1 ora...
2 ore...
3 ore...
6 ore...
ora lo chiamo...
o lo vado a trovare...
ma così sembro troppo assillante...Sembro una ragazzina paranoica.
Sono sul mio letto. È da più di sei ore che ho mandato un messaggio al mio ragazzo, ma lui non dà segni di vita.
Ne abbiamo già discusso su questo in realtà...
Spesso, Jihoon si chiude nel suo studio a comporre quando qualcosa lo turba...
Qualche giorno fa, lo rimproverai per questo, perché era sempre chiuso lì...
Ma ora mi sto preoccupando...
Continua a rimanere ore e ore lì, senza neanche farsi vivo...Ho mandato questo benedetto messaggio alle dieci di mattina, dopo aver fatto colazione, mentre ora sono le 6 di pomeriggio e ancora non mi ha risposto.
Così decido di infilarmi al volo una felpa larga nera, probabilmente di Woozi, un paio di leggins, anch'essi neri, le mie scarpe abbastanza rovinate, prendo velocemente il mio telefono, le chiavi e il portafoglio, poi esco di casa in fretta e mi dirigo verso l'agenzia.
Prima di uscire, metto la mascherina in volto, ovviamente scura, per non essere riconosciuta.
È da un paio di settimane che è stato confermato al pubblico che Woozi aveva una relazione con un personaggio non-pubblico ma, a quanto pare, qualche fan è riuscita a scattarmi qualche foto, che sono girate online nei forum per le sasaeng.
Quindi preferisco essere prudente e coprirmi il volto.
In realtà, è da poco meno di un anno che stiamo insieme. Ma ultimamente sono preoccupata per lui.
Lo vedo così assente, così stressato, così stanco...
Questi pensieri mi rendono cupa, mi stringo nelle spalle e, senza accorgermene, velocizzo sempre di più il passo, fino ad arrivare quasi a correre.Prima di entrare nell'agenzia, decido di fermarmi in un supermercato lì vicino per comprare due caffè e due pacchi di ramen.
Metto una mano sul fuoco che non ha neanche mangiato...
Entro nell'edificio con la busta in mano, togliendo la mascherina e mettendola nella tasca della felpa.
Mi dirigo subito verso lo studio di quel nano... giuro che faccio un casino, mi sta solo facendo preoccupare... vorrei urlargli contro quanto io penso a lui, quanto lui sta sempre chiuso lì, e che non ha senso che io me ne stia a casa da sola senza avere notizie dal mio ragazzo.
Per la strada, incontro Seungcheol, che mi riconosce e mi saluta.
«Ciao, [y/n]... sei venuta per Woozi?» mi chiede.
Annuisco.
«Stamattina ha detto che non si sarebbe presentato alle lezioni di canto... e si è rinchiuso nel suo studio da lì...»
Annuisco di nuovo, poi lo ringrazio e lo saluto velocemente per poi dirigermi subito nello studio.
Apro la porta violentemente, pronta a urlare.Mi ritrovo Jihoon sdraiato da un lato sulla scrivania, mentre il computer è ancora acceso.
Lui russa profondamente, neanche il casino che ho fatto lo ha svegliato...
A quella scena, sorrido, poso la busta di plastica con il cibo vicino alla porta e mi dirigo verso di lui, molto silenziosamente.
Lo prendo in braccio e lo distendo sul piccolo divano in pelle nera che ha in quella stanzetta.
Sembra un bambino... ormai tutto il nervosismo e la preoccupazione si erano trasformati in tenerezza verso di lui...
Ha gli occhi socchiusi, rilassati, mentre la sua bocca è leggermente chiusa, come se fosse un bambino.
Mi sfilo la felpa e la metto su di lui, per coprirlo e non fargli prendere freddo.«[y/n]...» sussurra lui, dolcemente.
Sorrido.
Fisso il suo visino, mi soffermo prima su i suoi piccoli occhi chiusi, poi le sue guance leggermente rosate, infine le sue labbra sottili...
Gli lascio un piccolo bacio sulla guancia, nonostante fossi tentata a darglielo su quelle labbra.
«[y/n]... ti amo...» sussurra lui.
Mi scappa una piccola risata.
«Deficiente... ti amo anche io» gli rispondo, come se mi potesse sentire.
A quelle parole, Jihoon si sveglia.
Si mette seduto, stropicciandosi l'occhio destro con la sua mano.
Poi tira uno sbadiglio lungo, si stiracchia un poco.
Aspetto pazientemente che abbia finito.
Dopo si accorge di me.
«[y/n]... da quanto sei qui...?» mi chiede, con voce sottile, appena udibile.
«Una decina di minuti» rispondo.
Dopo mi alzo e gli porto uno i due caffè.
«Dai riposati un po' con questo» gli dico, offrendogliene uno.
Lui fa 'no' con la testa.
«Devo tornare a lavoro, ci penso dopo...»
«È da questa mattina che lavori chiuso qui dentro»
«Non è vero...» protesta lui.
«C'è puzza di chiuso qui...» commento, aprendo le finestre.
«Lo berrò mente lavoro, il caffè... torna a casa...»
Si alza e si dirige di nuovo davanti lo schermo di quel computer.
Mette di nuovo al primo posto il lavoro, la musica, invece della sua salute, invece dei suoi amici, invece della sua famiglia...
Invece di me...«Jihoon» dico in tono serio «dimmi cosa c'è che non va...»
Capendo che volevo la verità, sputa il rospo.
«Siamo indietro, con tutto, con le basi, con l'album, con le canzoni... e se non le compongo, non ci possiamo costruire una coreografia sopra la canzone, non ci possiamo scrivere un testo... non possiamo andare avanti... Siamo in ritardo...»Mi avvicino a lui.
«Ma se ne parli con gli altri...? Questa cosa ti sta solo facendo male...»
Gli cingo il braccio sulle spalle, piano piano mi siedo su di lui dolcemente.
«Pensa prima alla tua salute...» gli dico «sono preoccupata...»
Con l'altro braccio, abbraccio Jihoon.
Cerco di essere più affettuosa possibile.
Vorrei che lui capisse che sono preoccupata per lui, che mi interessa la sua salute, vorrei che ricordasse che lo amo e che lo voglio vedere felice...
«Per oggi smettila con questo lavoro... Mi manchi»
Appoggio le mie labbra alle sue, per poi dargli un bacio.
Lo riempio di baci lunghi e passionali, pieni di sentimento, che vengono ricambiati da Jihoon.
Lui fa scorrere le sue mani sui miei fianchi, mentre io mi metto a cavalcioni su di lui, con le mani dietro il suo collo.
Mi mancavano i suoi baci, mi fanno sentire bene, amata, speciale...
Ci separiamo l'uno dall'altro, sorridendoci a vicenda.
Mi mancava quello sguardo, pieno di amore e sentimento, che mi faceva capire che quello sguardo era solo e soltanto per me.
Mi mancava il suo sorriso, che rendeva ancora più piccoli quei suoi occhietti adorabili...«Per favore...» sussurro «oggi vieni a casa con me... Mi manchi»
Lui sorride.
«Anche tu mi manchi» mi dice, per poi baciarmi di nuovo.«Andiamo a casa» mi dice poi, dopo essersi staccato «Oggi sto con te»
Gli lascio un ultimo bacio a stampo, poi a malavoglia mi alzo e recupero la mia felpa e il piccolo sacchetto che avevo lasciato all'uscio, mentre Woozi spenge il computer.
Usciamo dallo studio mano nella mano, felice come non mai, non senza prima avergli dato un ultimo bacio su quelle labbra dal sapor di fragola.
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Woozi x reader ~ Allo Studio
FanfictionOne Shot - Woozi [SVT] x reader 𝘋𝘢𝘭 𝘵𝘦𝘴𝘵𝘰... Spesso, Jihoon si chiude nel suo studio a comporre quando qualcosa lo turba... Qualche giorno fa, lo rimproverai per questo, perché era sempre chiuso lì... Ma ora mi sto preoccupando... Continua...