Capitolo 14 .Yes

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Una settimana esatta è passata e lei è ancora qui, non riesco a trovare un momento per parlare con lui, è come se tutti ciò che abbiamo creato sia sparito da un giorno all'altro, una grande amicizia divisa da una persona che nemmeno conosco e lui nemmeno se ne accorge.
Ian non si è fatto più vedere in Università, stiamo programmando come fare a farlo ingelosire e proprio oggi succederà una cosa che lo farà restare di stucco.
"Buongiorno, hai perso il tuo cagnolino da passeggio" dico chiudendo l'armadietto superando Nathaniel per aspettare Ian all'uscita.
Nate: "dovrebbe arrivare" dice sbattendo l'anta incazzato, "Eccola, insieme al tuo Amichetto" dice indicando verso l'entrata.
Li raggiungiamo in silenzio, è calato un silenzio tra noi, solitamente noi parlavamo cosi, anche senza parlare ci capivamo, ci esprimevamo e invece ora questo fastidioso silenzio non ha parole, non ha significato.
Ketty: "Amore"
Posa le labbra sulle sue, mi viene quasi da vomitare.
Ketty: "Stavo proprio dicendo a Ian che potevamo andare tutti e quattro un aperitivo"
Nate: "Non mi sembra il caso, avranno da fare" risponde velocemente.
Ian: "Noi siamo liberissimi vero piccola?" Domanda baciandomi le labbra.
Sento la testa di Nathaniel esplodere come una bomba dal nervoso, La sua ragazza non se ne accorge ma appena mi stacco dalle labbra del mio finto uomo vedo i suoi occhi infuocati come non mai.
"State insieme?" balbetta sconcertato.
Ian: "Si amico"
Io: "Perchè al posto dell'aperitivo non venite da me a cena? ordino il pesce! non accetto un no come risposta!!!"
Voglio giocare, voglio divertirmi, voglio fargli sputare il cuore dimostrando che ciò che prova per quella ragazza è solo una bugia.
Ketty: "Va benissimo" dice saltellando felicemente.
Salutiamo i ragazzi e ci dirigiamo a casa Mia, studio un po per l'esame di fine mese mentre Ian si fa una doccia lunga, è strano avere un uomo che gira per casa oltre a James.
Il tempo vola velocemente, senza che me ne accorgessi sono le 18 e devo chiamare per la cena, il citofono suona, corro a vedere chi è dallo spioncino, appena vedo quegli occhi marroni cosi belli mi spettino i capelli abbasso la spallina della maglia, chiamo Ian e apriamo la porta ridendo.
Nathaniel ci guarda male, vedere Ian con solo la salvietta intorno alla vita è uno spettacolo per me ma un incubo per il ragazzo che ho davanti.
Lo accolgo sorridente per poi chiudere la porta domandando "Ma Ketty?"
Nate: "Son venuto prima per parlarti, ci raggiunge dopo!"
Ian: "Vado a vestirmi" dice baciandomi ancora le labbra davanti a lui come se niente fosse.
Lo faccio accomodare in salotto, ormai conosce ogni angolo di casa mia, era anche sua in poche parole.
"Dobbiamo parlare!" Sento dire dalla sua voce calda.
Io:" certo"
Nate: "da quando conosci Ian non hai tempo per me...." Dice tristemente.
Io:"io?? Ma se sei tu che non fai altro che passare tempo con la tua ragazza e mi eviti.!"
Nate: "diciamo che ho fatto la mia stupida parte" ammette annuendo, "ma poi che cazzo fai?"
Io:"ma che hai oggi?"
Nate: " ti sei fatta scopare da Ian? Tu che sei sempre all'allerta su queste cose? Perché cazzo ci sei cascata? Ti può solo ferire, meriti di meglio uno come m....."
Io:"uno come?" Ripeto facendo un passo verso di lui.
Nate: "uno che ti ama davvero, uno simile ad un principe" si avvicina anche lui rendendo i nostri visi talmente vicini da potersi sfiorare da un momento all'altro.

If we cease to believe in love, why would we want to live?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora