenta che mio fratello abbia trovato una ragazza come te" la rassicurò subito la mora.
"Ma perchè non me lo hai detto?" Era curiosa, pensava che la sua migliore amica le dicesse tutto, era un po' delusa che lo avesse dovuto più o meno scoprire da suo fratello.
"É che ti eri da poco lasciata con Ryujin e non volevo farti sentire più a disagio" abbassò lo sguardo Lia "Non volevo sbatterti in faccia che io avevo trovato la felicità nel momento in cui tu l'avevi appena persa" "Ah beh, se la metti così... allora sei proprio una rimbambita. Solo perchè io non sono felice, nessuno ti vieta di esserlo" la rimproverò Yeji.
"Spero che tu ti trovi bene con Hyunjin. Ma quando precisamente avete deciso di mettervi insieme?" La mora era curiosa "Hai presente la festa della scorsa settimana?-Yeji annuì alla domanda- ecco, in quel momento abbiamo ufficializzato la cosa tra noi due" sorrise sornione la maggiore delle due.
"Ma è magnifico Lia" l'abbracciò da seduta la mora.
Era davvero felice per quei due, era contenta che suo fratello avesse messo la testa a posto e avesse smesso di giocare coi sentimenti delle altre persone; sperava che almeno con Lia non lo avrebbe mai fatto, in caso contrario, la sua migliore amica sapeva come farsi rispettare.
"Sono contenta che tu l'abbia presa bene" anche Lia era felice, non sapeva come dirlo a Yeji e, per fortuna, ci aveva pensato il suo ragazzo.
Dopo qualche ora passata a chiacchierare, si resero conto che era quasi ora di tornare a casa, così presero l'autobus e scesero a scuola; si salutarono e si diressero alle loro rispettive abitazioni.
Era ancora vicino alla struttura quando notò che poco più in dietro di lei c'era Ryujin che, come Yeji, stava tornando a casa.
Nessuna delle due seppe di preciso come, ma in qualche modo, forse per mano del destino, o forse perchè una delle due aveva cambiato l'andatura, si ritrovarono l'una al fianco dell'altra.
"È-è un problema se facciamo la strada insieme?"chiese incerta la rosa.
Yeji, dal tono della più piccola, capì che le era costato molto coraggio chiederglielo "Non c'è problema, siamo amiche dopo tutto" le sorride rassicurandola, cercando di farla stare a suo agio, anche se in realtà nessuna delle due lo era.
Presto si creò un silenzio carico di tensione, pieno di pensieri e parole non dette.
Pieno di rimpianti e di occasioni sprecate.
"Ho notato che oggi a scuola non c'eri" "Già -sospirò Yeji- sono andata in giro con Lia"
Perchè tutto tra loro doveva essere imbarazzante? Erano state fidanzate ma prima di tutto amiche, eppure nessuna delle due riusciva più a comportarsi come tale.
Magari se Ryujin le avesse detto il motivo per il quale l'aveva lasciata, forse le cose tra loro sarebbero migliori di così.
Eppure la rosa aveva scelto di rifilarle una palese e stupida scusa.
"Yeddeong io..." troppo tardi si rese conto di come l'aveva chiamata "Scusa" continuò.
Ovviamente Yeji si accorse del nomignolo usato dalla minore, ma cercò di ignorare le farfalle che le riempivano lo stomaco "Fa niente- alzò le spalle la mora- che stavi dicendo?" "Volevo chiederti scusa per come mi sono comportata la sera dopo la festa" "Ah perché? Veramente ti ricordi qualcosa?" alzò le sopracciglia Yeji "S-si, ma non c'era bisogno di rispondermi così" Ryujin si era offesa, era palese.
Ma qui l'unica offesa doveva essere Yeji "Ho tutte le ragioni del mondo per risponderti in questo modo- si fermò in mezzo al marciapiede, facendo di conseguenza arrestare anche Ryujin- ti sei presentata a casa mia distrutta dall'alcol e mi hai fatto tutta una scenata" la mora era irritata dal comportamento ambiguo della più piccola.
"Ma cosa dovrebbe importarti di come vivo la mia vita? Non mi sembra che stiamo insieme, e anche se siamo amiche, non hai nessuna ragione per arrabbiarti.
Io volevo chiederti scusa per averti provocato dei disagi ma a questo punto ritiro tutto" la interruppe la rosa.
"Ora smettila di comportarti come una stupida bambinetta, sei proprio un irresponsabile.
Ovvio che ti perdono, sai che ci tengo a te, ma non ti sognare mai più di venire da me tutta ubriaca a farmi una scenata patetica su quanto tu sia inadatta a stare con la gente, se non vuoi essere felice e preferisci lasciare le persone senza un motivo valido, allora sei libera di farlo, ma non venire a piangere da me perché sei stata tu a metterti in questa situazione. In più se non sai darti una regolata con gli alcolici, forse sarebbe meglio evitare di berli, non credi?" "Va al diavolo Hwang Yeji" detto ciò Ryujin accelerò il passo e si diresse definitivamente a casa.
Yeji rimase immobile e attonita per qualche minuto: era al corrente che aveva sbagliato a trattare la più piccola così, ma qualcosa in lei era scattato, stava cambiando.
Era stufa di quella situazione di stallo, non sapeva se lei e la rosa avrebbero mai fatto pace, ma in un certo senso forse era meglio se per un po' non si fossero viste.
Quando dicono che ci sono situazioni e frasi che rimangono con te per sempre, di certo quello che le aveva appena detto Ryujin se lo sarebbe portato dietro fino alla morte.
Le aveva fatto male sentire quel "Va al diavolo" detto con tutto l'astio che esisteva.
La voce di Ryujin era così bella, sentirla profanata da quelle parole e da quel tono l'aveva fatta sentire una merda.

Nobody's like youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora