Punto di vista di Severus
È il nostro secondo giorno qui. Stiamo pranzando insieme al tavolo della cucina. Io ad un capotavola e lei all'altro. Un piatto di minestrone davanti noi. Ha mangiato pochissimo. Il suo cucchiaio mescola lentamente senza scopo. È depressa. Lo si nota dall'espressione, dalla postura, da tutto. È normale che non sia allegra, però deve mangiare.
"Granger mangia. Altrimenti si raffredda."
Mi guarda con espressione affranta. Annuisce.
"Ha ragione ... ma non ho molta fame. In realtà vorrei andare a letto."
Mi acciglio.
"Stare digiuna non risolverà nulla."
"Niente può risolvere ciò che ho dentro."
Dice con aria un po' arrabiata. Ho notato, che ha forti sbalzi d'umore. Passa dalla tristezza alla rabbia con facilità. Non so come comportarmi con lei. Cosa si dice ad una ragazza, che è stata stuprata?!
"Granger ... prima o poi starai meglio, non è vero ciò che dici."
Mi fissa in silenzio. Io non mi sono mai sentito a disagio sotto lo sguardo di qualcuno, ma per gli dei, stavolta sta succedendo. Si alza. Senza dire una parola lascia la cucina. Sento che sale le scale. Bene. Con bene intendo, dannazzione a tutto!
Cinque giorni dopo.
Sono seduto sotto un'albero vicino alla casa. All'ombra mi rinfrescherò. È metà settembre ma c'è molto caldo qui. È come se fosse piena estate. Ho fatto bene a disfarmi della rendigote. Adesso aprirò i primi tre bottoni della camicia e arrotolerò le maniche. Ecco fatto. Poggio il capo all'indietro sull'albero. Tento di rilassarmi. I miei pensieri vanno a lei. Questa maledetta afa, mi ha obbligato, a farle indossare pantalocini e canotte. Ha un corpo stupendo, e quando questo pensiero, invade la mia mente, mi odio. È stata violentata. Non dovrei notare quanto è bella. Faccio un sospiro stanco. La sua sofferenza non è diminuita. Le giornate poi, sono tutte uguali. Parla poco. Mangia poco. La mattina si alza tardi, saltando sempre la colazione. Quando scende al piano di sotto, si siede accanto alla finestra. Guarda fuori. Il pomeriggio fa la stessa cosa. Dopo cena, si richiude subito nella sua camera. Ho sentito il suo pianto tutte le sere. Avrei dovuto entrare e confortarla? Sì, ma non è nella mia natura essere gentile. Tuttavia mi stupisce, che sia riuscito ad esserlo almeno un po'. Non durerà. Mi conosco.
"Severus!"
Albus mi chiama dal camino!
Mi alzo e rientro subito."Albus. Eccomi! Hai novità?"
"Sì, e non sono buone notizie. Ma mi hai chiesto di tenerti aggiornato, quindi ti dirò ogni cosa. I mangiamorte hanno attaccato tre case, appartenenti a membri dell'ordine della fenice. Ci sono stati due morti."
Dannazione. Sento un grande senso di impotenza. Non posso fare più niente per la causa.
"Se avessi continuato il mio lavoro di spia, avrei potuto avvisarvi. Non ci sarebbe stato alcun morto. Ma le cose sono diverse ormai."
"Niente sensi di colpa Severus. Non hai avuto scelta, lo sai. Ma Hermione come sta? Parlami di lei."
"Sto bene grazie."
Mi volto di scatto. Granger è sull'ultimo gradino della scala. Il suo sguardo è molto freddo.
"Ho sentito tutto. Lei, professor Piton, non doveva salvarmi. Era giusto lasciarmi lì. Ora invece, tanta gente soffrirà o addirittura morirà, per il suo grave errore. Non capisco come ha potuto essere così stupido."
Che cosa? No. È insopportabile ciò che ha detto!
"Albus lasciaci soli."
Dico mantenendo a stento la calma.
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Rinascere [Snamione]
FanficSeverus salva Hermione dalla morte, ma il prezzo che paga è alto. *Questa storia è liberamente tratta dal mondo di Harry Potter di J.k Rowling.