PICCOLO WARNING :
Praticamente all'interno di questo capitolo vi è una piccola parte esplicita che è consigliabile da leggere per chi ha un età adolescenziale e matura.
Sono incerto se ci saranno all'interno di futuri capitoli oppure no✨
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Si fece ormai mattina, con il bagliore della luce del sole che copriva i due ragazzi ancora addormentati.
"SVEGLIATEVI DORMIGLIONI!!" urlò Paimon come un gallo pronto a rovinare il sonno dei poveri guerrieri.
Childe si svegliò di colpo e vedendo ancora Aether addormentato sopra il suo petto, lanciò il suo cuscino verso la fata.
"Fai silenzio!!
Non vedi che sta ancora tormendo?" disse il ragazzo che si premurò di rimettere l'amico nella sua parte di letto.
"Paimon deve svegliare il viaggiatore!
Ci attendono al porto!" disse Paimon cercando di avvicinarsi ad Aether.
"Possono benissimo aspettare e non provare nemmeno ad avvicinarti a lui" disse prendendo il mantello della bambina, trascinandola in cucina.
"Piuttosto aiutami a preparare una colazione coi fiocchi per il nostro principe."
" Se è per rendere Aether al pieno delle energie.
Conta sull'aiuto di Paimon."
Così presero il libro da cucina e iniziarono con la prima ricetta.
Il processo sembrava più complicato di quanto pensassero, infatti Childe era negato a cucinare, fra lui e il biondo, era quest'ultimo a preparare il cibo per tutti i suoi compagni durante i viaggi si ricordò.
L'idea di cambiare il favore non lo aveva mai spaventato, fino ad oggi almeno, poi la creaturina continuava a mettersi in bocca tutto, oramai stava diventando talmente snervante che iniziarono a lanciarsi il cibo addosso.
Dopo qualche minuto entrarono nella stanza e litigarono nuovamente per chi dovesse svegliare Aether dolcemente.
"Paimon è amica del viaggiatore, quindi deve essere Paimon a svegliarlo!" urlò la ragazzina contro Childe.
"Scordatelo, tu sarai pure sua amica, ma io sono qualcosa di più" esclamò senza pensare, accorgendosi che stava arrossendo.
"Qualcosa di più?
In che senso??" si interrogò Paimon con la testa inclinata.
"Si lo vorrei sapere anche io" disse Aether seduto con le gambe incrociate.
Childe arrossì di colpo, da quanto tempo era sveglio?, cosa doveva rispondergli?, poteva trovare un modo per liberarsi da quella domanda scomoda?
Purtroppo alle sue risposte vi era una sola e unica opzione: ammettere i sentimenti che provava per lui.
Non poteva nasconderlo e mentirgli, non lo avrebbe più guardato in faccia.
Fece cenno di aprire bocca, ma Paimon intuendo la situazione si intromise.
"Guarda qui viaggiatore!
Abbiamo preparato questo per te" esclamò piena di gioia.
Il biondo notò la colazione a letto e l'espressione dei due amici, notò anche che erano ricoperti da vari pezzi di cibo di ogni genere, il ragazzo si mise a ridere dolcemente.
"Ehi non mangiarlo, sappiamo di aver preparato un disastro" disse Childe dispiaciuto con l'appoggio di Paimon.
Effettivamente la carne era totalmente cruda e l'uovo non era ben strapazzato, il succo di sunestia era pieno di grumi, praticamente imbevidibile.
Ma al biondo questo non interessò minimamente, si erano impegnati e attraverso quei piatti riusciva a sentire tutto il loro amore verso i suoi confronti, questo contava per lui.
"È stato tutto buonissimo!!" esclamò Aether spazzolando tutto quello che trovò.
Paimon e Childe non potevano credere a quello che avevano visto e ascoltato, si sentirono orgogliosi e di aver fatto un bel lavoro.
Però sapevano che Aether aveva mentito, e apprezzarono molto questo suo gesto.
"Awwww Aether!!!" entrambi esclamarono il suo nome abbracciandolo molto forte.
"Ragazzi di questo passo soffocherò" disse il biondo quasi senza fiato.
I due si allontanarono subito, ormai era tempo per partire verso Snezhaya.
"Dovresti metterti questo durante il viaggio" disse Childe porgendo un cappotto pesante al suo partner.
"Fa così freddo laggiù?" chiese ingenuamente il ragazzo accettando il cappotto.
Le due mani si sfiorano dolcemente e questo provocò una reazione di piacere ai due ragazzi.
"Non hai idea ahaha." concluse sorridendo affettuosamente al biondo.
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Dopo poco tempo, i tre avventurieri arrivarono al porto.
"Voi salite pure, io devo fare rapporto a due miei compagni che arriveranno presto." comandò Childe agli amici.
I due annuirono, così si incamminarono verso il mezzo.
Aether era molto entusiasta di cambiare aria per un po' e conoscere una nuova cultura, soprattutto, era contento di rivedere il dolce Teucer e non vedeva l'ora di conoscere i famosi Tonia e Anthon.
Prima che il biondo e l'amica potessero imbarcarsi, Childe prese il braccio dell'amico di scatto.
"Miraccomando non date troppo nell'occhio" disse con sguardo gelido, con un occhio di riguardo verso l'esuberante Paimon.
Poi avvicinandosi di più verso l'orecchio di Aether gli sussurrò qualcosa che fece spalancare gli occhi del biondo.
"Se dovessero farti del male potrei perdere il controllo" il caldo del suo respiro si fece sentire e Aether rimase immobile, per poi sorridergli e rispondergli a tono.
"Sai che non ho bisogno di una guardia del corpo.
Sono perfino più forte di un certo Araldo del Fatui".
Questo tono provocatorio a Childe piacque molto, non poté far altro che mettersi a ridere e andare ad aspettare i colleghi.
Una volta che tutti preparativi finirono e il ragazzo dai capelli rossi ritornò e salì sul veliero, potevano finalmente partire.
La brezza era piacevole, Paimon stava letteralmente correndo da tutte le parti per la gioia, come un cinghiale che stava scappando dal suo predatore.
Dall'altra parte in un angolo della nave vi era Aether seduto, che ammirava il mare di fronte a sé, con un enorme sorriso.
Il venticello era piacevole, la sua treccia dai lunghi capelli dorati stava sventolano come una bandiera, accompagnato dal cappotto che gli era stato donato dall'amico.
Childe non riusciva a staccargli gli occhi di dosso, a lui bastava vederlo felice, chiedeva solo quello e quando riusciva ad ottenere quel sorriso non poteva far altro che sorridere a sua volta.
Il ragazzo si avvicinò e, ovviamente, il biondo lo notò subito.
"A te piace il mare vero, Ajax?" chiese rivolgendo il suo sguardo verso di lui.
Childe si mise a ridere nuovamente, sapere che Aether ascoltava i lunghi monologhi che iniziava durante i loro viaggi lo riempiva di soddisfazione.
"Ajax?" in quel momento non riuscì nemmeno a rispondere alla domanda precedente, così sorpreso di aver sentito il suo vero nome pronunciato dall'amico.
"Mi sono detto che, una volta arrivati, io e Paimon dovremo abituarci a chiamarti con quel nome" disse ridendo per la nuova impresa.
Childe apprezzò tale sforzo, infondo i suoi fratellini lo conoscevano solo con il suo vero nome e non con quello datogli dai Fatui.
"Ripetilo.." disse avvolgendo Aether a sé da dietro.
Il biondo si sentì molto bene, come se quelle due braccia possenti potessero proteggerlo da tutto e tutti.
Appoggiando la nuca sul corpo del compagno a basse voce ripeté quel nome che avrebbe ripetuto per il resto della sua vita.
"Ajax".
Entrambi successivamente si misero a ridere fin quando Childe non si decise a rivelare quello che provava per il partner, ormai gli sembrava il momento più giusto.
"Senti Aether...... Ti devo confessare una cos-"
"PAIMON È INSEGUITA DA UN GABBIANO " esclamò la fatina scontrandosi infine contro i due ragazzi dalla troppa preda.
"Scacciate via quel lurido uccello!" aggiunse agitando le manine.
I due non seppero come muoversi, il perché era estremamente evidente.
Aether cadendo si trovò sopra Childe, quest'ultimo notò che il culo dell'amico era seduto sopra una parte che si sarebbe eretta subito se non lo avrebbe allontanato subito.
Il biondo non riusciva a muoversi, la tensione era alta.
"Paimon ha bisogno di te viaggiatore e subito" urlò nuovamente Paimon tirando il cappotto del ragazzo per toglierlo da quella situazione.
Meno male che quella fatina era con loro, chissà cosa sarebbe successo se non avesse preso Aethe.
Childe tutto rosso rimase per terra, coprendosi l'erezione oramai vistosa, non poteva mostrare di certo quella forma davanti ai due.
Aether nel mentre scacciò via quel gabbiano, per poi dirigersi verso la sua cabina, anche lui ebbe lo stesso problema dell'amico, solo che non capì pienamente la sensazione avuta.
Dopotutto, per un essere di un altro mondo, era difficile comprendere quei sentimenti.
La situazione dopo qualche minuto si calmò, anche Childe andò nella sua cabina, mentre Paimon stava giocando a fare la piratessa.
"Paimon adesso capisce meglio Kaeya" disse contenta provando a tirar fuori il viaggiatore dalla cabina.
Al biondo ascoltando quel nome vennero numerosi pensieri, infatti, era da un po' di tempo che non vedeva i suoi amici di Mondrast, dopo che si stabilì a Liyue per anni.
"Li dovrò trovare sicuramente dopo questa vacanza" pensò il ragazzo deciso.
Piano piano, grazie al fatto che i suoi pensieri lo stavano distraendo, l'eccitazione di Aether si ridusse, permettendogli di uscire dalla cabina senza far vedere nulla di troppo vistoso.
"Ajax non è ancora uscito?" chiese preoccupato a Paimon.
"No, e non ti dovrebbe interessare in questo momento!" rispose indicando con il suono sguardo la terra ferma.
Effettivamente il biondo si accorse del cambio di temperatura, il clima era più freddo e doveva ammettere che nonostante il cappotto si riusciva a sentire.
Nel frattempo, Paimon stava starnutendo una serie di volte senza preoccuparsene.
"Dovresti andare dentro alla mia cabina e cercare qualcosa che ti possa tenere caldo" disse preoccupato della salute della piccola.
Paimon annuì e fluttuo di corsa, nel stesso esatto momento Childe uscì dalla sua cabina.
"Ehi..." disse il biondo avvicinandosi all'amico.
Childe era ancora a disagio per quello che era successo prima, talmente tanto che non riusciva nemmeno a parlare.
"Sembri stanco.
Tutto bene?" chiese il ragazzo riflettendo sullo stato di Childe.
Quest'ultimo spalancò gli occhi e divenne rosso non sapendo come rispondere.
Aether non poteva accettare quell'atmosfera di disagio con il partner, in qualche modo gli stava lacerando il cuore, così andò dritto al punto.
"Senti per quello che è successo prima.."
"No tranquillo, mi dispiace che ci sentiamo entrambi a disagio adesso" disse frettolosamente agitando le mani.
"Mi sembra Paimon quando agita le mani" pensò divertito il biondo.
Quest'ultimo, però, capendo come si stava sentendo il partner lo abbracciò.
"Non fa niente" disse rassicurandolo.
Anche ad Aether non piaceva quella situazione di disagio, ma non poteva lasciare un suo amico in quello stato, visto che percepiva che l'altro si sentiva peggio.
Childe ricambiò l'abbraccio, si sentiva molto sollevato per quelle parole ricevute.
"Solo lui sa farmi sentire in questo modo" pensò tutto contento il ragazzo dai capelli rossi.
"Ok chiamiamo Paimon, ormai siamo arrivati!!" aggiunse all'amico pieno di energie.
Aether era stupefatto al cambio improvviso d'umore di Childe, magari quell'abbraccio lo aveva aiutato oppure era semplicemente contento di vedere i suoi fratelli dopo tanto tempo.
O magari entrambe le cose.
I tre scesero dal mezzo di trasporto e videro l'estesa regione ricoperta di neve.
Paimon ed Aether erano meravigliati dal paesaggio del posto, era una tale meraviglia che sembrava un luogo magico e puro, senza imperfezioni.
"Benvenuti a Snezn-"
"AJAXXX!!" esclamarono di colpo Teucer, Tonia e Anthon che li stavano aspettando nascosti dietro ad un masso per fargli una sorpresa.
Childe cadde per terra con i tre addosso a lui tutti contenti per il suo ritorno.
"Sono felice anch'io di vedervi ragazzi, ma non uccidetemi così presto" si poteva notare come il ragazzo era felice di vedere i suoi fratelli.
Iniziò a coccolarli così forte per vendicarsi.
"Signor bravo ragazzo ci sei anche tu!" esclamò Teucer tutto contento saltando addosso al biondo.
"Da quanto tempo Teucer" disse tutto contento prendendo in braccio il piccolo.
"Ci sei anche tu fataaa" notò tutto contento poco dopo.
"Io non sono una fata!
Paimon è l'unica e impavida Paimon!" esclamò mettendosi in posa come un eroe.
Tutti e tre i bambini si misero a ridere dalla goffaggine dell'essere.
"Ragazzi loro due sono Tonia e Anthon!
Avanti voi due salutate Aether e Paimon" incoraggiò Childe ai due fratelli.
"Piacere mi chiamo Tonia!" esclamò la bambina porgendo la mano.
"Piacere mio, io mi chiamo Aether e questa combina guai che vedi volare si chiama Paimon" si presentò il biondo con la stretta di mano.
"Ciao..." barbottò Anthon che si nascondeva dietro la sorella non sapendo come presentarsi.
Aether si limitò a strofinargli affettuosamente i capelli.
"Non essere in imbarazzo con noi ok?
Mi piacerebbe molto conoscerti" rassicurò il biondo al bambino.
"Eddai non fare il timido Anthon.
Il signor bravo ragazzo è veramente fantastico" incoraggiò il fratello mentre stava ancora in braccio a Aether coccolandolo.
Childe vedendo quella scena diventò geloso, in fin dei conti Teucer aveva quel trattamento di favore perché era ancora un bambino, ma comunque voleva essere lui quello che lo coccalava.
" Non costringere Anthon a fare qualcosa che ancora non si sente!
Ognuno ha i suoi tempi!! " esclamò Tonia difendendo il fratello con l'approvazione di Paimon.
Guardando l'armonia e la semplicità che vi era fra i fratelli e Aether, il bel ragazzo inziò a ridere sempre con più vivacità, attirando l'attenzione di tutti che non si spiegavano il perché di quella risata.
"Come puoi vedere sono dei tipi particolari" disse Childe con un grande sorriso sul volto.
"Adesso però andiamo a casa, non voglio che vi prendiate dei malanni" aggiunse premurosamente.
Mentre si incamminavano e Teucer raccontava le sue piccole avventure al viaggiatore ed alla fata,
Tonia e Anthon fermarono il fratello più grande per una domanda curiosa.
"Ma è il tuo ragazzo?" chiese Tonia con un sorrisetto malizioso.
"C-Cos... Ma cosa vai a pensare Tonia!?" esclamò iniziando a gesticolare come un pazzo.
Tonia scambiò un sorriso complice con Anthon e corsero verso gli altri.
Childe aveva intuito che i due avevano capito, alla fine lo conoscevano meglio di chiunque altro.
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Durante il viaggio Aether non fece che ammirare e raccogliere dei fiori di un color bianco Candido del luogo, con l'aiuto dei tre bambini.
"Grazie mille per l'aiuto" sorrise ai bambini che glieli diedero altri fiori.
"Figurati!
Siamo felici di aiutarti signor bravo ragazzo" disse Teucer alla ricerca di altre coccole da parte del biondo.
Si poteva facilmente notare che Teucer era quello più simile a Childe, alla costante ricerca di coccole.
"Direi di lasciar respirare il nostro signor bravo ragazzo, Teucer" disse Childe imbronciato.
"Paimon concorda" si aggregò alla causa.
Entrambi erano gelosi di tutte quelle attenzioni che Aether stava dedicando al piccolo, Tonia e Anthon si misero a ridere capendo la motivazione al volo.
"È solo un bambino" disse il biondo rimproverandoli.
"Parlano così perché sono gelosi" aggiunse Teucer facendo la linguaccia ai due rosiconi.
I due volevano letteralmente farlo fuori per la sua sfacciataggine, ma alla fine accettarono sbuffando solo per il loro amico.
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Una volta arrivati davanti alla casa dei quattro fratelli si poteva notare quanto potesse sembrare piccola da fuori, ma grande e accogliente dentro.
"Benvenuti a casa nostra!" esclamò Tonia dirigendosi verso la cucina per cercare qualcosa.
"Wow, è molto bella" si complimentò Aether.
"Lo so" dicendo con un sorriso beffardo verso il ragazzo.
"Paimon ha fame!" la fatina non voleva perdere tempo con argomenti inutili, il viaggio è stato lungo e il cammino.
E il cammino verso la casa lo era altrettanto.
"Penso che Tonia in questo momento sia andata in cucina a cercare qualcosa da poter sgranocchiare al volo" rispose Teucer indicando a Paimon la cucina.
"Allora dobbiamo aiutarla subito" aggiunse Paimon determinata a mangiare qualsiasi cosa.
"Si, ma prima devi farci volare!!" esclamarono insieme Teucer e Anthon intenti a salire in groppa a Paimon come se fosse un cavallo.
"LASCIATE IN PACE PAIMON" urlò la fata spaventata, che scappò, poi, verso la cucina.
Childe e Aether si limitarono a fissarli divertiti per poi parlare di cose più serie.
"Senti, per la notte potremmo dormire insieme ti va?" propose Childe per togliersi subito il peso di dosso.
Avevano già trascorso una notte insieme e non era stata una cosa poi così spiacevole, anzi, li faceva sentire sicuri, rilassati, disconnessi dalla realtà, solo loro due nello stesso letto, abbracciati.
"Si mi piacerebbe molto" rispose il biondo dando un piccolo pugnetto verso la spalla di Childe.
"Ma Paimon?" aggiunse subito dopo preoccupato di dove avrebbe dormito.
"Dormirà con i miei fratelli, sennò in cucina dove si potrà spazzolare qualsiasi cosa" disse togliendosi le scarpe di dosso.
"Fai come se fossi a casa tua" aggiunse dirigendosi verso il bagno.
Aether così si avviò verso la camera da letto, si tolse il cappotto e le scarpe a sua volta.
La giornata effettivamente fu estenuante e così si coricò nel letto, per sprofondare poi in lungo sonno.
Seppur in un ambiente nuovo, il biondo riuscì a sentirsi come a casa, il letto dell'amico era caldo e accogliente, e la quiete che vi era nella stanza era un qualcosa di unico, seppur l'echeggiare del casino che vi era in cucina.
Il leggero vento delle finestre semi-aperte sfiorava dolcemente il viso del ragazzo, si sentiva veramente bene.
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Passarono ore, finché non fu ora di cena.
Aether si sveglio lentamente sentendo con calore sulla guancia che lo stava toccando.
Era childe che con il suo pollice della mano sinistra stava accarezzando la guancia del biondo.
Lo stava guardando intensamente, vederlo dormire così serenemente lo spinse a condividere quella sensazione con lui.
"Ben svegliato mio principe" disse dando un bancio sulla fronte al ragazzo.
"Mhh...Che ore sono?" chiese Aether mezzo stordito.
"Non preoccuparti è ancora presto.
Ti ho svegliato per cenare" rassicurò Childe al ragazzo per poi aggiungere scherzosamente...
"Dovremmo fare in fretta.
I miei fratelli volevano svegliarti rumorosamente, ma essendo che non potevo permetterlo, ho chiesto a Paimon di fermarli, starà dando di matto"
Effettivamente il viaggiatore iniziò a sentire meglio le varie urla che provenivano dall'altra stanza, così per non farli aspettare oltre si alzò dal letto e con il partner uscirono dalla camera.
"Ecco qui il nostro signor bravo ragazzo" esclamò Childe come se stesse presentando una star.
I tre bambini, una volta tolta di mezzo una Paimon sfinita, andarono dal biondo ad abbracciarlo arrabbiati.
"Quei due non ci hanno permesso di svegliarti" disse Teucer con delle lacrime agli occhi.
Questo bambino si era veramente attaccato al viaggiatore, poiché avevano passato una bellissima avventura a Liyue, che fece diventare Teucer molto più affettuoso.
Oltre al fratello maggiore e ai due fratellini, non aveva mai ricevuto tante attenzioni e vivere quel momento con Aether e Paimon lo colmò di pura felicità.
Il biondo si chinò per terra verso i ragazzi per accarezzargli la nuca, per poi asciugare le lacrime di Teucer.
"La prossima volta verrete a svegliarmi voi, guardate che ci conto" disse porgendo il mignolo ai bambini, i tre ovviamente ricambiarono.
"Paimon si sente esclusa!" esclamò la fata pichiettando il compagno d'avventura.
"Anch'io!" aggiunse sbuffando Childe con le braccia incrociate.
Il biondo si mise a ridacchiare per le loro espressioni imbronciate.
Era bello venir essere desiderati dopotutto.
"Che ne dite se diamo un grosso abbraccio anche a queste due teste calde?" propose ai fratelli con grande approvazione.
Così si abbracciarono tutti, come se fosse un grande abbraccio di famiglia.
Ormai si, il biondo e la fata ne facevano parte, e di questo Childe ne era entusiasta.
Si misero poi a tavola, per mangiare le pietanze che aveva preparato Tonia insieme al fratello maggiore ed ad Anthon.
"Mhhhhh... È tutto buonissimo" esclamò il viaggiatore con una luce negli occhi, come se non avesse mai provato piatti del genere.
"Ne sono felice di questo!!" disse Tonia tutta contenta.
"Ehehe, abbiamo pensato di preparare pietanze tipiche del posto per rinnovarvi le papille gustative" aggiunse Childe soddisfatto.
Anthon si limitò a fare un grande sorriso al biondo come segno di gratitudine.
"Almeno noi tre abbiamo fatto qualcosa, a differenza di altre due certe persone" aggiunse Tonia con uno sguardo assassino rivolto a Teucer e Paimon che nel frattempo fischiettavano innocentemente.
La serata continuò con risate e prelibatezze, Aether non si sentì mai così a casa da moltissimo tempo, possiamo dire che gli serviva proprio venire a stare con Childe e la sua famiglia.
Ormai era tempo di andare a dormire, mentre i bambini mostravano la stanza a Paimon, Childe fece segno ad Aether di seguirlo nella stanza.
Finalmente aveva un po' di tempo per stare da solo con lui, la presenza dei fratelli era veramente impegnativa per fare qualcosa con il suo partner.
I due si misero sotto le coperte schiena contro schiena, ma qualcosa non andava.
"Possiamo dormire abbracciati?" propose Aether girandosi verso il compagno.
Gli mancava quel calore che lo avvolgeva fra le sue braccia di quella famosa sera passata all'hotel.
Childe si girò a sua volta iniziando ad abbracciarlo, anche lui stava aspettando di sentirlo fra le sue braccia, ma non osava invadere la sua privacy.
Così Aether ricambiò l'abbraccio stringendolo forte.
"Promettimi che saremo sempre uniti durante la sera" aggiunse il Fatui dando dei piccoli bacetti sulla nuca dell'amico.
Il biondo quasi non riusciva nemmeno ad ascoltarlo dal piacere che lo stava incantando in quel momento, ma senza pensarci e seguendo il cuore riuscì solo a dire due parole.
"Lo prometto".
E così si addormentarono nell'atmosfera soffice che li stava sovrastando.
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Era ormai mattina, si riusciva solo ad udire il fruscio del vento e alcuni uccellini che ciguettavano, l'atmosfera tranquilla ovviamente si rovinò.
"Sveglia, sveglia, sveglia" esclamaromo i tre bambini saltando addosso ai due ragazzi abbracciati.
Aether e Childe dovettero svegliarsi con tirate di capelli e piccoli schiaffi sul volto.
"Ma che diavoloooo" sbraitò infastidito Childe per il risveglio burrascoso.
Il viaggiatore invece si limitò a ridere coprendo di affetto i bambini euforici.
"Paimon e io abbiamo preparato la colazione!
Sbrigatevi prima che si mangi tutto, dobbiamo anche uscire!" disse Tonia prendendo per una mano il biondo verso il soggiorno.
"Uscire?" disse sorpreso.
"Ai miei fratelli piace giocare fuori con tutta quella neve che c'è fuori" rispose Childe trascinato invece da Teucer e Anthon.
Aether non aveva mai giocato sulle neve, si era vero che aveva già visitato un posto pieno di neve come Dragonspine, ma solo per compiere incarichi combattendo e per aiutare Albedo con i suoi esperimenti.
Nemmeno con Lumine ebbe mai l'occasione, seppur tutti i mondi che avevano visitato.
"Paimon vi stava aspettando" disse Paimon che quasi si sentiva svenire per lo sforzo di non aver mangiato niente.
"Adesso puoi mangiare!
Ci siamo tutti" rassicurò Tonia alla piccola amica
Fecero colazione frettolosamente per poi prepararsi ad una giornata piena di divertimento.
"Lascia che ti stringa bene la sciarpa" disse Childe affettuosamente al partner.
"Lascia che io stringa la tua allora" rispose sorridendo.
I fratelli e Paimon stavano sbirciando attraverso la porta semi-aperta, la scena era così carina che gli avrebbero dedicato un dipinto.
"Che cariniiii!!" sussurro di esaltazione Tonia.
"Mph, vorrei essere al posto di Ajax" sbuffò Teucer con l'approvazione della fatina.
Una volta che finirono di prepararsi, i bambini corsero via dalla porta verso quella principale facendo finta che nulla fosse successo.
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𝐶𝑜𝑚𝑝𝑙𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑟𝑖
RomanceMiei cari lettori e lettrici, non sapevo onestamente se pubblicare quest'opera, essendo uno scrittore dilettante✨ Questa storia è una fanfiction su Aether e Childe, di cui amo follemente la loro ship trovando anche sensata in termini di trama🐠 Ovvi...