Capitolo 23

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Sono passati 4 giorni da quando sono a casa di Anita quindi sono passati 2 giorni da quando quella merda mi ha messo le mani addosso , e ho fame.

Dovrebbe essere mattina ma ovviamente qua é sera quindi si va a fare colazione.

Mi vesto

(Ovviamente niente frusta e guanti e treccia)

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(Ovviamente niente frusta e guanti e treccia)

Con questo completo mi sento bellissima.

Vado in cucina e non c'è nessuno, meglio, ma all'improvviso vedo arrivare qualcuno, ebbene si purtroppo é Belgafor, giuro che se osa rivolgermi anche solo una parola gli do uno schiaffo.

Siamo abbastanza vicini, io non lo degno di uno sguardo e credo che lui faccia lo stesso, stiamo per prendere quello che vogliamo per colazione quando all'improvviso sento un rumore uguale e identico a quello di un coltello tascabile, mi giro verso Belgafor e vedo Asmodeus che gli punta codesta arma al collo mentre é attaccato alla sua schiena con la testa vicina a quella del bendato e gli dice con un accento psycho :

"*gli accarezza il sotto della mascella col coltello* Guarda guarda com'é ribelle il mio caro fratellino, *gli pressa la lama sul collo e lui sobbalza * sbaglio, o Lucifero ti aveva ordinato di starle lontano per volere della sua bambolina?" dice usando un tono più determinato sull'ultima frase.

Belgafor con le mani alzate dice:

" Non stavo facendo niente di male fratello, un uomo non é libero di sfamarsi? "

"Oh certo che lo é mio caro e dolce manipolatore , ma lo deve fare a una certa distanza, quindi siediti pure, ti servo io la colazione" gli toglie la lama dal collo e Belgafor va a sedersi

"Che cosa vuole il mio adorato fratello per colazione?" chiede il rosso

"... Vorrei dei waffle e una fetta di crostata ai mirtilli, grazie" Asmodeus segue la sua richiesta e gli porge il piatto

"Cosa vuoi cucciolotto?"

"Tranquillo faccio da sola"

Mi toglie delicatamente il piatto dalle mani e me lo richiede e io ci rinuncio e mi faccio servire e poi gli dico :

"Come siamo protettivi premurosi stamattina"

"*ghigna* Non é un indole sviluppata da stamani, semplicemente mi sono affezionato a te e come a una sorella, io andavo molto d'accordo con una delle tante che ho, e tu mi hai colmato in parte questo vuoto, se ti stai chiedendo come mi sono affezionato a te, devi ringraziare la tua leggera vena sadica"

"Mi stai dicendo che tu l'hai percepita!?"

"Ovvio"

"Quindi gli orologi erano tutta una scusa? "

"... Forse, é probabile come può non esserlo" dice gesticolando e sorridendo

"E infame" lui ride e io comincio a stuzzicarlo, ma alla fine vince lui e ci abbracciamo

La Divina Commedia (per noi) Sfortunata (per loro)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora