Parte 3

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Ed eccola lì, ad iniziare la sua nuova avventura, la sua nuova vita. Guardò la scuola con attenzione, ogni cosa le sembrava estranea a ciò che aveva sempre visto, di solito aveva paura dei cambiamenti eppure stavolta aveva voglia di cambiare. La normalità ormai la annoiava: aveva bisogno di scoprire se stessa e in Canada avrebbe potuto farlo. Aveva avuto tutti i problemi di una normale adolescenti, cottarelle, amicizie, il voler stare contemporaneamente con la famiglia, da sola, con gli amici, dover fare i compiti che ogni giorno la assillavano, ma voler anche del tempo libero. Ma soprattutto, solo 24 ore al giorno per fare tutto ciò. Continuò ad osservare i dettagli della sua nuova scuola, era molto colorata e le sembrava quasi una scuola elementare, ma questo le piaceva. Un po' di allegria a scuola e non più le solite porte in acciaio e pareti completamente bianche. Andò a vedere anche il bagno: puzzava di fumo e rimase stupita da quanta puzza c'era al suo interno. Incontrò dei ragazzi che capì du aver sbagliato bagno. "Sono qui dentro da 10 minuti e ho già fatto una figura du merda" pensò impanicata di aver fatto una brutta impressione. In realtà nonostante i ragazzi non la conoscessero erano stati molto gentili con lei. Si recò verso il suo armadietto, tutti gli altri erano decorati, ma il suo non ancora perciò decise che una volta terminate le lezioni sarebbe andata a comprare decorazioni e stampare foto da appenderci. Così avrebbe conosciuto un po' anche la città.
Aveva dovuto scegliere i corsi da frequentare ancora prima di conoscere la scuola. Decise di dedicare molto tempo a scienze, era una materia che la affascinava e che studiava molto volentieri. Si era sempre sentita a disagio poiché, a differenza della maggior parte dei suoi coetanei, le piaceva studiare: amava l'idea di avere una cultura e riuscire a comprendere qualsiasi tipo di conversazione. Mentre si dirigeva verso la stanza del suo primo corso della mattinata si accorse di essere tornata all'ingresso e di conseguenza di essersi persa.
Incontrò una ragazza che notò l'area confusa di Elena e quindi decise di aiutarla. "Ei, ti sei persa?" "Ei, si, speravo non si notasse" le rispose lei con il suo inglese ancora non troppo corretto e mentre arrossiva leggermente. Aveva viaggiato molto, ma poche volte le era capitato di avere una vera e propria conversazione in una lingua che non era la sua. "Che lezione cerchi?" le chiese gentilmente la ragazza e lei le rispose che doveva iniziare teatro. Scoprirono che entrambe avevano lo stesso corso.
A Elena sembrava una ragazza molto particolare: aveva i capelli rosa, scarpe altissime ed era truccata molto. Le sembrava simpatica. "Ah non mi sono ancora presentata" disse quella che era ancora solamente una sconosciuta. "Piacere, sono Madeline, ma puoi tranquillamente chiamarmi Maddy" continuo. "Io invece sono Elena" rispose lei.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 18, 2022 ⏰

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