Capitolo 6-Lotteremo come abbiamo sempre fatto

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Mi risveglio di soprassalto, tutta sudata.
Respiro affannosamente, ma mi rilasso subito appena vedo di essere nella mia camera.
Sono a casa.
Mi alzo dal letto e vado al bagno.
Mi specchio, continuando a guardarmi negli occhi.
Cosa è successo?
Cosa mi ha innietato Lucien?
Come sta Klaus?
A questa domanda mi stacco dallo specchio e corro a controllare in camera sua.
Spalanco la porta e tiro un sospiro di sollievo.
Sta dormendo.
Mi avvicino al letto e gli bacio la fronte.
《Grazie》sussuro al bel addormentato.
Senza aprire gli occhi picchietta sul letto la mano, invitandomi a stargli accanto.
Mi sdraio nel letto, lui mi tira a se in un caloroso abbraccio e riprendo sonno. Accanto a lui.
L'unico che mi fa provare queste sensazioni.

Vengo svegliata da un venticello che mi rinfresca il viso.
Apro lentamente gli occhi e vedo che Klaus è già sveglio.
Mi avvinghio ancora più a lui, per essere sicura che quello che vedo sia reale.
Lui sposta il suo sguardo su di me e rimane ad osservarmi per qualche minuto, finché non sentiamo un urlo che proviene dal piano di sotto.
Ci guardiamo spaventati e a tutta velocità scendiamo al piano di sotto.
Ad aspettarci ci sono Lucien e Mikael che tengono un neonato in braccio e steso a terra si trova il corpo di Hayley privo di sensi.
《Che state facendo?》 urla Klaus.
《Non c'è bisogno di scaldarsi Klaus, sono sogni.
Sarà così che da ora in poi vi spaventeremo, lotteremo e ci divertiremo assieme, a vostre spese.
Gli unici che sentiranno ogni dolore fisico, come emotivo, sarete voi.
Siete in trappola, da ora le vostre menti sono le nostre marionette.
Comunque, carissimi, la splendida bambina che tiene in braccio Lucien è tua figlia Klaus》risponde Mikael.
Klaus, d'istinto, si avvicina a Lucien per prendere la bambina.
Lucien arretra di qualche passo e tira fuori un coltello dalla tasca, con esso taglia poi la gola della bambina.
Mi copro gli occhi dell'orrore e sento Klaus urlare.
Prova a prendere Lucien per il collo ma egli scompare, e lo stesso succede con Mikael.
Tutto attorno a noi scompare.

E ci ritroviamo nel nostro letto.
Ci guardiamo sconvolti.
Abbiamo fatto lo stesso sogno.
《Dobbiamo dirlo agli altri》 afferma.
Si alza dal letto e va a svegliare tutti gli altri.

In 15 minuti siamo tutti riuniti in soggiorno: Hayley è praticamente sdraiata sul divano, accanto a lei si trova Elijah che sorseggia una tazza di caffè, sulla poltrona accanto al divano è seduto Kol che beve un bicchiere pieno di sangue, vicino al tavolo ci sono Rebekah e Freya,Camille è seduta su una poltrona poco distante da quella dove si trova Elijah, Klaus è seduto  davanti a tutti mentre sorseggia un bicchiere di bourboun ed infine ci sono io, in piedi, accando a Klaus.
《Vi dobbiamo dire una caso, ragazzi. Una cosa seria》, Klaus fa una pausa di silenzio e poi sospira 《Mikeal e Lucien sono tornati, e questo lo sappiamo ma hanno deciso di non scontrarsi più fisicamente.
Ci stanno attaccando tramite la mente》dice Klaus.
《Ci mandano come delle visioni o sogni in cui noi siamo con loro.
Hanno detto che noi proveremo qualsiasi tipo di emozione e dolore fisico. Praticamente ci attacheranno senza darci la possibilità di difenderci》aggiungo io.
Tutti rimango in silenzio, fissandoci, non sanno cosa dire.
Il silenzio viene interrotto da Davina che dice 《Potrei provare ad interferire con la magia che loro utilizzano per controllare le vostre menti, ma ci metterò un po'》.
Io e Klaus ci guardiamo e annuiamo con la testa.
《Va bene, prova ma sta attenta. Stiamo giocando col fuoco》rispondo.
Davina esce, dicendo che si dirige al cimitero, mentre gli altri rimangono lì.
《Ma perché proprio voi due?》 chiede stupidamente Camille.
Mi sembra più che ovvia la risposta.
《Beh biondina, non so se te lo ricordi, ma siamo tribrido e ibrido originale. Per Mikael siamo un abominio e ci vuole morti, per Lucien...beh con Lucien abbiamo avuto dei trascorsi e anche lui ci vuole morti. In sostanza: sono gli unici nemici che dobbiamo davvero temere. Non le stupide streghette ribelli o i lupi selvaggi, loro ci conoscono benissimo e sanno come ucciderci》affermo con aria di seccata.
Quella ragazzina mi sta davvero sulle palle.
Potrei ucciderla, come farebbe qualsiasi altra creatura soprannaturale, ma è una specie di psicanalista di Klaus.
Camille sospira e guarda Klaus preocupata.
Mi verrebbe da dirle che non sta rischiando solo lui ma anche io, e poi finché non hanno i paletti di quercia bianca intrinsicati di magia, non sono un pericolo mortale.
Come se mi avesse letto nella mente Freya chiede 《Hanno i paletti di quercia bianca?》.
《Non lo sappiamo, ma credo di no》 rispondo, camminando ansiosamente nella stanza.
Non sono angosciata perché credo fermamente che non abbiano i paletti, anche perché se lo avessero avuti ci avrebbero ucciso all'istante.
Per questo sono convinta che non li abbiano, li avrebbero già usati.
Il loro intendo è ucciderci, se davvero hanno l'unico mezzo che può ucciderci perché non usarlo subito?
《Credo che se avessero avuto i paletti di quercia bianca, Freya, li avrebbero già utilizzati》ripete Kol.
In questa famiglia leggono nel pensiero?
《È vero, se il loro intento è semplicemente quello di uccidervi avrebbero colto la palla al balzo appena vi avevano rapito》dice Hayley.
Inizia a starmi abbastanza simpatica la lupetta, ma non troppo.
Rimane comunque a debita distanza, e questo è un bene.
《Magari non vogliono solo uccidervi. Non vorrei ricordavi di quanto possono essere crudeli questi due individui, credo che vogliano farvi soffrire e poi dare il colpo finale...sperando di riuscire a fermarli prima 》aggiunge Elijah, mentre continua a sorseggiare il suo caffè.
Non capisco come fa a rimanere così tranquillo.
È un maestro nell'autocontrollo, non che sia una situazione così difficile da gestire ma comunque non è così scontata.
Ma ne ha vissute così tante di queste situazioni che non mi meraviglio neanche troppo.
Per noi è normale essere in imminente pericolo ogni giorno, ma non sapere dove si trovano le uniche armi che ci uccidono, un po'  mi fa preocuppare.
Non sarà facile lottare, ma noi lo faremo, come abbiamo sempre fatto.
Lotteremo fino a perdere la vita, se ce ne sarà bisogno.

L'amore uccide{Klaus Mikaelson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora