Erano verso le 7 di sera quando Robert recuperò Federico dalla passeggiata con gli amici.Si trovavano in macchina.Non volava neanche una mosca.Si poteva sentire solo il rumore delle ruote che viaggiavano sull'asfalto con un suono regolare e rilassante,e alcune voci che passando per i marciapiedi si potevano sentire solo 2 parole di quell'immenso discorso che potevano continuare o iniziare.Il loro viaggio era accompagnato da una sfera rosso fuoco che con i suoi raggi riscaldava ed illuminava tutta la Terra,o meglio,solo una metà. Era il sole,che in quel momento stava baciando i volti dei due viaggiatori,dandogli la buona notte,e facendogli godere di quei tramonti unici che si possono vedere tutti i giorni,ma raramente si apprezzano del tutto,dandoli sempre troppo scontati.
Passarono un paio di minuti fin quando quella strada fluida non si trasformò in vere montagne russe.Si trovavano davanti al cancello del manicomio.
Federico una volta entrato,nella strada per tornare al suo alloggio incontrò Alessandro.
Al:"oi Fede,dove eri andato??che era successo?come mai così tardi?"
Neanche il momento di arrivare che l'amico lo iniziò a tartassare di domande
F:"primo,calmati,secondo ,era al centro con dei miei amici"
A:"aaaaaaaaa,ok ,ti va se un giorno di questi me li presenti??"
F:"e va bene"
Girò gli occhi per poi continuare
F:"Adesso però fammi andare che sennò Robert mi ammazza se non vede che sto al posto mio"
Diede una pacca sulla spalla ad Alessandro per poi recarsi nel dormitorio.
La porta si aprì lentamente facendo vedere le quattro mura che si trovavano dietro di essa.
Era stanco morto era la prima volta che usciva con degli amici,e tutte quelle emozioni che aveva provato in una volta sola lo fecero cadere a peso morto sul letto.
Si buttò sfinito quando nella caduta sentì un qualcosa che fermò lo scendere del letto a causa del lancio di Federico.
Quest'ultimo senza esitare si alzò e si inginocchiò davanti alla parte bassa del letto,per poi sporgere la testa ancora più in basso,e,con sguardo curioso,cercare cosa creò quella fermata nell'immenso accumolo di buio e polvere che aveva davanti.
Dopo un paio di minuti di sgurdi attenti e mani che vagavano alla cieca in quel territoriò troccò con due dita un qualcosa di quadrato.
Si allungò ancora di più e lentamente portò la scatola verso di se.Era una scatola di un marrone chiaro con sopra un pezzo di scotch che chiudeva le 4 alette saldamente per non far vedere cosa ci fosse all'interno.Essa era inpolverata,tanto che fece partire un piccolo accenno di starnuto a Federico.
Quest'ultimo con quelle poche unghie che aveva tolse lo scotch e aprì delicatamente le alette con uno sguardo incuriosito,un pò come quello dei bambini che viaggiano ancora sul passeggino,con occhi aperti e attenti per scoprire meglio cosa hanno di fronte.
Aperta la scatola un fiume di polistirolo invase gli occhi di Federico.Iniziò a frugare dentro di essa,ma dopo un paio di minuti senza risultati,capovolse la scatola lasciando cadere il contenuto.
Tra questo,c'era una piccola biglia di un colore viola con sfumature di bianco e nero che stava rotolando via.Federico si alzò e con un paio di passi la raggiunse prendendola sulle mani e osservandola attentamente.F:"è semplicemente uma stupida biglia"
Esclamò facendo un cenno con le spalle,e con sguardò indifferente la lanciò per terra.
Essa non si ruppe...ma bensì si illuminò.Si illuminò di un color violaceo.E a misura di Federico venne fuori una specie di "schermo".Il ragazzo si girò con cautela,e con occhi increduli si avvicinò alla strana schermata.Era solamente luce,luce colorata,che poteva andare dal nero al bianco ,dal verde al giallo,dal rosa all'azzurro. Una luce interattiva,che in quel momento faceva vedere solo un tasto "seleziona vita".
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"La mia unica cura" strecico❤️💜
Aktuelle LiteraturUn ragazzo di nome Federico all'età di soli 8 anni viene mandato in un manicomio, nel suo percorso incontrerà un ragazzo di nome Nicola... Ma non vi voglio dire troppo leggete la storia per sapere 😀 ⚠️ATTENZIONE⚠️ Questa storia è ambientata in un m...