Perdonami

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In un futuro molto lontano, il mondo non sarà più come il nostro, non esisteranno grandi città o porti commerciali, ne parchi divertimenti o attrazioni turistiche. Tutto sarà racchiuso in tre possenti mura, erette per proteggere gli ultimi umani sulla terra, da un nemico per noi impensabile, i giganti.
Levi é un uomo di 35 anni, ufficiale della legione esplorativa; alto un metro e sessanta, con capelli corvini e corti, i suoi occhi sottili contengono una perla grigia che li rende vuoti.
La sua struttura, si potrebbe pensare come fragile vista la statura, ma in verità é tutt'altro che fragile ed é definito come il più forte dell'umanità, osservandolo si notano i fasci muscolari molto sviluppati e ben proporzionati.

Sono le 19:00 e l'uomo cammina per le strade del distretto di Stohess, per raggiungere l'alloggio di una sua recluta, Eren jeager.
Il ragazzo che il caporale sta cercando é alto e magro, con un accenno di muscoli in via di sviluppo, i capelli sono corti e color ebano; i suoi occhi verde smeraldo scuotono l'animo dell'insensibile levi, ed é una di quelle cose che ha fatto perdere la testa al freddo e distaccato caporale; é poco più che diciassettenne, ma questo non importa a nessuno dei due, anzi rende più eccitante consumare la loro relazione proibita.
Cosa ci sia fra di loro é difficile descriverlo, il giorno davanti ai compagni portano una maschera di totale indifferenza, se non per alcuni errori da parte del ragazzino che arrossisce sotto il suo sguardo. Mentre la notte tutto cambia e fra i due non ci sono più che qualche centimetro di distanza, i loro corpi si cercano e nessuno li potrà dividere.
Levi svolta l'ultimo angolo prima di ritrovarsi a bussare alla porta del ragazzo.
"Eren apri!" Ordina l'uomo.
"Ca..caporale, che ci fa qui?" Chiede in forte imbarazzo Eren, che apre la porta con solo un asciugamano attorno alla vita.
"Spostati!" Dice levi mentre spinge il giovane in malo modo.
"Sono venuto a trovarti, che domande.." Ghigna il caporale con un sorriso malizioso diretto al giovane.
"M..ma non dovevo venire io?" Chiede imbarazzato.
In pochi secondi, l'uomo che si era comodamente seduto sul divano, si alza e afferra Eren da dietro.
"Non potevo più aspettare" sussurra il caporale nel sensibile orecchio del giovane.
Con un guizzo rapido dei suoi muscoli, afferra Eren e lo porta in camera da letto mentre questo comincia a baciarlo e a leccarlo dolcemente, come se avesse paura di finirlo troppo in fretta.
Arrivati davanti al letto levi lo lascia ricadere dolcemente e si dirige a prendere il lubrificante scordato in soggiorno.
Eren approfittando dell'assenza di levi si toglie l'asciugamano e si ferma un attimo a pensare se quello che lui e il suo caporale facevano, si poteva chiamare amore. Non sa se levi lo ama, ma é certo che i suoi sentimenti per lui vanno oltre il sesso, o almeno é quello che spera, questa sera gli parlerà, non vuole più tenersi dentro ciò che prova, non vuole essere considerato un oggetto con cui sfogarsi.
Appena sente i passi del suo amante si mette in una posizione molto sensuale in modo di attirare ancora di più le attenzioni del moro.
"Moccioso...non riesci proprio ad aspettare" dice l'uomo togliendosi i vestiti.
Il ragazzino sotto la vista del corpo nudo di levi arrossisce, non riesce mai a resistere, quando lo guarda sente un fuoco divampare dentro di se, vorrebbe sovrastarlo e farlo suo, ma sa benissimo che é, e rimarrà una sua fantasia.
Le mani esperte dell'uomo cominciamo ad ispezionare il corpo del ragazzo, mentre con la bocca lascia dei baci casti su quella del giovane, il quale con le mani lo afferra e lo costringe a baciarlo con più passione.
Le due lingue vorticano fra loro accarezzandosi e succhiandosi a vicenda, mentre una mano del giovane si sposta nei capelli corvini dell'amante.
Eren emette dei gemiti che fanno felice il caporale.
Dopo aver abbandonato la sua bocca il caporale si dirige sui turgidi capezzoli del moretto, li morde, li lecca e ci gioca mentre sente le scariche di brividi che assalgono il corpo del giovane.
"Le..levi" dice ansimante Eren.
"Che c'è " risponde sprezzante il moro.
"Sme..smettila di stuzzicarmi..ahh" esclama insieme a dei forti gemiti.
"Come vuoi" disse il caporale.
L'uomo prendo il lubrificante e lo cosparge sulla sua mano, senza aspettare infila tre dita nell'antro del giovane provocando un'urlo rauco pieno di dolore.
"Bastardo!" Esclama in lacrime Eren.
"Prova a ripeterlo moccioso!" Urla il caporale, aprendo le tre dita e andando a stimolargli la prostata.
Eren porta il capo all'indietro gemendo di piacere.
Dopo alcuni minuti il ragazzo si era abituato alla presenza delle tre dita dentro di se, così chiese di più.
"L-levi, ti v-voglio dentro di me" dice fra un gemito e l'altro.
Istintivamente il giovane apre le gambe per accogliere meglio il moro, che accetta questa offerta e si fa strada con il suo membro dentro Eren.
"Mhmh ahh" geme eren.
I due si cercano con le mani, esse si intrecciano per dare forza ad entrambi, per Eren fu un gesto insolito da parte del caporale.
Levi regolarizza le sue spinte con il respiro del giovane e con la mano libera gli prende in mano il membro eretto, pompandolo a ritmo delle sue spinte.
Il ragazzo con la mano libera afferra la testa del compagno avvicinandolo a se, guadagnandone qualche goffo bacio dovuto alla posizione dei due.
Dopo alcune spinte il caporale viene insieme ad Eren, provocandogli degli spasmi irregolari.
Levi si accascia accanto ad Eren che con un braccio lo attira  sul suo petto.
Sono  entrambi coscienti e così Eren ne approfitta per parlargli.
"Levi" lo chiama Eren.
"Dimmi" risponde levi con una faccia dannatamente sexy.
"I-io devo chiederti una cosa importante" dice con le guance rosse per l'imbarazzo.
"Cosa sono io per te?" Lo aveva fatto, Eren era riuscito a fare questa domanda.
"Cosa é lui per me? Non ci ho mai veramente pensato, un giocattolo, qualcosa si cui sfogarmi nelle giornate di stress? Non lo so, ma io ci tengo a lui, lo voglio accanto a me e odio quando tutti lo guardano con occhi libidinosi, li schiaccerei tutti a terra, ma anche se questa sarà probabilmente l'ultima volta che ci vediamo, non posso dirgli ciò che provo, non é da me." Pensa levi.
"Un moccioso" questa è l'unica risposta che riesce a dargli.
Eren si sente violato, lui si concede sempre al caporale e come risposta a questa domanda, se ne esce con il suo solito insulto. Il ragazzo ha deciso, era ora di ribellarsi a quello sfruttamento.
"Bene, allora vattene!" Urla Eren.
"Cosa?" dice l'uomo sorpreso dalla voce seria del ragazzo.
"Vattene via da qui, e scordati di me! Mi fai schifo!" Ribatte Eren.
L'uomo senza fare storie si alza e  si veste, aveva bisogno di un bagno ma decide di farlo nel proprio alloggio.
Aprendo la porta sussurra poche parole, "mi dispiace, addio", e chiude la porta dietro di se.
Il ragazzo ancora nudo sul letto non può  credere alle parole che ha sentito, ed inizia a pentirsi della litigata fatta, ma pensa di risolverla il giorno dopo , così va a fare una doccia e si mette a letto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 28, 2015 ⏰

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E se non fosse solo sesso?     ~ereri~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora