" A verità "

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Quando Lisa sta per chiudere la porta in faccia a Ciro, quest'ultimo la blocca col piede, bloccandola con una mano.
- che diavolo vuoi ancora?!- scoppia Lisa, scordandosi di Nico, in cucina.
- t vuó scità?- urla a sua volta Ciro, entrando dentro, costringendo Lisa a indietreggiare. Riconosce di nuovo il timore nei suoi occhi, come ogni volta che lui alzava la voce.
- c stamm perdenn a cosa cchiù bell - continua, facendo assumere a Lisa uno sguardo arrabbiato, più di prima.
- non ho deciso io cosa era meglio per noi, sei stato tu!- Ciro alza gli occhi al cielo, infastidito dal suo comportamento. Come può paragonare il passato a un figlio?
- a vuó firnì e' fa a criatur?!- urla, scordando anche lui, che tutto questo può venire fuori, in malo modo. - m só stancat e' te sentí alluccà - continua, afferrandole il polso, solo per avere una vicinanza con lei. Lisa subito preme la mano libera sul petto, cercando di spingerlo.
- urlo quanto voglio. Non puoi piombare qui dopo dodici anni, Nico non sa neanche che sei suo padre!- urla lei, facendogli perdere la pazienza.
- e chist pecchè sì na cap e' cazz, orgogliosa comm a me -
- ti sbagli, io con te non c'entro niente -
- statt accort, Lì.. staij a dì cazzat - stringe la presa sul polso, costringendola a stringere i denti per il dolore.
- sì sempr a stess, nun cagn maij tu - continua, lui abbassando la voce. Lisa sta per replicare, ma lui, bipolare com'è, attacca le sue labbra a quelle di Lisa, muovendole piano. Sente quelle di Lisa, dritte, come se volesse respingerlo, così sposta la mano sulla sua nuca, spingendola di più al suo volto.
Quando allenta la presa, Lisa lo respinge con tutta la forza che ha in corpo.
- e tu sei il solito bipolare del cazzo! Capisci perché non voglio che tu stia con Nico?!- urla, puntandogli il dito contro - tu sei fatto così: un girono ami, un giorno odi. Un giorno sei qua, un giorno non ci sei. Credi che Nico si meriti di vivere così?!- urla ancora e Ciro giura di poter sentire, fin dentro le ossa, il dolore che ha provato lei. La sofferenza che tutt'ora si porta.
- nun o'saij quant cont pè me nu figl, Lì.. nun o' putev sapè - continua, cercando di calmare gli animi. - iss ten o'diritt e' sapè ca ten nu pat! - continua alzando la voce.

I due vengono interrotti da qualcuno, che sulla soglia della porta in cucina, li guarda: Nico sta in piedi, col volto colmo di lacrime e uno sguardo arrabbiato.
- Nico - mormora Lisa avvicinandosi, ma prima che possa toccarlo, lui corre via, fuori da casa.
- Nico! Aspetta!- urla Lisa, correndo subito fuori. Ciro la segue a ruota, mentre cercano di raggiungere Nico, che sembra essere più veloce del solito su quelle scale.
- Nico, aspetta! Parliamone - continua Lisa, ma ecco che lui arriva prima di loro, al portone. spalanca il cancello e inizia a correre, allontanandosi dai due.
Sente il cuore esplodere, mentre corre e li semina, imboccando un vicolo. Prende un respiro, fra le lacrime e si accorge che sta tremando, così decide di raggiungere Gennaro, l'unico che può aiutarlo.

Un'altra volta  / Sequel Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora