3. Pic nic alla cascata!

117 6 2
                                    

Bruno pov.

Decisi di rimanere zitto e farmi trascinare, tanto avevo capito, che non mi avrebbero mai detto dove mi stavano portando e se mi ricordo bene, sia Julieta che Diana, sono due teste calde, due ribelli.
Quindi comunque non me lo avrebbero mai detto.
Così venni trascinato per dieci minuti buoni, quando tra un spinta e l'altra, vidi che Diana aveva in mano un grosso cesto da pic nic, quando aveva trovato il tempo di preparare tutto ciò non lo sapevo, ma finalmente arrivammo a destinazione e non potevo credere ai miei occhi.
Era un posto magnifico, uno che solo nelle fiabe si sogna.
Eravamo arrivati in mezzo ad un bosco, uno spiazzo per l'esattezza, dove c'era l'erba bassa ed una grande cascata, con l'acqua che si scagliava contro gli scogli, facendo rumore, ma era gradevole, poco dopo vidi mia sorella e Diana sedersi sul erba ed apparecchiar tavola.
Mi avevano portato a fare un pic nic, ed io non sapevo nulla di tutto ciò, mi avevano fatto una sorpresa.
Diana sapeva del mio dono, siamo amici da più o meno quando entrambi, avevamo undici anni e da piccoli si sa, non ci facevamo molto peso, anzi, da quel che mi ricordo, Diana, adorava farsi predire il futuro da me, mi paragonava ad un veggente e non mi faceva mai pesare la cosa, ma adesso siamo cresciuti, abbiamo entrambi una trentina d'anni e se la sua opinione su di me, fosse cambiata?
Mi scervelai non capendo neppure perché lo feci, ma la sua calda voce, mi sbloccò del tutto.

Diana <hey...Bruno...Bruno, ci sei?>,

Ritornai in me, cercando di rimuovere quei strani pensieri, che mi stavo facendo su di lei e risposi.

Bruno <si si, eccomi...Dimmi?>

Diana <hai fame?>

Ed ormai era mezzogiorno, cavoletti se avevo fame.

Diana <io e Julieta abbiamo preparato un po di Picada ed un po di Empanadas, ti va di assaggiarne una?>

E la vidi porgermi un Empanada.
E cavolo se mi andava, avevo una fame da urlo, così non mi feci attendere più di tanto e gli la presi dalla mano e me la misi in bocca, masticai e masticai e come c'era da aspettarsi da Julieta era veramente deliziosa.
Così poi tutti e tre iniziammo a mangiare.

Diana pov.

Stavo mangiando con le due persone a qui volevo più bene in assoluto, ma non solo a loro due, volevo bene anche a Pepa, ed ai suoi figli, ed a tutta la famiglia Madrigal in realtà.

Tra l'altro, avevo appena scoperto, da diciamo un ora da Pepa, che questo weekend ci sarebbe stata la cerimonia, per il dono di Camilo, ed ero emozionata alla sola idea di entrare in quella casa.

Diana <mi ha detto Pepa che sabato prossimo, ci sarà la cerimonia del piccolo Camilo!>,

Dissi decisa, perché bhe, volevo farmi invitare ad ogni costo in realtà.

Bruno <bhe...Se-se vuoi, puoi...>

Julietta <se vuoi puoi venire, sarà stupendo, tanto ci sarà tutto il paese>

Diana <grazie Julieta, verrò senz'altro>

E gli sorisi.

Al che, era fatta ma...All'improvviso mi suonò il telefono.

Diana <oh dios mio...>

Esternai con molta amarezza, non potevo crederci, era ancora lui.

Diana <e lui!>,

Gurdai Julieta, dicendoglielo.

Julieta <lui? Intendi...>,

La sentì è vidi rispondermi confusa.

Diana <si! Proprio lui>,

Risposi a Julieta sempre in tono amareggiato.

Così mi alzai per rispondere.

Heart || Encanto Story [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora