Mi svegliai frastornata e confusa "dove sono?" Mi chiesi
Ero in una stanza buia, con le mani strette da delle cinghie e lo stesso i piedi, bloccata sopra una sedia vecchia di legno.
"Ti sei svegliata" una voce roca e profonda mi fece rabbrividire.
Apparì davanti a me un ragazzo che sembrava avere qualche anno in più, con grandi occhiali rotondi gialli, la bocca coperta da una maschera da cannibale e nelle mani due asce sporche di sangue.
Rimasi impassibile, non avevo paura e lo psicopatico sembrò accorgersene.
"Non hai paura ragazzina?"
"Primo, non chiamarmi ragazzina, secondo no, non ho paura"
"Che caratterino. Beh preparati a morire"
Mosse abilmente le asce mentre si avvicinava a me.
"Beh tanto cos'ho da perdere?
Famiglia? Già persa
Amici? Non sono importanti" Pensai
Avvicinò le asce alla mia gola ma si fermò sospirando.
"Non c'è divertimento se non hai paura!"
Mi slegò polsi e le caviglie e mi diede le spalle.
"Non è finita qui"
"Dimmi almeno dov'è l'uscita"
Non disse niente, mi indicò una porta e sparì nel buio.
"Non lo sopporto" dissi tra me e me.
Uscii e mi ritrovai in mezzo ad un bosco.
"È ora come torno alla casa famiglia?"
"Ti sei persa?"
Mi girai e trovai un ragazzo biondo, vestito di verde appoggiato con la schiena ad un albero che guardava in basso.
Quando alzò il viso potei guardare i suoi occhi. La pupilla era un puntino rosso circondata da nero.
Sembravano persi, vuoti, come se qualcosa lo lacerasse dentro da tempo immane.
"per colpa di uno psicopatico mi sono ritrovata qui e non so come tornare a casa..."
"Dove devi andare?"
" 8th strett"
Mi fece sennò di seguirlo e ci incamminammo fino all'ottava strada dove c'era la casa famiglia.
"Grazie..."
"Ben" concluse lui
"Grazie Ben"
Entrai nella casa e silenziosamente mi diressi nella mia stanza.
Presi una matita, il blocco da disegno e cominciai a disegnare il ragazzo misterioso di cui non sapevo il nome entrando in un mondo tutto mio.
Disegnare mi aiutava a dimenticare tutti i problemi e a farmi sfogare. Quando mia madre si metteva a disegnare potevo restare a guardarla per ore e desideravo entrare in quella bolla in cui si chiudeva.
Mentre stavo rifinendo i capelli sentii bussare alla porta e subito la governante entrò senza preavviso.
"Jane è pronto, ti abbiamo chiamato 5 volte e... Chi stai disegnando?"
Chiusi il blocco da disegno e cercai una scusa valida.
"Un personaggio di un libro"
Annuì e uscì dalla stanza.
Mi alzai e mentre stavo per uscire dalla stanza notai una figura fuori dalla finestra che appena incrociai il suo sguardo col mio l'ombra si disperse.
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