Desperately Departing || My Hero Academia

7. Fa La Sua Comparsa Dadzawa!!

"Eraserhead!!" Gli occhi di Izuku si spalancarono quando riconobbe uno dei suoi eroi preferiti. Eraserhead era un eroe che agiva in segreto e che quasi nessuno conosceva, ma Izuku ne era ossessionato perché combatteva quasi completamente senza quirk. Per non parlare del fatto che fosse così. Dannatamente. Figo!

La fronte dell'eroe si aggrottò per la confusione mentre continuava a guardare Izuku. "Um, sì..."

"Oh mio Dio! Sei davvero tu, sei davvero qui e stavi saltando sui tetti con me e mi hai visto-OH NO! Mi hai visto inciampare!" Izuku si sbatté le mani sulla faccia che ora stava arrossendo quando si rese conto di quanto tutto questo fosse imbarazzante.

Ben fatto Izuku, era ovvio che ti saresti reso ridicolo di fronte al tuo eroe preferito. Proprio come un inutile deku.

Probabilmente ora pensa che sei uno sfigato per aver sbagliato quel salto così facile. Diamine!

"Uhm, hey ragazzo-" Eraserhead si schiarì la voce e distolse lo sguardo. Probabilmente non riusciva sopportava di guardare un simile fallimento. "Stai bene? È stata una caduta abbastanza brutta."

Il viso di Izuku bruciò ancora di più per l'imbarazzo, "Oh. S-sì, sto bene. Mi dispiace che tu abbia dovuto... vedermi." Lentamente, Izuku si alzò in piedi e fissò il pavimento in modo da non dover vedere l'espressione delusa dell'eroe sul suo viso.

Ci fu una piccola risatina che fu rapidamente mascherata con un colpo di tosse, "Nah, è tutto a posto. Succede anche ai migliori. Ma, uh, cosa ci fai qui a correre sui tetti in questa parte della città? Non dovresti essere a casa a dormire a quest'ora?"

Ciò fece sì che Izuku alzasse lo sguardo e fissasse l'eroe che lo stava guardando con un sorrisino. L'occhiata durò solo un secondo prima che Izuku riportasse lo sguardo a terra e tornasse ad evitare il contatto visivo. "Um, sai, mi sto solo divertendo un po' e godendo il ​​panorama. E tu?"

Osò dare una sbirciatina all'espressione dell'eroe e la trovò indifferente, come se fosse in grado di vedere attraverso Izuku. "Sono un eroe, sarebbe il mio lavoro quello di pattugliare questi tetti."

"Giusto..." Stupido! Stupido-scemo-idiota "Beh, sarà ​​meglio che vada, è stato un piacere conoscerti Eraserhead!" Izuku emise una risatina nervosa e si voltò per scappare da questo disastro il più in fretta possibile. Sfortunatamente, si ritrovò invece avvolto in qualcosa che Eraser stava tenendo in mano e-OH MIO DIO! "Questa è la tua famosa arma di cattura che usi sia per intrappolare che per combattere i cattivi! Il tessuto non è duro come pensavo, ma immagino che per muoversi con questa fluidità deve essere almeno un po' leggera, ma allora come fa ad essere così forte e robusta-"

"Woah ragazzo, rallenta un attimo."

Izuku non si era nemmeno reso conto di star divagando e chiuse immediatamente la bocca. Se l'avesse fatto di fronte a Kacchan o a uno qualsiasi dei suoi compagni di classe, gli avrebbero urlato contro e poi lo avrebbero preso da parte dopo scuola per dargli una lezione.

E se avesse dato fastidio ad Eraser come a tutti gli altri? Probabilmente lo odiava già per averlo dovuto guardare mentre si rendeva ridicolo da solo e questa sarebbe stata solo la ciliegina sulla torta. Forse era per questo che lo aveva fermato, perché lo riteneva un peso troppo fastidioso per lasciarlo andare in giro liberamente e voleva arrestarlo o qualcosa del genere.

Izuku aveva voglia di piangere, e riusciva già a sentirne la familiare sensazione di bruciore in fondo alla sua gola, ma si rifiutò di piangere. Era stanco di piangere in generale, ma non avrebbe pianto come un bambino davanti al suo eroe preferito. Quindi, invece, la sua espressione si spense completamente.

Questo fece sì che la sciarpa intorno a lui si allentasse un po' mentre Eraser vacillava al cambiamento nel viso di Izuku. Gli occhi dell'eroe divennero preoccupati in un istante e fece un passo verso di lui. "Hey-hey, tutto a posto?" Izuku avrebbe voluto rispondere, ma sapeva che se l'avesse fatto, probabilmente si sarebbe messo a piangere. Anche se non rispondere non era molto meglio.