Partirò da zero con te - le avventure di Luigina e Mattina

Capitolo 11

Il resto della settimana fu abbastanza uno schifo. Non mi sembrava nemmeno di riuscire a cantare decentemente da quanto ero distratta. Carola fece esattamente come le avevo detto: si appiccicò a Luigi e, probabilmente solo grazie ad Ash che sembrava spiarli e interromperli appena qualcosa iniziava ad andare troppo sul piccante, non era ancora successo nulla fra i due. Sicuramente, però, avevano legato tantissimo.

Arrivò il giorno della puntata e, come previsto, iniziò a salirmi l'ansia. Fortunatamente avrei dovuto cantare una canzone triste e, quindi, non dovevo sforzarmi nemmeno troppo nell'interpretazione. Alla fine, cercare di stare lontana da Luigi mi aveva distratta comunque dalla musica quindi perché continuare ad insistere...? La mia paura, in quel momento, però, era che me ne fossi accorta troppo tardi. Ok Emma, ora concentrati, fra mezz'ora inizierà la puntata...
Peccato solo che quella mezz'ora sembrò durare un infinito e chissà perché... Carola quel giorno avrebbe avuto una sfida con un ballerino di nome Dario, a mio parere molto più bravo di lei, e, ovviamente, era andata a cercare tranquillità da Luigi, che in quel momento le stava tenendo affettuosamente la mano.

"Emmina, Emmina" ad un tratto apparve Ash al mio fianco "è inutile che ora li guardi così, dovevi pensarci prima..."
La guardai come a dire "ma grazie guarda, non ci ero arrivata". Lei proseguì:
"Comunque ora dovresti stare tranquilla, sia perché sta per iniziare la puntata, e non puoi permetterti di distrarti, sia perché Amici è il tuo sogno da sempre, e non puoi fartelo rovinare da un ragazzo, e infine perché, secondo le mie indagini da agente 007, fra i due, ad ora, c'è solo amicizia"
"Grazie Ash di esserci sempre" le dissi grata e feci una cosa per me molto strana: la abbracciai. Ho sempre fatto fatica a dimostrare il mio affetto alle persone e, infatti, lei mi guardò scioccata ed esclamò ridendo:
"Ok, stai più male del previsto..."
Scoppiai a ridere.
"Ciao ragazzi, è il momento di venire in studio. La puntata sta per iniziare." udimmo la voce di Maria. Tolsi la mascherina e seguii gli altri.

~

La puntata, come volevasi dimostrare, iniziò con la sfida fra Dario e Carola. Sentii Luigi tremare con la gamba per tutta l'esibizione di quest'ultima: doveva veramente essersi affezionato a lei...
Con questa consapevolezza che aveva preso parte di me, la ballerina finì la coreografia e tutto il pubblico applaudì.
"Sei agitato, Luigi?" chiese Maria. Non ci volevo credere, mi sembrava di vivere un incubo. Mi immaginai già le centinaia di fan page che si sarebbero formate sulla nuova coppia, come l'anno prima con Sangiovanni e Giulia Stabile.
"Sono preoccupato... per Carola ovviamente" rispose imbarazzato lui. Dopo quella risposta decisi che non avrei ascoltato oltre quella conversazione e mi misi, senza farmi troppo notare, le mani sulle orecchie. Dopo qualche risatina di Carola e del cantante seduto dietro di me, Todaro fece per parlare e, allora, mi rimisi ad ascoltare, pensando fosse qualcosa di importante:
"Alessandra, la maestra Celentano, mi ha chiesto se c'è l'inciucio tra i due..."
"In realtà non è andata proprio così, ho solo chiesto se c'era simpatia..." rispose la professoressa chiamata in causa.
"C'è solo tanta stima" intervenne Carola lanciando un occhiata fugace alle mie spalle. Chissà che sapore aveva una Carola arrosto...
Maria mi guardò. Perché mi stava fissando? Si aspettava forse che dicessi qualcosa?
"Direi che rimandiamo questo argomento di cinque minuti, dopo che Emma si sarà esibita" disse lei. Dove voleva arrivare?

"Emma, vieni." mi ripeté lei. Scesi gli scalini e mi portai al centro dello studio, salutando con una mano il pubblico e cercando di non ripensare a ciò che era appena successo, ovvero al fatto che Carola aveva vinto la sfida e alla serie di battutine che potevano aver fatto lei e Luigi mentre io, fortunatamente e volontariamente, non stavo ascoltando.
"Emma oggi si esibisce su un pezzo molto famoso e che richiede molta capacità interpretativa..." mi presentò Lorella "Ecco Emma con Happier di Ed Sheeran".
Iniziai a cantare e, davanti ai miei occhi, vidi una serie di scene con protagonisti Luigi e Carola susseguirsi al ritmo della musica e delle parole di uno dei miei cantanti preferiti. Avevo già cantato diverse volte quella canzone, ma non l'avevo mai sentita così mia come in quel momento. Commossa ed emozionata, terminai di cantare. Il pubblico applaudì, Lorella mi riconfermò la maglia e feci per ritornare al mio banco, quando Maria mi fermò.

"Emma, ho un video da farti vedere" esclamò con una sorta di sorrisino sulle labbra. La guardai preoccupata. Il video si intitolava "Nemici-Amici" e aveva come sottofondo "Perfect", sempre di Ed Sheeran. Era un video bellissimo che mi tirò su il morale e mi fece ridere e arrossire allo stesso tempo. Faceva vedere me e Luigi dal nostro primo incontro all'altra sera, alternando scene in cui ci insultavamo a scene in cui ridevamo felici. Il video si concluse, però, con ciò che avevo detto durante la colazione a LDA e alle altre, seguito da una domanda. "Emma e Luigi: nemici ad Amici?". Il pubblicò applaudì.

"Maria, posso dire una cosa?" domandò Todaro, alzando come suo solito la mano. Maria annuii.
"Vorrei dire alla maestra Celentano" continuò guardandola "che la Emmigi è un inciucio, non la cosa di prima, senza offesa per nessuno ovviamente". Scoppiarono tutti a ridere, me compresa. Chissà cosa stava pensando Luigi...
Come leggendomi nel pensiero, Maria glielo chiese.
"Beh, non posso che dirmi d'accordo con il professor Todaro. Anche se non credo che Emma lo sia, avendo sentito cosa ha detto a fine video" rispose lui. Non capivo se scherzava o meno e, quindi, per evitare di espormi troppo, non dissi nulla e tornai al banco, evitando il suo sguardo.

La puntata proseguì con l'arrivo delle radio, con l'entrata di Dario al posto di Mirko nella scuola, con l'uscita di Kendy per lasciare il posto a Giacomo, un cantante che già da un po' Rudy teneva in osservazione, e con l'esibizione della causa di tutto il casino che, ormai da tre settimane, occupava la mia testa.