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Caro sconosciuto,
voglio iniziare questa lettera dicendoti che amo scrivere. Mi fa sentire bene, anche se sono consapevole di non essere una cima in italiano lo faccio lo stesso, perché è così che si fa quando qualcosa ci fa stare bene. La si fa e basta. Senza pensare alle conseguenze. Ci si butta, nella speranza che qualcosa attutisca la caduta anche solo parzialmente. Forse ti stai domandando perché ho scelto questo nome per il mio blog, beh diciamo che inizialmente non lo sapevo neanche io, l'avevo inventato così, senza un apparente motivo. Poi però parlando con una ragazza, di cui magari ti parlerò più avanti, sono riuscito a estrapolare il significato di questo nome e comprendere meglio me stesso. Comunque, senza sviare troppo. Ho dato questo nome perché sono un sognatore. Mi piace sognare. Sognare tutto ciò che si può. E mi rendo conto che è da pazzi. Quindi alla fine dei conti sono un po' pazzo, ma a me piace essere così e non ho intenzione di cambiare. In realtà questa non è la prima lettera. Ne ho scritte altre, sempre qui su questo blog, ma le ho eliminate tutte. Ora penserai che sono pazzo e hai ragione. Però per questa mia azione è ragionata. Ci ho riflettuto molto prima di compierla. Tutti noi aspettiamo sempre qualcosa che ci stravolga la vita, qualcosa che ci faccia cambiare il nostro modo di vivere e lo ammetto anche io la aspettavo, però non arrivava, continuavo ad aspettare fino a quando mi sono stancato di aspettare. Non sono un ragazzo molto paziente. Per questo ho deciso di cambiare modo di vivere e vedere le cose. Di cambiare prospettiva. Ora cerco sempre di guardare le cose da più punti di vista, e mettendomi nei panni delle persone per comprendere le loro emozioni anche se spesso è molto difficile essendo che siamo tutti diversi. Cosa che trovo fantastica, la diversità. Ma non la diversità intesa come orientamento sessuale o colore della pelle o queste cazzate che si sentono in giro. No, io intendo la diversità nel modo di pensare, di agire e di essere. Ci rende unici, e io adoro poter confrontare le mie idee con quelle degli altri, ma non in modo competitivo, semplicemente per avere una mentalità più aperta al nuovo. Quella cosa che tutti temiamo. Si perché chi non ha paura di cose nuove? Di un nuovo legame, di un nuovo oggetto perché no, di un nuovo modo di pensare, una nuova legge. Un po come la paura per il diverso ecco. Semplicemente ci spaventa ciò che non possiamo controllare da subito ecco. Comunque credo di essermi dilungato troppo, anche se non ho parlato di molte cose e persone, come la gita che ho fatto poco fa, come il fatto che ho iniziato a fumare, come Haron, come Elena. Ti parlerò di tutto ciò nella prossima lettera, non so dirti di preciso quando sarà, ma appena troverò la pace e la tranquillità per scriverla lo farò.
Grazie per avermi ascoltato. Con affetto, semplicemente io.
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