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È  suonata da poco la campanella di inizio intervallo ed è un sollievo dopo un'ora  particolarmente pesante in 3^E.

Jess e Deb scendono le scale per andare a farsi un giro e, chissà, magari incontrare Damiano che per Deb è  un chiodo fisso.

Camminano chiacchierando e ridendo leggere scendendo verso il piano terra in mezzo alla fiumana di ragazzi e ragazze che si affrettano ad arrivare per primi al bar o alla porta sul lato della palestra.

Si mescolano decine di colori di vestiti più  o  meno costosi. Persone che frequentano corsi diversi che parlano di voti, progetti per la serata, appuntamenti e partite di calcio .

Si sente profumo di caffè, di panini e focacce  riscaldate, e poco più  in là  dall'uscita  di sicurezza arriva l'odore di sigarette e qualcos'altro di più  forte.

Deb intravede Damiano che sta comprando una focaccia e sta pagando Linda, la proprietaria del bar.

《Oddio Jess! Guarda come è  bello oggi! Ha su quei jeans che adoro e gli fanno un sedere pazzesco!》dice Deb.

《Mmm.. sbaglio o lo dici ogni giorno? Ma tipo quattro o cinque volte al giorno?!》le fa notare Jess.

Guarda la sua amica e ammicca.

《Beh, non posso mica mentire. È vero!! E poi lo sai che quando lo vedo non capisco più niente. 》

Jess guarda Damiano e si chiede per la milionesima volta che cosa possa trovarci in lui. Ok è  un bel ragazzo, ma nemmeno  in modo esagerato ed è  così  sicuro di sé.  Troppo!

D'altronde si tratta della sua migliore amica quindi perché farsi domande! Deve piacere a lei. E poi.. cosa poteva capirne?

A sedici anni  non aveva ancora trovato quel ragazzo che le faceva girare la testa e, al contrario del novantanove per cento delle sue coetanee, non aveva dato nemmeno il primo bacio.

《Ehi guarda! Viene verso di noi!》le sussurra.

《Ciao Debora!》 Dice lui mentre le passa accanto.

《Ehm ciao!》 Riesce a rispondergli Deb prima che vada fuori a fumare.

Jess la conosce troppo  bene e sa che c'è  rimasta un po' male perché  non gli ha detto nulla più.

Allora cerca di tirarle su il morale e dice: 《Ehi! Vorrei quella focaccia salame e fontina che ci piace..che dici? Smezziamo?》

Lei sorride all'amica e risponde: 《Solo se ci mettiamo anche la maionese! E se facciamo veloci se no suona e dobbiamo tornare in classe! Che palle..speriamo che non interroghi quella stronza di tedesco. 》

Si affrettano a comprare la focaccia e mangiarne metà  ciascuna.

L'umore è  migliorato e decidono di iniziare a risalire le scale per ripassare il complicato  compito su Vienna che avevano da svolgere.

Mentre fanno i gradini incrociano due ragazzi e all'improvviso uno dei due fa all'altro:《Allora la vuoi conoscere o no?》

Jess alza lo sguardo curiosa cercando di capire a quale ragazza si stessero riferendo, ma si accorge che le uniche presenti sono solo loro due.

Allora alza lo sguardo sull'altro ragazzo che la sta guardando con la coda dell'occhio e lo sente dire: 《No. Non voglio. 》

Si sente confusa e vorrebbe parlarne con Deb ma ovviamente non si è  accorta di nulla, perché in fondo alle scale è  comparso Damiano.. mano nella mano con un'altra.

Vede la sua amica rimanere senza parole nè fiato. I suoi occhi castani diventano rossi e annebbiati dalle lacrime.

La prende per un braccio  prima che quel viscido le veda e la trascina su per gli ultimi gradini correndo veloci verso la toilette.

La fa sfogare nel bagno meno sporco che trova e a un certo punto le dice: 《 Ascoltami. Ora finisci di piangere e poi affrontiamo le ultime ore della giornata.  Stasera usciamo e andiamo al pub a divertirci, ok??》
《 Ok.》e finalmente sorride.

Ovviamente arrivate in classe in ritardo si beccano una strigliata dall'Arpia che prontamente le interroga.
                       
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13:30 finalmente la settimana di scuola è  finita.

Jess saluta Deb che va a prendere il pullman. Si incammina stanca verso l'altra uscita, dal lato della stazione.

Mentre pensa a cosa indossare quella sera si sente osservata e sente qualcuno dire ridacchiando: 《Eccola! È  lei?!》

Alza lo sguardo e vede di nuovo quei due ragazzi circondati da altri loro amici, probabilmente compagni di classe.

Decide di abbassare la testa e aumentare il passo facendo finta di nulla. Improvvisamente sembrano così interessanti tutte quelle buche nell'asfalto!

Appena esce dal cancello cerca l'auto di suo padre e, per una volta, la vede già parcheggiata a lato della strada.

Lo raggiunge sospirando.
Per fortuna oggi non è  in ritardo, pensa mentre sale a bordo e lo saluta con affetto.

《Ciao papà!》dice sorridendo  e dandogli un bacio.

《Ciao Jessica! Allora? È andata bene a scuola?》

《Sì tutto bene. Ho preso persino 7 in tedesco!》

《Wella! Brava!》

《Senti papà.. stasera mi puoi accompagnare da Debora? Volevamo uscire insieme!》chiede e lo guarda  un po' preoccupata.

《 Va bene》risponde.
Si immettono nel traffico  insieme a dei motorini per tornare a casa a mangiare  e all'improvviso sente uno sguardo su di sé.

Si gira di scatto e vede un motorino blu allontanarsi veloce.
Nessuno che conosce  ne ha uno di quel colore! Mentre svolta alla rotonda sente salire una strana agitazione.

Alza il volume della radio per allontanare quei pensieri  e si abbandona alla musica e al lento ritmo del traffico.

Non sa quanto bene imparerà a conoscere quella moto..o meglio il suo guidatore.

Ti amo fino a quiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora