I tre giorni passarono in fretta e senza accorgermene arrivai a venerdì. A scuola venni accolta dal sorriso di Melania che mi chiese se avevo deciso di andare la sera stessa alla sua festa di compleanno e le dissi che sarei venuta volentieri. Passai tutta la ricreazione a parlare con le mie compagne ed era una sensazione mai provata prima ma mi piaceva e stavo bene con loro. Mi chiesero della libreria e parlammo di tutto e di più. Discutemmo di cosa ci saremmo messe alla festa e scherzammo sui nostri aspetti fisici, imparando a conoscerci un po' di più. Uscita da scuola mi sentivo una persona nuova e notai che Jack, Leonard e Alex, altri miei compagni di classe, mi salutarono sorridendo vicino al parcheggio. Entrai nella libreria dove trovai il signor Adams che leggeva i promessi sposi, malgrado lo avesse già letto innumerevoli volte, gli chiesi dove fosse Evan e lui mi sorrise maliziosamente e mi disse che era nella nuova stanza a pulire il piano forte. Bussai alla porta e lui mi accolse con un sorriso e mi diede un leggero bacio sulla guancia, non lo aveva mai fatto di spontanea volontà e il mio corpo si riscaldò piacevolmente. Lo aiutai a pulire il piano forte e scherzammo sulla sera passata insieme.-Cosa fai stasera rossa?-Chiese poi mentre si asciugava il sudore dalla fronte facendomi notare quanto fosse sexy in quei momenti.
-Ti sembrerà strano ma sono stata invitata alla festa di una mia compagna di classe-
-Allora non sei così emo come pensavo-
Presi il panno che avevo tra le mani e lo usai per tirarglielo addosso scherzosamente.
-Aia, scherzavo dai,- Disse ridendo- Sono invitati solo gli amici più stretti?-
-Non credo Melania è piena di amici di tutti i tipi non pensosia una cosa esclusiva-
-Posso accompagnarti?-Disse in tono imbarazzato
Ci pensai qualche secondo e poi esclamai -Perchè no, chiamo Melania e gli dico che porto un amico va bene?-
-Sì dille che porti un ... amico- Lo disse con un tono strano, lo guardai perplessa e poi risposi
- Ehm Okay allora vado a chiamarla-
Mi allontanai dalla stanza ma tornai poco dopo con il sorriso sul volto dicendogli che poteva venire.
Alle tre e mezzo tornai a casa, avevo chiesto al Signor Adams di andare via prima per studiare ma soprattutto per prepararmi e lui aveva acconsentito, Evan sarebbe venuto a prendermi alle sette e mezzo quindi avrei avuto tutto il tempo necessario per organizzarmi. Tornata a casa trovai mio fratello sdraiato sul divano con una cesta di patatine in mano e mamma sulla poltroncina che leggeva una rivista di moda.
-Sei tornata presto dalla biblioteca oggi- Disse Vincent svogliatamente
-E' una libreria idiota ma comunque sì sono tornata presto perchè ho da studiare e perchè stasera vado ad una festa-
A quel punto mia madre abbassò la rivista guardandomi con aria basita.
-Ad una festa?- Rispose Vincent alzando le sopracciglia
-Sì vado al sedicesimo di Melania di classe mia-
A quel punto lui si alzò dal divano -Melania, Melania Soyer?-
-Sì Melania Soyer-
-Ofi te l'ho mai detto che sei la ragazza che preferisco di più al mondo vero?-
-Non ci provare, non sei invitato Vi- Risposi ridendo
-Che rompi coglioni che sei Ofelia-
-Vincent! Lo sai che non voglio che usi quelle parole- Esclamò- Comunque tesoro sono fiera di te per esserti finalmente inserita nel gruppo di classe! A che ora parti?-
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La stagione dell'inchiostro
RomanceScozia, una piccola cittadina solitaria in mezzo alle campagne, una ragazza appassionata di libri e piuttosto particolare vive una vita monotona e privilegiata, tutto le sembra noioso ma l'arrivo di un ragazzo tanto simile quanto diverso le stravolg...