𝐗𝐂𝐈𝐕

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Forse Esme e Draco sono molto più in ansia di Scorpius, lui è emozionato più che altro.
Il piccolo non vede l'ora di iniziare quella nuova avventura e magari divertirsi, mentre i genitori si stanno facendo fin troppi problemi, soprattutto la madre.
Non si direbbe, ma Esme è veramente-esageratamente-insopportabilmente apprensiva con suo figlio, soprattutto nell'ultimo periodo visto che deve iniziare la scuola elementare.
Lo vede troppo cresciuto, spera di non sbagliare ad educarlo e vuole che sia un bambino bravissimo e ben educato.
Non lo fa per cattiveria, lei è veramente una mamma dolcissima, ma vedere il suo fagiolino crescere così velocemente le mette ansia.

«Mi raccomando amore di mamma, stai attento a mensa quando mangi l'uva, puoi affogarti se non mastichi bene!» esclama mentre gli sistema il suo zainetto.
Draco, invece, gli sta sistemando i capelli con cura, ma il figlio sbuffa e ancora sbuffa.
Per fortuna ha avuto modo di indossare la sua maglia con il t-rex, ma per il resto non sta sopportando molto entrambi questa mattina.
Lo sa bene che deve masticare con cura, e soprattutto è la ventesima volta che quel cretino gli passa il pettine per i biondi capelli. Quasi gli viene voglia di scompigliarseli tutti!
«Basta, basta» mugola allontanando con una manina il padre «E poi lo so che devo stare attento con l'uva»
«Oh, io lo so che sei un bravo ometto, ma mamma si preoccupa» si avvicina al figlioletto e sospira, accarezza una sua guancia e poi gli bacia la fronte «Mamma ti ama tantissimo»
Questa frase lo fa sorridere, sa bene quanto ci tiene a lui, anche se ogni tanto risulta noiosa lui l'adora.

Più cresce, più Scorpius fa le sue esperienze, e più Esme ha il terrore che possa vivere momenti spiacevoli. Forse sta un po' proiettando su di lui ciò che è accaduto a lei e i suoi amici, a quelle battaglie contro Voldemort e tutte le peripezie che si sono susseguite fin dalla tenera età. Dovrebbe calmarsi e comprendere che deve solo andare ad una semplice scuola elementare per babbani.
Non c'è bisogno di fare allarmismi, ecco.

«Mi raccomando, comportati bene e sii sempre educato! Noi Malfoy siamo sempre degli ottimi studenti» lo incita il padre, con un grande sorriso, ma forse mette un po' troppe aspettative su quel figlio «Nessun Malfoy è stato un pessimo alunno! E poi tu sei anche uno Smith, insomma sarai sicuramente il più bravo della classe... che dico, della scuola intera!»
Però il piccolo sorride a queste parole, si sente fiero di come lo considerano speciale e anche se teme di poter non essere il più bravo di tutti, è ugualmente felice di avere una famiglia che lo considera così tanto.
Una madre super affettuosa e un padre che non gli fa mancare nulla, una famiglia perfetta – forse troppo.

Si incamminano tutti e tre verso la scuola elementare, per questo giorno devono esserci entrambi e non hanno nemmeno tempo di pensare ad eventuali problemi di coppia, adesso devono solo concentrarsi sul figlio.
Esme lo guarda con un sorriso dolcissimo, gli occhi luminosi, vede questo bellissimo ometto camminare verso la crescita e ciò la emoziona.
Draco è fiero, completamente fiero del bambino stupendo che è, si sente la persona più fortunata del mondo ad avere un figlio del genere.

«Buona giornata, amore di mamma» si piega verso Scorpius la donna e accarezza le sue guance sorridendogli «Ti verrà a prendere papà, ma non vedo già l'ora di sapere tutto di oggi»
Un bacio sulla sua fronte e il figlio annuisce contento, poi saluta anche il padre con un abbraccio ed è momento di andare.
I due adulti lo vedono correre via e il loro cuore è colmo di gioia, lo vedono giungere verso il primo passo per il mondo dei grandi.
Il loro piccolo bambino in fasce adesso ha sei anni ed è pronto per conoscere sempre di più il mondo esterno.

«Non è meraviglioso?» domanda piano Esme, con un sospiro e una mano posata sul petto.
«Penso che sia la cosa più bella che abbiamo fatto...»
«L'unica e la migliore»
Si guardano per un istante e sorridono brevemente, non nei loro confronti ma con il figlio nei loro pensieri.
Avranno fatto tanti sbagli nella loro vita, ma il bambino non è tra quelli.

PUREBLOOD || She deserves betterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora