Smettila di fare il Grinch(16)

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"È un piacere nascondersi, ma è un dramma non essere trovati."
Donald Winnicott

Faccio un respiro di sollievo, grazie alla giostra ho potuto evitare di dire qualcosa di compromettente.

Sentendo il tono di voce, così rauco e con un pizzico d'imbarazzo, il mio cuore si accende creando una fiamma, accentua i suoi lineamenti perfetti li serrando la mascella.
Fa fatica a guardarmi negli occhi e non credo di aver mai visto Kai in questo modo. Noto solo ora che ha una cicatrice all'inizio dell'attaccatura dei capelli, mi chiedo da dove derivi.

Quale sarebbe il motivo? Nicole mi ha detto che le cose non andavano bene fra di loro, già da un po' di tempo, non credo che sia io la ragione della rottura visto che ci siamo incontrati qualche giorno fa.

<<Il motivo sarebbe...>> Viene interrotto da uno squillo, Kai senza pensarci due volte prende il telefono. Lo vedo che trema, le sue mani non riescono ad afferrare il telefono, lo metto in soggezione? Penso che voglia attaccare alla chiamata, e proseguire il discorso.

Nel display, con mio dolore, vedo scritto: Kate. Mi mordo la guancia interna.

Idiota,idiota,idiota.

Questo penso nella mia mente, come ho potuto solamente pensare di piacergli.

Stupida Sophia.

Non hai capito il suo gioco? È tutta una messa in scena, non aspetto altro che rida di me.

Accetta la chiamata, io mi giro. Non voglio più vederlo, ripeto, mi rammenta la mia mente che ogni volta succede il contrario.
<<Kate....cosa?che ci fai qui?...si, va bene>> attacca, impreca dando un calcio al mezzo.

<<Quindi farai sempre così?...stai con Kate, dici a me di allontanarmi, poi ti metti insieme a Nicole...questo sarebbe il tuo circolo vizioso? Eliminami, non farò parte dei tuoi stupidì giochetti>>

la giostra si mette in moto, sto a braccia conserte e io mi preparo impazientemente per scendere, tamburello le unghie sul mio gomito.

<<Non è come pensi>> mi giro di scatto, con certa riluttanza
<<Allora dimmi qual è il motivo? L'hai fatto per me o per Kate?>> Cerca di prendere la mia mano

<<Soph...non farmelo dire...ti prego>>

la porta dietro di me si apre <<Sono io la stupida, non dovevo farmi abbindolare da te>> indietreggio fino a scendere dal vagone, me ne vado affrettando il passo. Questa volta sono io a lasciarlo da solo.

Camminando alla ricerca di Thomas, avvisto da lontano...Oliver. Sta urlando, e mi indica allo stesso tempo.
Vado nella sua direzione, è placcato dal bodyguard che precedentemente aveva salutato Kai.
<<Sophy mi dicono che non posso entrare, tu puoi aiutarmi?>> Il bodyguard lo tiene fermo
<<Mi hanno riferito che è un soggetto pericoloso, non posso farla entrare mi dispiace>> sento dietro la mia schiena degli occhi, lo percepisco. Mi giro e trovo subito la persona che mi ha fissato tutto questo tempo.

Kai si mette il cappuccio, e accenna a un sorriso, è appoggiato a un muro con la sigaretta mezza accesa. È stato lui a dire al bodyguard di non far entrare Oliver? Mi guarda intensamente <<ci vediamo>> faccio la linguaccia al ragazzo immobilizzato, lui mi risponde con <<Chiamerò i tuoi genitori! Giuro!>>

Non bado alla sua provocazione, perché in qualche modo mi sento protetta da Kai.

Non dovrei visto che fino a pochi minuti fa ho deciso di non vederlo più. Avanzo verso il ragazzo che spegne la cicca con il piede, fa uscire l'ultima boccata di fumo, mostrando il suo pomo d'Adamo.

Amore impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora