Articoli al veleno

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Louis è nel suo covo in quel momento, insieme a Niall.

È seduto alla sua scrivania, un caffè lungo e amaro davanti a sé mentre guarda il suo computer con molta concentrazione.

Niall, invece di lavorare come dovrebbe, è seduto alla sua scrivania e fissa Louis.

-Perchè sei qui?- chiede all'improvviso.
Louis alza la testa, stupito dalla sua domanda inaspettata.
-Che intendi? Questa è casa mia!
-Si ma è strano vederti qui a quest'ora.
Louis alza un sopracciglio confuso.
-Strano?- chiede.
Niall annuisce.
-Sono le nove del mattino. Dovresti essere a lavoro già da un'ora.
Louis alza le spalle e torna a lavorare.
-Dovrei, è vero. Ma non prendo un giorno libero da molto tempo, come ben sai. Voglio solo rilassarmi per qualche ora, tutto qui, poi tornerò a lavoro. Non ho nemmeno un caso di cui occuparmi quindi non c'è fretta, me lo posso permettere.

In effetti ha ragione.
Molti dei migliori alla Centrale hanno la possibilità di prendersi un giorno libero senza avvisare, se non hanno casi di cui occuparsi e se raramente si prendono una pausa.
Louis rientra perfettamente in questa categoria perché non si prende un giorno libero da mesi e Niall sarebbe felice per lui se non lo conoscesse così bene.

C'è qualcosa di strano.
Louis non si prende mai giorni liberi e quando lo fa non è per riposarsi ma perché sta troppo male per andare a lavoro.

-Non me la conti giusta tu.- mormora Niall.
Louis sorride appena ma poi torna a lavoro.
Lo sguardo di Niall è sempre puntato su di lui però, come se scrutandolo in quel modo potesse trovare la soluzione alle sue domande.

Louis sbuffa e chiude il suo computer.

-E va bene! Vado a lavoro, capo schiavista che non sei altro!- e detto ciò prende la sua giacca ed esce, prima che Niall lo possa fermare per dirgli che non vuole che vada a lavoro per lavorare. Vuole solo che il suo amico gli dica cosa c'è che non va.

Ma Louis ormai è già fuori di li.

Non va subito a lavoro. No di certo!
Prima passa a fare la spesa per casa, torna a posarla nella sua cucina poi si dirige all'auto lavaggio per dare una sistemata alla sua autovettura e solo dopo va da Tony per un'altro caffè e si dirige a lavoro con calma.

Quando entra nel suo ufficio, lo fa con due ore di ritardo ed una certa circospezione.

Una cosa da sapere su Niall è che ha sempre ragione.

Se Louis ha fatto così tardi a lavoro, o meglio se Louis addirittura non voleva andare a lavoro, è per un motivo ben preciso. Quello che è accaduto la sera prima, o meglio appena poche ore prima, nella sua auto con Harry.
No, non ci deve nemmeno pensare più, vuole solo sparire, risucchiato dal pavimento su cui poggia i piedi.

Forse usare il termine risucchiare non è proprio il massimo in una situazione del genere.. no! Meglio sparire. Si, vuole sparire dalla faccia del pianeta.

Si guarda attorno per vedere il riccio dove sia.

Dio..

Spera solo che Harry non tiri fuori l'argomento o che non si comporti come fa di solito perché dopo quanto successo non deve accadere altro! Assolutamente no!

-Louis! Sei arrivato! Credevo non venissi più!- esclama la voce di Harry da chissà dove.

Nella stanza lui non c'è e Louis si guarda attorno confuso.

"Venissi più"...
Pessima scelta di parole, pensa tra sé.

Si volta ed Harry sta entrando dalla porta dell'ufficio.

Era a fare delle fotocopie.

Sembra allegro e spumeggiante come al solito ed il suo solito sguardo non è cambiato. Ma è cambiato quello di Louis che non solo ora pensa a lui peggio che mai ed in situazioni del tutto non appropriate ma sembra avere paura del riccio ancora di più.
Fa un passo indietro ma Harry sembra non farci nemmeno caso.

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