Capitolo 47 ‹‹ Park Gieun ››

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<< Jojo smettila! Mi fai sbagliare!>> osservai mia figlia lamentarsi con Youngjo che non la smetteva di farle ogni tipo di dispetto.

<< JOJO!>> strillò dopo l'ennesimo lieve pizzicotto che gli fece il corvino alla sua sinistra facendole perdere per la terza volta consecutiva al gioco che stava giocando.

Avevamo preso il treno delle 15:15 ed erano passati quasi dieci minuti da quando esso partì verso la sua meta, minuti in cui Ariel e Youngjo non fecero altro che stuzzicarsi a vicenda domandomi chi tra i due fosse il vero bambino.

Ultimamente mia figlia si era appassionata ad un gioco installato sul telefono del maggiore in cui si doveva far scendere una pallina attraverso dei piani circolari senza colpire le parti scure di essi. Da quando avevamo presto posto, non aveva smesso un istante di giocare, isolandosi completamente da tutto ciò che la circondava.

Mi sistemai meglio sul mio sedile, alla mia sinistra vi era il finestrino dalla forma rettangolare, il cui vetro era più sporco che pulito, dal quale potevo vedere il paesaggio di Milano scorrere velocemente davanti ai miei occhi. Poggiai il capo vicino a quel lunotto sentendo l'adrenalina nata dall'ansia dell'esame lentamente lasciare il mio corpo rilassandomi, chiusi per pochi istanti gli occhi volendo lasciarmi cullare dal leggero moto oscillatorio del mezzo locomotore sulle rotaie e sorridendo udendo le continue lamentele e brontolii di mia figlia e delle risate di Youngjo.

Aprì gli occhi solo per sbloccare lo schermo del telefono, aprire l'app di instagram e aggiungere una nuova storia.

Inquadrai le due figure sedute nei sedili avanti al mio e scattai loro una foto; una foto meravigliosa che racchiudeva tutta la mia felicità: Ariel era leggermente piegata verso destra, le mani occupate dal telefono di Youngjo, un sorriso misto a una risata ad impreziosirle il viso di porcellana; Youngjo invece stava letteralmente facendo il solletico alla piccola al suo fianco, entrambe le sue mani erano intente a solleticare due punti distinti molto sensibili per lei, ovvero, il fianco e il retro del collo, un sorriso beffardo gli splendeva in viso.

@P.Sky_lar99
"La mia felicità in uno scatto❤❤
With: @KimRavn95

Aggiunsi quello scatto meraviglioso alla mia storia e mi accorsi che al corvino arrivò subito la notifica perché Ariel affermò innocentemente << Jojo la mamma ha messo una storia>> passandogli il telefono, abbandonando definitivamente il suo nuovo passatempo per concentrarsi su qualcosa di più rilassante, come guardare fuori dal finestrino intrecciando le sue manine sul grembo, vista la perfetta angolazione della luce decisi di improvvisare un servizio fotografico la cui unica modella era proprio lei.

Scattai una decina di foto in diverse angolazioni, una più bella dell'altra, anche se la mia preferita era l'ultima; Ariel era di profilo, lo sguardo assorto e impegnato a scrutare il mondo al di fuori di quella carrozza di metallo arrugginito e sfregiata dai murales, la luce del sole pomeridiano accarezzava i suoi lineamenti creando il perfetto gioco di luci e ombre, poi, come se avesse percepito solo in quel momento gli occhi di qualcuno puntati addosso, si voltò verso la fotocamera e in quel momento scattai, realizzando la foto più bella che avessi mai fatto.

Dieci minuti dopo arrivammo alla nostra fermata, indossammo i nostri giubbotti, presi per mano Ariel e scendemmo dal treno facendole fare un bel saltone.

Prendemmo la metro verde, io e Ariel trovammo dei posti vuoti mentre Youngjo rimase in piedi, nonostante abbia insistito a cedergli il mio posto.

<< Almeno reggiti>> gli dissi sapendo quanto non fosse semplice rimanere in equilibrio.

<< Sì, sì non preoccuparti>> fu ciò che mi disse con nonchalance, la mano destra nella tasca del giubbotto.

Secondo voi mi ha ascoltato?

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