C'era una volta una fanciulla di nome Marida che viveva in una piccola casa di legno e paglia, da dove non usciva quasi mai, perchè aveva i capelli talmente crespi e i denti così storti che tutti la prendevano in giro.
Per passare il tempo nella sua casetta creava mazzi di fiori all'uncinetto. Stava seduta vicino alla veranda e creava fiori grandi, piccoli e piccolissimi dai mille colori.
Ma la fanciulla aveva anche un altro passatempo: guardare il giovane garzone del ferramenta.
Si chiamava Jared, aveva i capelli corvini, occhi color cielo e un sorriso che avrebbe fatto sospirare qualsiasi fanciulla.
Si conoscevano fin da piccoli e lui era stato l'unico ragazzo gentile che aveva incontrato. Perfino più gentile di sua madre, che le ripeteva che sarebbe morta sola se non si fosse alzata da quella veranda e uscita dalla loro casa di legno e paglia.
Un giorno come un altro Marida si era seduta e aveva incominciato un nuovo fiore, una rosa bianca, era la prima volta che provava a fare una rosa ed era entusiasta; finchè non vide Jared. Cingeva la vita di una incantevole ragazza dai capelli color oro e labbra così belle che sembravano petali.
Marida distolse lo guardo e pensò tra se che era solo un'amica, in passato era già successo che vedesse Jared toccare un'altra ragazza.
Ma più i giorni passavano e più quella ragazza stava sempre accanto a lui: lo accompagnava al lavoro e lo veniva a prendere e ogni volta il volto di Jared si illuminava.
"Dove vai Marida?", le chiese sua madre sbalordita nel vederla davanti alla porta.
"Dal ferramenta, ho bisogno di un nuovo uncinetto".
Marida si avvicinò cautamente al negozio del ferramenta tenendo il volto ben coperto sotto il cappuccio.
"Buongiorno!" esclamò Jared, come ogni volta che vedeva un cliente.
Marida contraccambiò timidamente.
"Cosa posso fare per te... Marida giusto? La figlia della sarta che abita qui di fronte".
Al suono del suo nome sulle sua labbra il cuore della fanciulla accelerò.
"Mi serve un nuovo uncinetto, come questo", glielo porse.
I bei occhi di Jared analizzarono l'oggetto e poi le sorrise. "Non c'è problema, per domani sarà pronto. Puoi lasciarmelo?"
Marida annuì e poi se ne andò, tornando nella sua casetta di paglia e legno.
Il giorno dopo arrivò qualche minuto prima dell'apertura e vide Jared accompagnato dalle bellissima fanciulla dai capelli d'oro. A malincuore Marida notò che aveva occhi come smeraldi e ciglia lunghissime; il suo stomaco di contrasse.
I due si salutarono con un leggero bacio sulle labbra e poi quando Jared notò finalmente la sua presenza la salutò con calore dicendo: "il tuo nuovo uncinetto è pronto, entra pure", le disse aprendole la porta.
Marida si fece finalmente coraggio e chiese: "quella è la tua fidanzata? E' davvero... incantevole".
"Sì" sorrise il garzone del ferramenta. "Ieri sera le ho chiesto disposarmi e lei ha accettato! Spero che verrai anche tu, sarà una grande festa".
Il cuore di Marida si fermò, afferrò appena il nuovo uncinetto e poi scappò via, senza salutarlo né ringraziarlo.
La povera fanciulla pianse due giorni e due notti. Era l'unico ragazzo che era stato gentile con lei e stava per sposare un'altra fanciulla, per lo più bellissima. Marida era convinta che non avrebbe trovato nessun'altro nella sua vita che fosse così bello e gentile con lei. Pensò di andare nell'unico posto che le venne in mente: alla casa della strega Alyanna.
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La fanciulla brutta
FantasyStoria scritta da me e ispirata alla fiabe di Hans Christian Andersen.