CRONACHE DA UNA SCUOLA PSICOTICA DA UNO STATO TERRORISTA
5 febbraio 2022 SE FOSSE SOLO IL COVID
Qualche giorno fa, tornando da Cernusco sul Naviglio, da queste assurde ripetizioni in cui mi sono cacciato non so neanch'io perché, mi è apparso chiaro, come in una luce di una chiarezza limpidezza e sovrumana, la totale assurdità di questa società, il delirio, la follia.
Ma soprattutto, più che la psicosi del covid, mi è stato chiaro, evidente, con una lucidità così impressionante, - strano che non mi fosse successo prima-, che questa deriva totalitaria, fascista, masochista, grottesca del covid, era in qualche modo inscritta, incistata, in germe nella follia generalizzata dell'intera società, nel suo strutturale odio per la vita, per la libertà, per la vera salute.
Questo bambino ha il piano didattico personalizzato come discalculico, (un tipo di disturbi specifici di apprendimento), naturalmente senza esserlo, e fin qui nulla di nuovo. Ma sua madre mi ha raccontato che circa 14 bambini su 20 o 25, in quella classe, comunque un'ampia maggioranza, ha un piano didattico personalizzato con disturbo specifico di apprendimento, e addirittura, secondo la maestra ce n'erano anche altri, che però erano "sfuggiti", in qualche modo miracoloso, alla diagnosi.
Forse avevano solo dei genitori che non accettano queste pratiche idiote?
Sto povero bambino deve fare una caterva di compiti, e naturalmente per il lunedì, dovendo scontare la "colpevole pena" della domenica, è riempito ancor più di compiti.
È il meccanismo tipico della società che viene inculcato con la scuola fin da piccoli. Ti permetti la colpa di fare le vacanze estive?
Ti meriti i compiti delle vacanze!
Le vacanze di Natale? I compiti delle vacanze!
Pasqua? Carnevale? Compiti, compiti, compiti!
Per di più, da quando hanno tolto il maestro unico, ovviamente i maestri devono ingozzare i bambini di compiti, ognuno per la propria materia, perché più compiti gli danno, più sono importanti, che se non glieli dessero, se gli dicessero semplicemente andate a giocare fuori all'aria aperta, che maestri sarebbero? Del resto ormai di giocare non gli resteranno grandi possibilità, tra affezioni al cuore, divieti, maschere e distanze.
Tutto questo studio che gli serve solo a rovinare la testa e ad oscurare l'anima con una folla di nozioni inutili di cui non gli interessa niente.
Ma poi, persino quel razzista imbecille di Goddard (che non era il regista), quando lavorava a Ellis Island, e usava i test d'intelligenza a cazzo di cane per discriminare i migranti, si rendeva conto che se gli risultavano tutti idioti doveva esserci qualcosa che non andava, che non funzionava, anche solo per banali ragioni statistiche. Invece queste/i niente, continuano a etichettare tutti i bambini, a marchiarli, handicappizzarli, uno dopo l'altro, se non sai fare i conti subito sei discalculico, se non sai leggere subito sei dislessico, se non sai scrivere subito sei disgrafico, e già cominciano a tormentarli fin dalla prima elementare, quando non all'asilo, con la misurazione dei sorrisi e sguardi per accorgersi anzi tempo che non siano autistici, e poi, quando gli applicano la loro bella etichetta, il loro bel pdp, con la scusa dell'aiuto non gli insegnano più un cazzo dandogli subito la calcolatrice senza neppure
che imparino le tabelline, li esonerano dal leggere e dallo scrivere, ma contemporaneamente gli danno una caterva di compiti che poi comunque dovrebbero fare, che ovviamente faranno altri, non insegnandogli nulla perché hanno assodato che non possono apprenderlo.
Ma comunque le loro potenzialità, la loro gioia di vivere, passioni, fantasia, forza vitale, vengono annichilite, torturate, schiacciate, uccise in tanti anni di scuola, per arrivare a dei meri pezzi di carta che non servono a niente. Arrivano a 18 anni, l'età in cui la loro vitalità è massima, relegati dietro dei banchi e in delle aule puzzolenti e polverose... per avere dei titoli che non servono a un cazzo, che non dimostrano nulla se non (almeno) 13 anni di schiavitù e sottomissione, perché sappiamo bene che in ogni classe, su 20 che arrivano in quinta solo 2 o 3, bene che vada, ricordano veramente qualcosa, hanno appreso qualcosa di tutti gli anni precedenti. Gli altri e le altre cercheranno solo di raffazzonare qualche pagina per liberarsi di questo terribile spauracchio, l'esame di maturità, per evitare il quale i peggiori di loro, che si spacciano per ribelli, arrivano persino a strumentalizzare la morte di un ragazzo durante il tirocinio.
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Cronache da una scuola psicotica - Se fosse solo il covid
General Fictionriflessioni sulla società folle