Mi aggrappai con fervore alla scala. Salii in cima all'edificio e feci dei passi avanti: ero a pochi centrimetri dal bordo e poi vuoto. Guardai fissa la strada dall'alto. Valeva la pena vivere, quando sapevo di aver perso tutto? Assolutamente no.
-
Improvvisamente il telefono squillò:
-Eveline adesso tu scendi da quel palazzo!!-
-lasciami in pace Cara..dopo tutto quello che è successo sono stanca-
-stanca di cosa?-
-stanca di vivere-
Spensi il telefono e lo posai alla mia destra, sedendomi sull'asfalto freddo.
• • •
Sbattei l'anta del l'armadietto sbuffando.
"Nervosetta oggi?"
Girai la testa per capire da dove provenisse la voce, un'altra anta si chiuse e dei ricci castani apparvero nel mio campo visivo.
"Emh, ci conosciamo?"
"Credo proprio di no" lo sconosciuto mi fece l'occhiolino, portandosi una mano ai capelli e tirandoli leggermente.
"Harry"
Si presentò porgendomi l'altra mano e sorrise rivelando due fossette adorabili.
"Okay" mi voltai per andarmene ma fui interrotta dalla sua voce.
"Non ti presenti?"
"Non credo sia una buona idea."
"Sì che lo è"
Sorrise di nuovo e io ruotai gli occhi al cielo.
"Va bene, Eveline Rose Smith"
Gli porsi la mano e lui la strinse, per poi lasciarla andare.
"Allora ci vediamo dopo, Eveline Rose."
Mi lanciò un ultimo sguardo prima di andare via.
N/A {nota autrice, in questo caso autrici.}
La storia inizia con lei che si trova in cima all'edificio.
Poi, c'è il flashback e la storia sarà completamente su questo flashback.
Speriamo di avervi chiarito le idee c:
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«Deception.»
FanfictionMi aggrappai con fervore alla scala. Salii in cima all'edificio e feci dei passi avanti: ero a pochi centrimetri dal bordo e poi vuoto. Guardai fissa la strada dall'alto. Valeva la pena vivere, quando sapevo di aver perso tutto? Assolutamente no.
