Aprii lentamente gli occhi, dei raggi solari mi colpivano in pieno viso e mugugnai infastidita.
Non appena i miei occhi furono completamente aperti, notai che non mi trovavo nella mia stanza, ero in camera di Niall. Mi alzai lentamente, sedendomi sul grande letto matrimoniale, passai una mano sulle lenzuola, erano delle normalissime lenzuola blu, il cuscino aveva il profumo di Niall e io avevo dormito benissimo accompagnata da quel suo profumo particolare.
La stanza era semplice, troppo semplice, quasi minimalista e priva di personalità.
Dopo qualche minuto decisi di alzarmi, poggiai i piedi nudi sul pavimento in legno, era freddo ed ebbi un brivido.
Presi il cellulare e controllai l'ora, erano le 12:00, avevo dormito tantissimo.
Aprii la porta della camera molto lentamente, scesi in cucina in punta di piedi e trovai Niall sul divano, ancora addormentato. Era a pancia in giù, il suo braccio destro penzolava al di fuori del divano, sopra aveva una coperta che stava per cadere e i suoi capelli biondi erano scombinanti.
Mi avvicinai piano e lo osservai, la sua espressione era rilassata e pacifica, così diversa dal solito, sembrava un bambino e io sorrisi spontaneamente a quella vista.
Niall era stato gentile con me, lo era stata a suo modo, ma lo era stato.
Presi la coperta e la sistemai meglio sul suo corpo, evitando che sentisse freddo.
Poi mi indirizzai nel bagno dove la sera prima avevo lasciato i miei vestiti, li rimisi velocemente e feci per andare via, poi però mi fermai e osservai nuovamente Niall, mi resi conto che sarei voluta restare lì per ore ad osservarlo. Tornai in cucina, preparai velocemente dei toast con la marmellata e versai in un bicchiere del succo, sistemai tutto sul tavolo, così che appena sveglio potesse mangiare qualcosa, non so perché stavo facendo una cosa così dolce per lui ma mi sentivo in debito, poi presi una penna e un foglio
"Non volevo svegliarti, dormivi così bene. Ti ho preparato qualcosa da mangiare, in realtà non so se i toast ti piacciono, spero di si. Grazie mille per avermi ospitata, e grazie mille per avermi salvata ieri sera.
A più tardi!"
Lasciai il foglio sul tavolo e uscii fuori da quella casa.
Non appena arrivai alla fine del vialetto feci un grosso sospiro e iniziai a camminare lentamente. Le vie di Los Angeles erano già affollate, molte persone camminavano veloci, come se stessero tardando a un appuntamento, alcuni ragazzi scherzavano tra di loro bevendo milk-shake, fui invidiosa di loro e della loro spensieratezza, quella spensieratezza che non faceva parte della mia vita.
La strada mi sembrò interminabile e appena arrivai a casa crollai stanca sul divano, poi mi allungai per prendere il telefono di casa , composi il numero di Em e attesi che rispondesse.
"Pronto?" Disse con voce impastata dal sonno, segno che l'avevo appena svegliata
"Em" dissi
"Lexi, tutto ok?" Disse più sveglia di pochi secondi prima
"Si"
"Ieri non ti ho più vista e poi ho trovato il tuo messaggio mandato dal cellulare di Niall, quello stronzo ha fatto di nuovo il cretino?"
"Ieri uno che ho truffato ha praticamente provato a violentarmi, per fortuna Niall era li, poi mi ha portata a casa sua"
"Ma chi cazzo era?"
"Em, truffiamo miliardi di persone, secondo te me ne posso mai ricordare?"
"Quindi il biondo è servito a qualcosa" disse ridendo sotto i baffi
"È stato gentile"
"Lexi, ma non è che ti piace?"
"Cosa? Horan? Em, io odio quel ragazzo! Smettila di dire cazzate. Piuttosto riportami il telefono, ora"
"Il tempo di tornare in me e arrivo"
"Brava"
"Quanto sei stronza"
Non le risposi e staccai, risi sotto i baffi e chiusi nuovamente gli occhi.Fui svegliata dal continuo suonare del campanello, aprii velocemente gli occhi e mi alzai per aprire.
"Ma buongiorno" disse Em entrando e porgendomi il telefono, si buttò sul divano e mi osservò.
"Che vuoi?" Dissi andando in cucina a prendere dell'acqua , mi seguì e si appoggiò al piano cottura
"Non mi chiedi niente?" Disse sorridente
"Stamattina non hai avuto il tempo di sistemarmi i capelli? Ah no, forse ti riferivi alla poca accuratezza che oggi hai avuto nell'abbinare i colori dei tuoi vestiti" dissi seria e sarcastica, lei mi osservò offesa e io scoppiai a ridere
"Allora, che hai fatto ieri sera con Zayn?" Dissi anticipandola
"Come fai a sapere che ero con lui?"
"Lo so e basta"
"Niall?" Chiese
"Si" confermai
"Em, è stata una notte assurda! Scopa da Dio!"
"Ci hai scopato?"
"Si" disse sorridente
"Tu e Malik? Che strana coppia"
"Non siamo una coppia"
"E cosa siete? Scopamici?"
"Ci siamo solo divertiti"
"Buon per te! Mi racconti i dettagli mentre mi lavo?" Dissi indirizzandomi in bagno.
Si sedette sulla tazza del bagno ed iniziò a parlare, io l'ascoltavo da sotto la doccia e lei mi raccontò ogni minimo dettaglio, a quanto diceva, Malik ci sapeva proprio fare.
Quando fui pronta salimmo sulla sua macchia e ci indirizzammo al "ripostiglio". Avevo controllato il telefono più volte, speravo che Niall mi ringraziasse per la colazione, non che dovesse farlo per forza, ma io in qualche modo speravo che lo facesse.
Quando arrivammo i ragazzi erano già tutti arrivati, compreso Niall che mi salutò con aria indifferente, come se non fosse mai accaduto nulla, internamente ne fui un po' ferita ma sapevo che lui era così, e non mi stupii più di tanto.
"Lexi" disse Harry sedendosi accanto a me, mentre armeggiavo con il computer. Non mi interessavo molto alla "missione", sapevo che ormai aspettavamo solo quella festa per capire com'era la situazione all'interno della banca, infatti stavo solo girovagando su Facebook, in cerca di qualche cosa interessante.
"Ehi, Hazz" dissi rivolgendogli un sorriso
"Possiamo parlare un secondo fuori? Nel balcone?"
"Certo" mi alzai e notai lo sguardo di Niall su me ed Harry, tentai di non farci caso, ricordando quello che era successo la sera prima, del modo in cui l'avevo accarezzato dicendogli che anche lui sapeva essere dolce e gentile con me.
Non appena fummo fuori osservai i verdi occhi di Harry, erano sempre così belli e spensierati, non erano tormentati come quelli di Niall.
"Volevo scusarmi per ieri, ero ubriaco e ho esagerato"
"Harry, non è stata colpa tua. È stato un bacio, è tutto ok" dissi sorridendo, vidi che anche sul suo viso si fece spazio un sorriso e mi parve un sorriso così puro e genuino.
"Quindi tutto come prima?"
Aprii le braccia in segno di un abbraccio, lui rise
"Lo prendo come un si"
Mi prese e mi strinse forte a se
"È un si" dissi mettendo il viso nell'incavo della suo collo, le sue braccia erano forti e mi sentii protetta.
Quando ci staccammo mi resi conto di quanto quell'abbraccio mi fosse piaciuto, poi tornammo dentro e notai che Niall non c'era più.
"Dov'è Niall?" Chiese Harry, lo ringraziai mentalmente perché mi evitò di chiedere dove si trovasse.
"È uscito nervoso, ha detto che si andava a divertire un po' con Amy, non so che gli sia preso, prima sembrava tranquillo" disse Liam
Non appena sentii il nome "Amy" strinsi i pugni in modo quasi inconsapevole, solo dopo mi resi conto di come dovessi apparire nervosa agli occhi degli altri, così feci un sorriso e mi indirizzai da Jack e Louis.
Quando Niall tornò erano passate delle ore e io mi chiesi cosa avesse fatto, in realtà la risposta ce l'avevo ma non l'accettavo, Perché mi dava così fastidio?
Dovevo smettere di pensarci, dovevo distrarmi.
Presi il telefono e mandai un messaggio a Luke
"Stasera ti va di passare da me? Prendo una pizza
Lexi"
Osservai Niall sdraiato sul divano a bere una birra, parlava con Zayn e faceva dei commenti disgustosi su Amy, cercai di immaginarla ma nessuna idea mi sembrava adatta. Chissà com'era.
Sentii il telefono vibrare
"Certo! Alle 20:30 sono da te.
Luke" sorrisi e bloccai il telefono, avevo bisogno di una distrazione.
"Ehi stasera mangiamo insieme?" Chiese Em a me e agli altri
"Io ho da fare" Dissi
"Cioè?" Chiese Louis
"Mangio con Luke"
Mi girai verso Niall e capii che ultimamente era una cosa che facevo spesso, attraverso le sue espressioni cercavo di capire qualcosa di lui, ma in realtà mi rendevano solo nervosa e confusa.
Aveva la mascella tesa e teneva la birra stretta fra la sua mano, come se stesse per romperla da un momento all'altro.Quando finalmente arrivai a casa corsi subito ad apparecchiare, Luke sarebbe arrivato a poco con le pizze.
Non appena arrivò ci fiondammo sul cibo ed iniziammo a chiacchierare tranquilli, ma fummo interrotti da un campanello che suonava insistentemente.
"Scusami" dissi alzandomi e indirizzandomi verso la porta, non appena aprii mi trovai davanti l'ultima persona che credevo potesse essere
"Niall?" Chiesi
"Ciao Lexi, disturbo?" Disse ridendo ed entrando
"In realtà si, avevo detto che stasera c'era Luke" dissi, sapeva benissimo che lui era li, perché diamine era venuto?
"C'è lui? Bello! Staremo tutto insieme" disse sorridendomi nervosamente, come se fosse arrabbiato con me, e indirizzandosi in cucina.
Sbuffai nervosa e lo seguii, sperando che non si comportasse come al suo solito.
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Scammers (Niall Horan)
FanfictionDue truffatori, due ribelli che si fanno la guerra e si odiano, ma a volte ciò che si odia lo si odia perché in realtà lo si ama troppo. "Si erano dichiarati guerra, mentre con gli occhi facevano l'amore"