CAPITOLO 4

1.3K 96 11
                                    

A Madeline si gonfiò il cuore.

"Hai una famiglia numerosa e t'invidio per questo, sai? Dev'essere rassicurante poter contare su fratelli e sorelle... come anche sui genitori."

"Con i quali litigare più volte in un giorno."

RJ sogghignò.

"Probabilmente litighiamo tanto quanto andiamo d'accordo. Forse non così tanto in questi giorni, ma quando eravamo ragazzi..."

Scrollò la testa.

"Io non ho mai avuto nessuno con cui litigare e non sono sicura che sia un vantaggio. I litigi con i fratelli t'insegnano a trattare con la gente."

RJ scoppiò a ridere.

"Maddie, stai sostenendo che ho raffinato le mie doti di uomo d'affari grazie al trenino elettrico che avevo in comune con Eroll?"

"Direi che è molto più che possibile."

Sul volto di Madeline affiorò un sorriso. Era evidente che RJ si stava rilassando. Dai suoi lineamenti stavano scomparendo le rughe di preoccupazione.

"Tutto quello che avete fatto da bambini ha cementato il vostro legame da adulti. Non credo di aver mai conosciuto una famiglia che passasse così tanto tempo insieme come la tua."

Lui sospirò.

"Ero davvero convinto che fossimo una famiglia perfetta, ma adesso tutto il mondo sa che era soltanto un'illusione."

"Nessuna famiglia è perfetta, RJ. La tua è ancora unita, perfino dopo tutto quello che è successo."

Il cameriere portò i loro antipasti e sparì velocemente.

"Ne verremo fuori. Devo concentrarmi su quello che ci rende più forti, non su ciò che minaccia di dividerci. E, chissà come, tu sei riuscita di nuovo ad allontanare la conversazione da te stessa. Sei un personaggio misterioso, Maddie. Cosa fai quando te ne stai tranquillamente da sola nel tuo palazzo privato?"

Lei si strinse nelle spalle. Sarebbe stato bello poter chiacchierare spensieratamente di lezioni di ballo e di cocktail party, ma non era tipo da abbellire la verità. Si vedeva con le amiche una o due volte al mese, ma per lo più apprezzava la pace e il silenzio del suo santuario dopo una lunga giornata di lavoro.

"Leggo molto. Niente di eccitante, non credi?"

"Immagino che dipenda dalla qualità del libro che stai leggendo. A volte penso che dovrei dedicare più ore a passatempi tranquilli come la lettura. Potrebbe migliorare la mia mente."

Madeline rise.

"Non ti ci vedo proprio a stare seduto abbastanza a lungo da leggere un libro... o anche una sola pagina, per essere sincera..."

"Forse è qualcosa su cui devo lavorare."

RJ non aveva toccato il suo cibo. Semmai, sembrava incantato da lei, incapace di staccare gli occhi dal suo volto. Sotto uno sguardo così intenso, Madeline sentì che le mancava il respiro.

"Ero solito recarmi al nostro capanno da caccia almeno una volta al mese con mio padre. Da quando è morto, non ci sono più andato."

"Ti è ancora permesso andarci?"

"Adesso mi appartiene. Me l'ha lasciato nel suo testamento."

Un'ombra gli passò sul volto. Lo stesso testamento che aveva assegnato metà dell'azienda a Joel Turner.

"Perché non ci vai?"

RJ si strinse nelle spalle.

"Non ci sono mai andato senza mio padre. Non riesco ad immaginare di andarci da solo e non mi viene in mente nessuno con cui vorrei farlo..."

AMORE SENZA FINE ( 3 LIBRO - LA SAGA DEI POWELL)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora