Come l'estasi d'amore, nel momento
della sua massima tensione e felicità,
è sicura di dover scomparire e morire l'istante appresso ;
così l'intima solitudine e l'abbandono alla tristezza erano
sicuri d'essere a un tratto inghiottiti dal desiderio...
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Icarus, the fallen angel.
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𝐏𝐑𝐎𝐋𝐎𝐆𝐎 ;
𝕾ommesso, il suo respiro freddo e graffiato s'infrange contro il duro marmo che fa da padrone in quella angusta stanza, dalle quattro pareti scorticate come pelle vecchia e consumata, di un colore oramai l'ombra di quello che doveva essere un tempo un tenue celeste cielo, e che oramai si riduce a nulla se non cenere mista a polvere ; gli da alla nausea, lo detesta, e ne graffierebbe la superficie, così rovinando unghie e parati, e non ne sarebbe soddisfatto nemmeno se ne vedesse crollare tutte le interiora.
Stringe i pugni serrati da tempo, le nocche si schiariscono come oggetti sbiaditi al sole, nella speranza di riprendere le redini di quelle che son le sue emozioni, scalpitanti cavalli in libertà in un prato della sua mente, ma il sole scotta e dà alla testa, come deserto nel pieno giorno, dandogli allucinazioni e giramenti, ed è costretto a coprirsi gli occhi, corrugati in un espressione adirata.
" smettila. "
mormora sommesso, un grido soffocato in una richiesta di pace morta sul nascere, mentre si morde con forza il labbro carnoso, senza alcuna preoccupazione che nel farlo possa macchiare di vivido colore il marmo sotto di lui, sprezzante e senza alcuna riverenza per chi, con cura, lo ha pulito finemente ; le dita ossute si stringono ai lati del capo, cercando serenità in quella tempesta della sua mente che altri non si manifesta che come un forte dolore alle tempie.
Una voce melliflua gli sussurra all'orecchio una risata pungente, ed il fulvo ne ricorda vivide le membra, il corpo snello e i morbidi seni, i capelli come pioggia di stelle su un prato baciato dal sole, eppure, il volto gli rimane nascosto, nascosto con vergogna nella penombra della stanza.
" di cosa ti crucci, se nel profondo sai di non poter arrivare dove molti hanno vinto? non ne hai le capacità, né tantomeno le forze. "
" so ciò che faccio, me lo avete insegnato voi, dopotutto. "
Una mano calda gli accarezza vorace il petto, risaltando con un unghia fredda tutti i contorni di quei muscoli inesistenti, risultando una corporatura secca e dalle ossa visibili, risalendo fino alle scapole, ben marcate. E il giovane la lascia fare, beato di quel tocco graffiato e che sente sprezzante su di sé, che pare calcare sul suo corpo vie inesistenti, macchiandole di sangue viscoso che caldo scende sul suo corpo.
" guarda come ti sei ridotto, bimbo mio. " gli dice, un tono divertito come vena che intercorre tra le parole amare " come pensi anche solo di fare qualcosa nella vita? Non sei mai stato niente, e tale rimarrai. " si oppone ai suoi movimenti, ancorata stretta alle sue spalle. " come gli eroi a cui tanto aspiri, rimarrai dimenticato negli Inferi da solo, e cadrai in mare per un peccato di superbia che non ti appartiene, come Icaro bruciò le sue ali. "
stringe i denti, le nocche cominciano a far male, e la pelle di pallida porcellana viene solcata da una solitaria lacrima di cristallo, amara di rimpianto e salata di compassione. Gli bacia gli zigomi, scolpiti come statue greche, cancellando la scia acquosa, come ora i suoi occhi cristallini, che tanto aveva amato anni or sono.
" non sei nessuno, neanche la natura ha preferito regalarti un corpo maschile, al posto di gracili spalle e ciglia folte "
Un rumore secco interrompe le parole ricoperte di miele della donna, mentre scheggia di vetro cadono per terra in mille pezzi di cristallo macchiati di rosso vivido, e il giovane alza lo sguardo, lucido di risentimento e la mano stretta sullo specchio sporco di ditate e polvere di fronte a lui, oramai ombra di quello che era, ed una ragnatela che si espande su di esso. Riesce ancora a vedersi, nonostante distorto.
La figura scompare nella luce dell'alba, in quel timido raggio di sole che illumina il bagno vuoto, accarezzando con timore il corpo tremante del ragazzo, ora abbandonato ad un pianto liberatorio. ❟
" 𝐈nsegnami ad amare, come nessuno ha mai fatto prima. "
" E tu 𝐈nsegnami ad amarmi, come sempre mi hanno negato "
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first draft ; 22 / 02 / 2022 re - uploading ; 12 / 08 / 2024
; 2024
mi chiedo perché io abbia dimenticato come si scrive
