Chapter One.

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Londra, 24 Ottobre;
L'autunno era nel bel mezzo della sua bellezza, le strade erano riempite da foglie di color giallo, arancione e rosso con qualche piccola eccezione di foglie oramai vecchie marroni, esse cadevano dagli alberi che ombreggiavano i passanti dal flebile sole che filtrava tra le nuvole. I passanti erano come abituati a vedere quello spettacolo e sopratutto alla temperatura così particolare e al meteo così indeciso, la maggior parte di loro correva da una parte all'altra della città con una cartella e un ombrello nell' altra mano pronti a qualsiasi evenienza, altri invece, preferivano sentire nella loro pelle la bellezza che la natura stava donando agli occhi dell'uomo.
In una stradina un po' distante dal centro trafficato della città, si trovano delle tenere villette una attaccata all'altra e tutte a due piani con un giardino inesistente, ma ciò diventava magico quando si osservavano gli alberi regalare i colori dell'autunno e le varie macchine d'epoca o familiari parcheggiate vicino al marciapiede, in una di queste case abitava un ragazzo. Egli lo si poteva trovare spesso accomodato nella sedia che adornava la scrivania, a testa china e con gli occhiali per via della luce affusolata della sua abat-jour che non gli permetteva di leggere se non sforzandosi; La scrivania era circondata da libri, aperti e chiusi, posizionati in un ordine che solo il ragazzo poteva comprendere.
Finalmente, dopo ore passate così chino, decise di alzarsi dandosi una tregua dal suo sfrenato studio, si mise un pullover bordeaux che aveva poggiato in precedenza nello schienale della sedia e si indirizzò verso lo specchio che si trovava poggiato al muro della sua piccola cameretta; Il ragazzo era alto, riccioluto e moro, vestito in una comoda tenuta casalinga, dai tratti del suo viso si poteva notare un effettiva stanchezza e mancanza di sonno, lo si vedeva spesso quando rimaneva senza occhiali, due borse viola scuro sotto ai suoi grandi occhi verde smeraldo, purtroppo la sua solitaria serenità che era appena iniziata venne interrotta da una voce in lontananza, principalmente al piano inferiore dove si trovavano il soggiorno e la cucina, la voce era ovattata dalla lontananza e dalla porta della sua camera chiusa ma sapeva essere sua madre, Anne, la donna stava assumendo un tono particolare di voce che attirava l'attenzione del ricciolo. Il ragazzo non ne capiva il motivo così comandato dalla sua curiosità uscì dalla sua tana andando subito ad attraversare le scale con passo veloce e deciso, le scale si affacciavano al grande e luminoso soggiorno dove trovò subito la madre accomodata sul divano e con il cellulare vicino al suo orecchio; Ella era una donna veramente molto bella e aveva pochi anni di differenza con il figlio, occhi chiari anche lei ma con una tonalità blu ghiaccio, i capelli erano di una lunghezza media, ben curati e corvini, indossava una comoda tuta in montone da casa ma al dito non portava alcuna fede, infatti, il suo ex marito l'aveva abbandonata proprio alla nascita del figlioletto, trovandosi così a crescere sola il bambino. dopo pochi attimi la donna chiuse la telefonata voltando lo sguardo sul suo secondo genito facendo nascere sulle sue labbra un enorme sorriso a 32 denti, da lontano si potevano notare i suoi occhi lucidi brillare di gioia aveva ricevuto sicuramente una buona notizia.
"Harry, mi hanno telefono dall'università di Oxford dicendomi che sei stato accettato e che sono molto interessati alla tua presenza nella loro scuola!"
Il moro alla notizia si portò una mano davanti alla bocca scioccato ed incredulo alle parole appena dette dalla madre, corse dalla donna avvolgendola in un forte e dolce abbraccio, delle lacrime di gioia fuoriuscivano dagli occhi di entrambi, il loro desiderio più grande era stato finalmente coronato.

Decisi di festeggiare il gioioso avvenimento col mio migliore amico nel solito bar, eravamo seduti fuori nonostante il freddo ma quell'aria pulita e fresca piaceva ad entrambi ed inoltre il paesaggio autunnale in quella zona era a dir poco mozza fiato. il biondo sedeva davanti a me teneva tra le mani il suo caffè caldo, le sue gote erano diventate rosse dal freddo e le sue labbra erano mezze coperte da una grande e pesante sciarpa in lana beige, nonostante gli avessi proposto di stare dentro egli declinò la mia offerta intestardendosi nel voler rimanere fuori, a differenza mia Niall era veramente freddoloso ed amante del caldo tropicale, Londra non era di certo la città adatta a lui date le sue esigenze ma nonostante ciò si adattava.
"Senti Harry, un mio amico è uno studente dell'università di Oxford e mi ha proposto di andare ad una loro festa il 28, anche come scusa per mostrarmi la scuola, posso invitare qualcuno e dato che andremo entrambi nella stessa università penso che sarebbe vantaggioso per entrambi. Oltretutto una festa non ci farebbe male, concediti un giorno Harold"
Ascoltai con attenzione le parole del biondo permettendomi di alzare un sopracciglio per la sua proposta, non amo le feste dove non conosco praticamente nessuno mi sento estremamente a disagio e poi tecnicamente dovrebbe essere vietato far entrare estranei all'interno dell'università. Decisi di rimanere in silenzio per qualche secondo per ragionare sul da farsi, effettivamente era un buon modo per fare una sottospecie di open day, ma d'altra parte avevo ancora un mucchio di faccende da sbrigare, feci un sospiro riportando poi gli occhi sulle iridi azzurre del ragazzo.
"Eh va bene, potrei trarne vantaggio e scoprire qualcosa di più sulla scuola, ma ti avviso, non torniamo all'alba come tuo solito per piacere."
Il biondo fece un sorriso a 32 denti annuendo con la nuca al mio avvertimento andando poi a bere il resto del caffè che era rimasto nella tazza.
"Croce sul cuore te lo prometto, comunque dimenticavo un particolare.. si tratta di una festa in maschera, quindi, vedi di trovartene qualcuna decente, ti passerò a prendere per le nove e mi raccomando non ritardare."
alzai gli occhi al cielo accondiscendono alle sue parole con un mugolio.
Il resto della serata lo passammo a parlare del più e del meno, sognando sul nostro futuro e su quello che il biondo aveva intenzione di fare il giorno della fatidica festa sino a quando le nostre strade non si dovettero dividere per tornare nelle nostre dimore.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 29, 2022 ⏰

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