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*bang* nel sentire quel rumore mi volto di scatto e vedo che uno dei miei ragazzi aveva sparato ad un' ostaggio , ferendolo e facendo saltare il piano.
"Ma sei deficiente!?"gli urlo contro, mentre mi avvicino all'uomo di mezz' età dai capelli leggermente grigi,una barba abbastanza folta, indossava uno smoking sulle tonalità del marrone e un classico cappello da ricconi, scusandomi,prendo un tovagliolo di stoffa e glielo stringo sulla ferita.
Quell'uomo non doveva essere ferito, non era nel piano, doveva essere un semplice furto durante un'asta....niente feriti,niente problemi, dovevamo prendere una semplice collana,beh semplice non proprio, è una bellissima collana di perle con al centro uno stupendo Rubino da 10.000€

Corro verso la teca che era nella stanza con tutti gli altri oggetti indosso un'altro paio di guanti sopra a quelli che ho già addosso per evitare di lasciare impronti, prendo la collana,la ripongo in un sacchetto di carta, chiamo gli altri e ci dirigiamo verso il tetto da cui ci caliamo,per poi entrare nel furgone.... tutto è stato più facile di quanto sembrasse,se non fosse per quel piccolo intoppo

"Se fai di nuovo qualcosa fuori dal piano sei licenziato, non dovevamo sparare nessuno,le pistole erano solo per far paura, non le dovevamo usare!"urlo a Jack mentre mi tolgo il passamontagna e mi sistemo i capelli un po' sudati
"Allora perché erano cariche!?"
"Per emergenza, non per sparare a un proprietario di vari golf club... sappi che se succede qualcosa di grave a quell'uomo sei sospeso"cerco di minacciarlo,ma se qualcosa di grave succede devo applicare delle conseguenze
"Mi spiace capo" mi sussurra Jack con la testa abbassata

"Fai bene a dispiacerti,ci rischio il posto anche io...a te può non fregatene un cazzo,ma io ho le mie sorelle da mantenere....ti ho offerto questo posto, anziché cercare di far saltare anche il mio, dovresti baciarmi i piedi,perché ti ho raccolto dalla strada e ti ho dato un letto!"gli urlo contro tenendolo per il collo della felpa,e gli tiro uno schiaffo

Volevo che lui comprendesse,ci tengo anche a lui,a tutti i miei ragazzi, sono stato io quel giorno, quando lui era per strada ,con dei vestiti sporchi ,che elemosinava per pagarsi qualcosa da mangiare ,a chiedergli se gli andava di lavorare per me...
non proprio per me,ma per il mio superiore... pochi giorni prima lui stesso si era lamentano con me che non abbiamo abbastanza uomini... pochi uomini,troppe missioni... onestamente a volte anche io ho pensato di abbandonare questo lavoro, per le mie quattro sorelle, che credono io lavori per una ditta che si occupa di consegne,in alcune missioni rischio tanto e non vorrei rischiare di lasciarle sole, però con questo lavoro guadagno abbastanza per mantenere noi cinque,cerco sempre di fare del mio meglio per non fargli mancare niente, persino quando non riesco a tornare a casa faccio di tutto per riuscire a spedirglieli ...e ormai il mio capo si fida di me, l'altra volta mi ha confessato che caso mai lo feriscono e lui arriva alla morte, vuole che io lo vendichi.
Una volta mi ha anche regalato una damigiana del suo vino,di solito lo fa pagare a tutti, anche ai suoi dipendenti,con soldi o ,altrimenti, con... sangue.
Poi ,anche se sembra un omone, perché è alto con delle spalle enormi, indossa sempre smoking fuma spesso e beve molto,per me è sempre stato il padre che non ho mai avuto,per il mio compleanno mi ha regalato una chitarra elettrica, non so come abbia saputo che ne desideravo una però quel regalo mi ha riempito di gioia,lui è anche molto bravo a leggere tra le righe,se c'è qualcosa che non va se ne accorge, capisce ciò che fare sin da subito...se ho bisogno di una spalla lui si avvicina, altrimenti mi lascia i miei spazi...

Dobbiamo scendere dal furgoncino per poi entrare nel furgone delle consegne ,e ciò mi sveglia dai miei pensieri, cambiamo sempre furgone, così se la polizia era riuscita a prendere la targa dell'altro non avevamo problemi, entriamo nel furgone ci cambiamo e il primo che finisce si mette al volante.
Questa volta è il turno di Olli, anche lui è come se fosse di famiglia...ci conosciamo da quando andavamo all' elementari,mi ricordo ancora la prima volta che ci siamo parlati, lui, un bambino dai capelli rossi, occhi scuri, un poco più alto di me e indossava l'uniforme scolastica, era seduto accanto a me mentre facevamo merenda ed entrambi collezionavamo queste piccole action figure di un vecchio cartone animato,quel giorno lui le aveva portate con se e avevo notato che lui aveva un doppione che a me mancava, così gli avevo chiesto di fare uno scambio, chi l'avrebbe immaginato....ora è la mia spalla,il mio braccio destro... più o meno come Steve e Bucky.

Poi con il passare degli anni non ci siamo divisi,una sola volta abbiamo litigato perché quando eravamo adolescenti lui ci aveva provato con mia sorella e io me la sono presa, sono un po' geloso delle mie sorelline...poi abbiamo risolto e ora lavoriamo insieme, non c'è una missione che faccio senza di lui

Torniamo alla base e io vado direttamente nell'ufficio del signor Stones per consegnarli la collana, l'ufficio era aperto ma momentaneamente lui non è qui così lascio la collana in un tovagliolo di stoffa sulla sua scrivania e mi siedo fuori aspettando il suo ritorno, prendo il cellulare , sono le 21:38, apro WhatsApp e vedo il classico messaggio giornaliero di Lottie
"Oggi è andato tutto bene,solo che Phoebe si è per sbaglio chiusa il dito nella porta,ha iniziato a gonfiarsi e l'abbiamo portata a fare un controllo...le hanno messo la stecca, ora ha tutto il dito fasciato"oh, no... piccola Phoe , rispondo con un: "poverina :(...state più attente"
Dopo venti minuti mi arriva una notifica
"Quando torni?" e ora che le rispondo,mi mancano,ma sto lavorando, non so nemmeno della prossima missione , non posso risponderle per l'ennesima volta con "poi ti faccio sapere meglio" provo con:"spero al più presto, non so la mia prossima spedizione quando mi terrà impegnato,per sfortuna questi pacchi non si consegnano da soli"

Sono le 23:14 e ,dopo aver passato quasi due ore con il cellulare in mano, vedo arrivare il signor Stones da infondo al corridoio e mi alzo di scatto "figliolo,sei qui da tanto?" dice appoggiando la sua mano sulla mia spalla "no,non molto... signore, ecco, è andato tutto liscio come l'olio" dico metre gli mostro la collana che precedentemente avevo messo in un piccolo sacchetto di carta "ahhh, non avevo dubbi...vieni in ufficio ,che ti do la tua parte, è ciò che ti spetta"mi indica il posto di fronte alla sua scrivania e io mi siedo,lui apre uno sportello nella sua scrivania e mettere l'impronta per poi cacciare dalla cassaforte 1.500€ e darmeli, ringrazio e allungo la mano per stringergliela "prima, però voglio chiederti una cortesia... lunedì ho una nuova inaugurazione, sarà il più grande dei miei ristoranti, voglio che tu ci sia,e stai tranquillo che l'abito da sera te lo procuro io,ci sarai vero?"annuisco e gli stringo la mano però lui mi tira in un abbraccio.
Mentre esco dall'ufficio mi volto e li chiedo "signore?Ma poi abbiamo altre missioni?Sa vorrei tornare dalla mia famiglia" lui alza lo sguardo e mi annuisce dicendo :"ragazzo mio, non preoccuparti, ti faccio uscire un po' di tempo per tornare da loro" e fa un occhiolino.

Esco e torno nella mia stanza, sono solo ne approfitto per videochiamare le mie sorelle, però purtroppo non rispondono, staranno già dormendo, loro si alzano presto....mi torna a mente che domattina ho un allenamento, così mi cambio e mi metto nel letto e osservando il soffitto prendo sonno

Il suono della sveglia mi costringe ad alzarmi,preparo i panni da indossare,mi dirigo in bagno e mi faccio una doccia,lascio l'acqua scorrere sul mio petto e le mie braccia ricoperte di tatuaggi, prendo lo shampoo e mi lavo i capelli, chiudo l'acqua e prendo l'asciugamano me lo lego in vita ed esco dalla doccia,poi torno in stanza ,e mi metto solo i boxer, ritorno in bagno e mi lavo i denti, mi finisco di vestire e mi asciugo i capelli.
Esco dalla stanza e mi reco al mio armadietto,indosso la mia fondina e ci metto la mia pistola, e vado verso la stanza degli allenamenti.Dopo mezz'oretta arriva un ragazzo e mi dice che il signor Stones mi vuole vedere alle 16 per la prova dell'abito.

Sono le 15:45 e io sono davanti all'ufficio ad aspettare il capo,dopo un po' esce e mi fa gesto di entrare,mi mostra l'abito e mi fa segno di permesso per andare nel suo bagno per indossarlo,noto anche che è un capo firmato, mi vedo allo specchio un po' insicuro su come mi sta sui fianchi ma fa niente ,esco per mostrarglielo indossato "ti sta a pennello, figliolo mio,sei un figurino!"

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 13, 2022 ⏰

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My dear agent|A Larry Stylinson's FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora